Vendée Globe: Dalin è una furia nell’Aliseo, stacca Richomme e vola verso l’Equatore
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La locomotiva Macif di Charlie Dalin ha rimesso “carbone” nel motore, e sulla scia dell’Imoca 60 azzurro è tornato il fumo: alle ore 11 CET di questo 4 gennaio 2024 il leader del Vendée Globe ha assestato un break importante in testa alla regata. In circa 24 ore Dalin ha rifilato praticamente 100 miglia di distacco a Yoann Richomme, sul dritto, sulla stessa rotta del suo avversario diretto, liberando tutti i cavalli di Macif nell’Aliseo di sudest. Si sapeva che nelle condizioni di Aliseo l’Imoca 60 di Dalin probabilmente avrebbe avuto più velocità, e adesso sono 128 le miglia di ritardo di Richomme, non sono abbastanza da far dormire sogni sereni al leader, ma sono un segnale forte.
L’equatore è distante circa 500 miglia e i due battistrada non dovrebbero risentire troppo delle calme equatoriali, che sono posizionate molto a est e poco attive, la fase di transizione verso l’Aliseo di Nordest dovrebbe essere quindi piuttosto rapida e con un rallentamento minimo. Mancano 3700 miglia al traguardo di Les Sables d’Olonne, la regata è tutt’altro che chiusa e tutto può accadere, ma in questa fase di dritto Richomme può fare poco: si trova esattamente sulla stessa rotta di Dalin, in linea praticamente, leggermente sottovento per la precisione, ma con una barca che in queste condizioni (15-20 nodi e onda moderata) è meno performante. Realisticamente saranno giorni non semplici per Richomme, che probabilmente perderà ancora miglia e avrà una chance di attaccare forse non prima della zona anticicloni che c’è a ovest di Capo Verde. Il duello però è tutto da seguire e lungi da volgere al termine.
Pedote verso Capo Horn in tempesta
Giancarlo Pedote in 19ma posizione si appresta a doppiare Capo Horn, lontano ormai meno di 500 miglia. Il toscano non ci arriva nella forma migliore, la sua Prysmian infatti lo ha fatto tribolare non poco con un serio problema al sistema di movimento dei timoni che avrebbe potuto pregiudicare la sua regata. In questo momento per lo skipper italiano è prioritario salvaguardare la salute della barca, viste anche le condizioni meteo durissime previste intorno al Capo, con raffiche oltre i 50 nodi. Giancarlo Pedote ha quindi deciso di rallentare, lasciando sfilare la parte più brutta della depressione, scelta che sta facendo anche Isabelle Joschke che gli naviga vicino, per poi affrontare il passaggio in condizioni più semplici e con meno rischio per la barca. Dati i problemi tecnici sofferti al suo Imoca, in questa fase per Pedote la classifica passa probabilmente in secondo piano, e diventa prioritario preservare la barca per cercare di portarla in buone condizioni fino al traguardo.
Mauro Giuffrè
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The Real Person!
Grazie di tutto questo aggiornamento
The Real Person!
Bravi ed eccellenti sportivi tutti i partecipanti. Le punte di diamante sono rappresentate da velisti eccezionali che navigano su barche progettate e costruite nel migliore dei modi ed al top della tecnologia più recente. Il Nostro Giancarlo credo stia facendo il massimo possibile con il mezzo a sua disposizione se si eccettua la scelta non felice in atlantico. Il meteo poi pare si sia accordato con le barche più veloci creando un distacco incolmabile già prima del primo capo. Sono convinto che alla fine vinceranno 40 Velisti ed ovviamente la Vela.