USATO Classic Boat. Le cinque migliori barche di Barberis da 7 a 12.5 metri

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Show 38

Il panorama relativo le Classic Boat –ovvero le barche di serie ultraventiquenni e varate a partire dal 1967– è un contesto vasto e in continua via d’espansione, composto da scafi di ogni foggia e dimensione e, forse, non così facilmente “navigabile” come spesso si vorrebbe. In luce di questo, oltre le nostre sezioni sulle Classic Boat Storiche e sulle Vostre Classic Boatnasce una nuova serie di articoli, mirata, cantiere per cantiere, a esplorare 5 scafi d’eccezione, progetti fondamentali per l’evoluzione della nautica e del “marchio” stesso. Procedendo in ordine alfabetico, quindi, ecco Barberis e 5 tra le migliori barche che il cantiere abbia mai varato. 

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Barberis, 5 scafi eccezionali da 7.1 a 12.5 metri

Posizionato tra i “grandi” della cantieristica nostrana anni ‘70 e ‘80, Barberis fu a suo modo un importante pioniere della vela in Italia. Fondato a La Spezia da Giancarlo Barberis, diede alla luce gioielli come il piccolo Sciacchetrà e la serie degli Show, avvalendosi di firmatari d’eccezione quali Harlé, Jèzèquel, Peterson e Vallicelli, per citarne alcuni. Complessivamente, dai più piccoli daysailer ai grandi cruiser anni ‘80, è uno dei cantieri che, davvero, hanno saputo esportare il Made in Italy in maniera internazionale.

Tequila, 1971; Philippe Harlè
il Tequila, uno dei cult di prodotti da Barberis

Tequila

specifiche: 7.20 x 2.45 m; 1971-1979; #248; Philippe Harlé

I primi anni ‘70 sono il grande boom delle ton-categories e, tra le varie e combattutissime classi, c’è un piccolo IOR firmato Harlé che attira l’attenzione. Da questo, adattato per la serie dal progettista stesso, nascerà il Tequila, prodotto sia da Barberis, sia dalla francese Gilbert Marine. Un piccolo immenso successo. Agile, facile da condurre e voluminoso, nonostante quel che i numeri sembrino suggerire, divenne presto uno dei favoriti tra i piccoli racer-cruiser, uno scafo a portata di tanti e a suo agio tanto nel ruolo di weekender quanto tra le boe.

Tequila |

Show 29

specifiche: 8.97 x 3.02 m; 1973-N/A; #50; Alain Jèzèquel

Carena a spigolo su scafo tondo, alto bordo libero e baglio enorme per la stazza. È il piccolo capolavoro di Barberis, lo Show 29, uno scafo rivoluzionario firmato dal mago Jèzèquel. I volumi interni sono particolarmente grandi, facendone uno scafo apprezzabile anche dai crocieristi, ma il segreto del piccolo 29’ sta nella performance: è un piccolo missile, con ottime prestazioni marine e capace di mantenere anche buona stabilità. Disponibile in due versioni, regata e crociera, è una pietra miliare della cantieristica italiana anni ‘70, un piccolo miracolo di 9 metri scarsi.

Show 29

Show 34

specifiche: 10.26 x 3.31 m; 1974; #N/A; Doug Peterson

Con lo Show 29 Barberis ha capito un ingrediente essenziale per la produzione di scafi di successo. Siamo nel boom della vela e, ciò che vince in regata, trova subito mercato nella serie. Un anno dopo il piccolo 29, è così il turno dello Show 34, firmato dall’archistar californiana Doug Peterson. Inutile a dirsi, un’altra milestone. Forte di linee d’acqua particolarmente filanti, si rivela subito uno scafo particolarmente veloce e morbido sull’onda, oltre che capace di offrire fino a 7 posti sottocoperta. E sarà un cult anche in america, dove, peraltro, Barberis lo venderà in kit, con pozzetto a T per alloggiare un’ampia ruota del timone.

Show 34

Show 38

specifiche: 11.48 x 3.83 m; 1981; #N/A; Fontana–Maletto–Navone

Questa volta affidandosi allo studio Fontana–Maletto–Navone, a inizio anni ‘80 Barberis cerca un 38 piedi a suo agio tanto in crociera quanto in regata, e quindi capace di lavorare bene entro la stazza IOR. Nasce così lo Show 38, uno scafo sportivo e performante, moderato nel dislocamento come al galleggiamento, ma particolarmente agile e adatto alla regata. L’attenzione alla crociera, però, presente fin dalle fasi di progetto, non vuole venir meno, e nasce così uno scafo sì corsaiolo, ma altrettanto adatto al comfort e alla crociera familiare.

Show 38

Show 42

specifiche: 12.62 x 3.96 m; 1982; #N/A; Andrea Vallicelli

I primi anni ‘80 sono gli anni delle grandi conquiste di Vallicelli e, una di queste, è largamente condivisa da Barberis. Dopo il successo del Two Tonner “Blu Show”, il cantiere ne chiede infatti la variante di serie. Nasce lo Show 42, dalle linee eleganti, coperta flush, doppio pozzetto e ampi volumi interni. È un cruiser-racer d’eccezione, forte di ampia velatura e agilità di manovra, un all-round, come si suol dire, capace però di dare il suo meglio anche nelle arie più leggere. Un altro cult del cantiere nostrano.

Classic Boat Cult
Show 42

USATO Classic Boat. Le cinque migliori barche di alpa da 9,5 a 12,6 m


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2 commenti su “USATO Classic Boat. Le cinque migliori barche di Barberis da 7 a 12.5 metri”

  1. User89

    The Real Person!

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    Ho seguito i vostri articoli sulle barche classiche dai 20 anni in su senza mai trovare la mia… “e vabbè se ne saranno scordati” ho pensato…
    Ma ora ve lo devo chiedere! Sapete o no che barberis ha fatto la sua ultima barca prima di chiudere?? La più bella, anche se in pochissimi pezzi. barberis 511
    Vi mando qualche foto io se non la conoscete 😉

    1. Francesco

      The Real Person!

      Author Francesco acts as a real person and verified as not a bot.
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      Aggiungo che purtroppo non è riuscito a mettere in produzione l’Eureka 31 di Ben Lexcen ( Bob Miller ) di cui presentò il prototipo in lamellare al salone di Genova .
      Era una barca fuori dai canoni IOR ,lunga 9,40 per 3,75 di baglio massimo con poppa larghissima ,bulbo a siluro e grande randa con fiocco a 3/4 .
      In Australia era pensata come monotipo ma per lo più fu usato lo stampo per versioni allungate .

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