Guida illustrata alla navigazione invernale – Parte 2
IL REGALO PERFETTO!
Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.
Nella prima puntata di questa guida illustrata alla navigazione invernale abbiamo visto alcune tecniche, situazioni e consigli per affrontare le sfide stagionali. Proseguiamo quindi con la seconda – e ultima – parte della guida illustrata (con metodi testati sulla sua pelle) dalla nostra reporter Erika Baffico.
Ripassa & Ancora
Quando si getta l’ancora in rada e si prevede qualche capriccio di vento, meglio fare un ripassino sull’ancoraggio. Prima di rilassarsi, assicurati che la barca abbia abbastanza spazio per una rotazione completa di 360° rispetto all’ancora senza andarsi a scontrare né con gli scogli né con la costa. Ricorda: il vento cambia spesso, quindi per evitare spiacevoli sorprese meglio fare un controllo in più e poi godersi la rada senza preoccupazioni!
Occhio alle secche
La natura è un grande alleato quando sappiamo interpretare i suoi messaggi. Le turbolenze in superficie, infatti, possono essere preziosi indicatori di scogli sommersi e secche. Occhi aperti, perché questi segnalini naturali ti avvisano di tenerti a distanza dai punti più pericolosi, anche se non sono stati mai messi in evidenza con segnali cardinali.
Ochette
Le ochette – ovvero le tipiche creste frastagliate che si formano sull’acqua col vento – iniziano a comparire in mare già a partire dai 15 nodi, un segnale certo del vento che inizia a farsi sentire. Nei laghi, però, le ochette compaiono con venti più forti, dato che, in assenza di sale, l’acqua è meno viscosa. Insomma, in mare o in lago, le ochette sono un promemoria che indica: “È ora di indossare il cappello, il vento è arrivato”.
Fila la cima
Per filare le cime in sicurezza, impugnale con le mani chiuse a pugno e con i pollici rivolti verso l’interno e vicini tra loro. Sì, sembra un dettaglio da poco, ma una presa sbagliata può costare dita e pollici indolenziti… o peggio.
E poi, ammettiamolo, tenere le mani così ci fa sentire tutti un po’ più professionisti.
Non farti male
Quando è il momento di rilasciare tensione dalla cima in pozzetto, ricorda di afferrare il winch con le mani sulle spire, tenendo il pollice verso l’alto. È come un piccolo “ok” alla navigazione sicura, e riduce il rischio di scottature sulle mani. Facile, no? Anche se ci vuole un po’ di pratica per farlo sembrare naturale…
Questa è la seconda parte della guida Velisti d’inverno. Trovate qui la prima parte.
Chi è l’autrice di questa guida
Erika Baffico è un’appassionata velista di base a Milano. Combina la sua passione per il mare con il lavoro, progettando innovativi sistemi luminosi che ricreano negli interni il mutevole colore del cielo, a lungo osservato e ammirato dalla barca (www.fulcrodesign.com).
Ha iniziato a navigare grazie a un corso coi Les Glenans nella loro baia quasi piratesca, nei pressi di Bonifacio, un luogo raggiungibile solo via mare o a piedi. Da quel momento le vele l’hanno inseguita anche a terra, e ha progettato collezioni di borse e zaini per BolinaSail. Ogni volta che esce in mare ha il suo inseparabile blocco da disegno su cui illustra i suoi diari di bordo. Per Il Giornale della Vela ha realizzato anche questo reportage illustrato sulla navigazione in Bretagna, e non vede l’ora di disegnarne altri. Seguitela su Instagram https://www.instagram.com/fulcro.design/!
Condividi:
Sei già abbonato?
Catamarani fuori dal coro per il 2025: guarda questi modelli
Catamarani 2025: quattro multiscafi per crociere da sogno
Ultimi annunci
I nostri social
Iscriviti alla nostra Newsletter
Ti facciamo un regalo
La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!
Può interessarti anche
Dove andranno gli italiani in vacanza in barca nel 2025?
Con la chiusura dell’anno appena concluso, oltre all’analisi dei dati stagionali e dell’incremento delle prenotazioni registrato rispetto all’anno precedente, è interessante provare a tracciare un quadro delle tendenze 2025 per il mercato delle crociere a vela. Vediamo insieme quali sono.
Addio a Mauro Morandi, l’eremita “guardiano” dell’isola di Budelli
Si è spento a 85 anni Mauro Morandi, ex insegnante di educazione fisica originario di Modena, che per 32 anni ha vissuto sull’isola di Budelli, in Sardegna, in completa solitudine come un moderno Robinson Crusoe. A 85 anni è morto
I 20 luoghi “da sogno” dove andare a navigare nel 2025
Una volta nella vita vado qui! Abbiamo selezionato venti tra le più belle destinazioni di mare dove andare nel 2025. In barca ma non solo. Ai quattro angoli del globo, inusuali, uniche, mitiche, bellissime e… raggiungibili! Ai 4 angoli del
Velisti d’inverno. La guida illustrata per affrontare le sfide di stagione – Parte 1
Tecniche, situazioni, consigli per affrontare le sfide stagionali illustrati (e testati sulla pelle) dalla nostra reporter Erika Baffico. Affrontare il Mediterraneo d’inverno in barca a vela è un’avventura per chi ha una passione per i panorami unici, la mancanza delle