Le ricercatissime: Farr 30, tutti lo vogliono ma pochi lo vendono
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Ci sono alcune imbarcazioni ormai datate che continuano ad avere un pubblico di estimatori notevole sul mercato dell’usato. Una di queste è senza dubbio il Farr 30, una barca che nelle ultime stagioni ha avuto letteralmente una nuova giovinezza: dalle regate a bastone a quelle offshore, il Farr 30 è uno scafo che, con le giuste ottimizzazioni, può essere assolutamente versatile e ancora vincente, lo dimostrano i risultati che continua a raccogliere sui campi di regata. L’ultimo exploit è sicuramente quello di Calypso di Sebastian Ripard e Dan Calascione all’ultima Rolex Middle Sea Race, secondo overall ORC e vincitore in ORC 6 e IRC 5.
Il Farr 30 è una barca molto richiesta sull’usato ma c’è pochissima offerta perché chi la possiede inizia a tenersela stretta. A tal punto che le quotazioni dei pochi modelli usati sono schizzate in alto: si parla di un minimo di 30-35 mila euro, ma si arriva anche ai 43-45 o oltre a seconda di come è ottimizzata ed equipaggiata la barca.
Il nostro collaboratore e inviato Marco Cohen aveva intervistato uno dei due armatori di Calypso, per scoprire di più circa questa barca e l’impresa di questo equipaggio all’ultima Rolex Middle Sea Race.
L’intervista al Farr 30 Calypso
Tra gli assoluti protagonisti dell’ultima Middle Sea Race, il piccolo Farr 30 Calypso di Sebastian Ripard e Dan Calascione, secondo overall ORC e vincitore in ORC 6 e IRC 5. Come si vince una regata di 600miglia a bordo di un piccolo 9,43 m, progetto del 1995? Come ci si prepara? Come si vive a bordo? Lo abbiamo chiesto proprio a Sebastian.
Chi ha avuto la pazza idea di fare una regata offshore con un barchino così?
“Penso che ci sia un preconcetto di fondo sbagliato: che le barche piccole siano meno sicure di quelle grandi. Io penso ci siano molti vantaggi nel navigare su una barca piccola e a misura d’uomo. In questa Middle siamo stati colpiti da un groppo di 60 nodi assieme al resto della flotta. Bene, in quel momento sono stato felice di dover ammainare e riportare a bordo un Code Zero piccolino di 40 mq anziché un mostro da 200/400. Oltretutto, su una barca come il Farr 30, veloce e planante, se ti metti di poppa la pressione sull’albero e il timone diminuisce notevolmente. Certo, quando arrivano le onde, una barca piccola e col bordo libero così basso come la nostra ti offre meno protezione dal mare mosso. Per questo è importante è che sia di giorno che di notte l’equipaggio sia sempre legato e con i giubbotti”.
Quali modifiche avete fatto per ammodernare la barca e renderla più sicura?
“Siamo partiti da un nuovo bompresso di quasi due metri per far volare degli asimmetrici grandi: per renderla più ‘ospitale’ per una regata da 600 miglia siamo partiti dal comfort delle cuccette e da una necessaria opera di impermeabilizzazione, cambiando ad esempio la posizione delle rotaie del fiocco da dove entrava un sacco di acqua e sigillando tutte le altre ipotetiche vie d’acqua”.
Come si vive sottocoperta di un 9 metri in una regata offshore?
“è piuttosto facile sopravvivere: hai circa due mq per fare tutto. Cucinare, cambiarti, andare in bagno… Quando arriva il tuo turno e vai sotto con la barca sbandata, con tutto che ti sbatte intorno, inchinato perché l’altezza è quella di un’auto coupé degli anni 60, pensii: ‘oh mio dio, chi me l’ha fatto fare’. Ma poi un passo alla volta ci riesci. Ti siedi sul pavimento. Punti i piedi sullo scafo sottovento, ti piazzi sulla linea centrale (la barca non è molto larga!), fai bollire un po’ d’acqua, riempi il thermos, prepari del cibo liofilizzato. Poi già che ci sei, mentre l’acqua bolle, tiri fuori un po’ d’acqua (circa un secchio a turno, non abbiamo fatto un buon lavoro nell’impermeabilizzare la barca!) per evitare che tutto, te compreso, finisca completamente a mollo!”. (M.C.)
Scheda tecnica Farr 30
- Cantiere: Carroll Marine / Ovnington
- Anno di varo: 1995
- Lunghezza: 9,42 metri
- Larghezza: 3,08 metri
- Designer: Bruce Farr
Quotazioni mercato usato
- Quotazione MIN: 30k €
- Quotazione MAX: 50k €
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