Vendée Globe, una vittoria per due: inizia la risalita dell’Atlantico
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Prepariamoci a una risalita dell’Atlantico al cardiopalma perché il Vendée Globe è ben lontano dall’eleggere il suo Re e le prossime due settimane si annunciano quanto mai appassionanti e incerte. L’Oceano Atlantico sarà il giudice della sfida tra Yoann Richomme e Charlie Dalin, con i suoi anticicloni a sparigliare le carte e un arrivo a Les Sables d’Olonne previsto nel giro di un paio di settimane: il record di 74 giorni di Armel Le Cleac’h mai come questa volta sembra destinato a cadere, il vantaggio teorico del due di testa è di 1300 miglia.
Poco vento prima di ripartire
Macif e Arkea Paprec stanno attraversando una dorsale con poco vento a nordest delle Isole Falkland/Malvinas. Nella giornata di ieri c’era il sospetto che Charlie Dalin avesse avuto un problema date le circa 100 miglia perse, ma probabilmente Macif è solo passata un po’ più vicina al cono d’ombra delle Isole che ha causato un brusco calo del vento. In ogni caso Dalin ha già rimesso le cose a posto portandosi a contatto con Richomme.
Per le caratteristiche delle due barche, in linea puramente teorica la risalita dell’Atlantico è più a favore di Dalin e Macif, una barca sulla carta con più cavalli nel piano velico e adatta ad andature più strette e di vento medio che in Atlantico sono più frequenti. Al contrario Richomme e Arkea Paprec dovevano essere più favoriti nei mari del sud, grazie a una carena più tollerante e adatta alle condizioni di onda del Pacifico e dell’Indiano. Ragionamenti per l’appunto teorici, perché adesso entra in campo anche la tenuta psico fisica degli skipper.
Pedote all’attacco
Buona fase per Giancarlo Pedote e Prysmian: il toscano, che oggi compie 49 anni, ha reagito dopo le sabbie mobili del poco vento che gli avevano fatto perdere miglia su Jean Le Cam e Isabelle Joschke, si è riportato a contatto con i due avversari diretti e sembra in modalità d’attacco. Le previsioni meteo sembrano sorridergli nei prossimi giorni, il vento dovrebbe essere a un angolo abbastanza stretto, tra il traverso e il lasco, condizioni in cui Prysmian dovrebbe avere molti cavalli da liberare in termini di velocità pura per provare a rimettere la prua intorno alla 18ma posizione.
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Mauro Giuffrè
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