Raduno dei “Cap Horniers” in Francia per celebrare il Natale
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L’International Association of Cape Hornes (IACH), associazione dedicata ai “Cap Horniers”, ossia gli skipper professionisti che hanno doppiato il mitico Capo Horn, si è riunita lo scorso 10 dicembre a Les Sables D’Olonne in una serata di festeggiamenti e celebrazioni.
Se c’è una festa che più di tutte è simbolo di unione e fratellanza, quella è proprio il Natale. E vale anche per i navigatori oceanici, in particolare coloro che si dedicano alle regate in oceano e ai giri del mondo. Tra questi, un legame molto speciale è quello che unisce i cosiddetti “Cap Horniers”, ossia gli skipper professionisti che hanno doppiato il mitico Capo Horn durante un passaggio no stop di almeno 3.000 miglia.
A loro è dedicata un’apposita associazione, l’International Association of Cape Hornes (IACH), con sede a Les Sables D’Olonne, in Francia, che proprio per celebrare la festa del Natale e onorare tutti gli iscritti si è riunita lo scorso 10 dicembre nella città francese. Un appuntamento molto atteso e particolarmente emozionante al quale hanno preso parte navigatori arrivati da ogni angolo del mondo: Australia, Cina, Francia, Italia, Nuova Zelanda, Sud America, Svezia. Regno Unito e Stati Uniti.
Leggi anche: Oggi, 400 anni fa nasceva il mito di Capo Horn: vi raccontiamo la storia
Quelli che Capo Horn ce l’hanno nel cuore
Il raduno di Capo Horn di dicembre è stato un bel momento di festeggiamenti, di incontri con vecchi amici e di racconti di memorabili doppiaggi di Capo Horn. Il primo navigatore a essere omaggiato è stato Jean-Luc Van Den Heede che ha doppiato Capo Horn più di ogni altro velista e ha ricevuto il primo “Pindar Cape Horners Lifetime Achievement Award”. Lo skipper francese ha superato la mitica “roccia” nell’oceano meridionale per ben 12 volte nel corso della sua decennale carriera velica: 6 volte in solitario da Est, 4 da Ovest, una volta come membro di un equipaggio di due persone e una volta in crociera nel 2014.
Per Mike Goldin “il posto più incredibile” della Terra
Premiato anche il francese Loïck Peyron, ex detentore del record del Jules Verne Challenge, seguito da due eroi della vela francese, Jean Le Cam e l’attuale detentore del record di circumnavigazione Francis Joyon. Lo skipper britannico Mike Golding, ha partecipato invece alla cerimonia in collegamento video dalle Isole Cocos, nell’oceano Indiano, dove si trovava con la sua famiglia. Ed è stato proprio Golding, forse, a riassumere il sentimento di tutti i membri dell’associazione, dicendo: “È un onore fantastico essere nominato e inserito nella Cape Horn Hall of Fame. Non c’è premio più bello di quello creato dai tuoi colleghi. Non riesco a credere che il mio nome è accanto a quello di molti grandi nomi del passato e del presente”.
Per Golding, che ha compiuto 6 passaggi di Capo Horn, 3 a Ovest e 3 a Est, il suo ricordo più indelebile di questo famigerato Capo è l’odore: “L’odore della terra à ha spiegato – l’odore dell’erica e l’odore della torba, il tutto unito al rumore dell’oceano. Per me è il posto più incredibile della Terra”.
Un registro prezioso, fonte di storie e curiosità
Ricordiamo che l’International Association of Cape Hornes (IACH) ha come presidente il grande navigatore britannico Sir Robin Knox-Johnston, mentre il vice presidente è Jean-Luc Van Den Heede. Sul sito ufficiale dell’associazione è pubblicato il registro dei navigatori solitari che hanno completato il giro del mondo alle latitudini australi. L’elenco al momento raccoglie un totale di 300 navigatori che possono essere cercati secondo la categoria (solitari senza scalo, solitari con scalo e in equipaggio) inserendo il nome, l’evento a cui hanno preso parte, per esempio il Vendée Globe, ma anche inserendo l’anno, il nome della barca e il paese d’origine o infine in base ai tempi di percorrenza della navigazione.
I “Cap Horniers” italiani
Al di là della sua funzione pratica e storica, il registro della IACH permette anche di conoscere storie, aneddoti e dati curiosi per tutti gli appassionati di Capo Horn. Per esempio che tra i “Cap Horniers” solitari no stop ci sono anche 5 velisti italiani: Ambrogio Fogar, Giovanni Soldini, Simone Bianchetti, Pasquale De Gregorio, Andrea Mura, Riccardo Tosetto e Alessandro di Benedetto.
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1 commento su “Raduno dei “Cap Horniers” in Francia per celebrare il Natale”
The Real Person!
Avete dimenticato Giancarlo Pedote tra gli Horniers italiani….