Vendée Globe, Charlie Dalin show e prova di forza degli Imoca foil nella tempesta
IL REGALO PERFETTO!
Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.

Il Vendée Globe sta vivendo in queste ore dei momenti epici, con la testa della flotta che, a nordest delle Isole Kerguelen, sta facendo i conti con una depressione molto brutta che soffia con venti oltre i 50 nodi. Charlie Dalin su Macif è il vero mattatore degli ultimi due giorni: è riuscito a posizionarsi abbastanza davanti a questo sistema meteo per poterlo cavalcare verso est, riuscendo a rimanere per molte ore appena davanti la depressione, ed evitando i venti più intensi e il mare incrociato che c’è più a ovest, dentro il ciclone.
Ha provato a fare una scelta simile anche Sebastien Simon, che però non è riuscito ad essere abbastanza veloce da rimanere davanti al sistema meteo e ne è rimasto inglobato, facendo i conti in queste ore con la zona peggiore della depressione. Altri, come Yoann Richomme e Thomas Ruyant, si sono posizionati più a nord, ma la loro scelte, che ha fatto evitare la zona di vento più intenso, si è rivelata però strategicamente debole e ha fatto incassare 500 miglia di ritardo al gruppo dei “nordisti”.
Vendée Globe – Gli Imoca 60 foiler vincono la prova?
Il dato che emerge da queste ore, e in generale da questa prima parte del giro del mondo, è l’affidabilità degli Imoca 60. Sono solo due i ritiri fino a ora, l’ultimo di Louis Burton, sui 40 partenti, e ha quasi sorpreso vedere Charlie Dalin e Sebastien Simon buttarsi a capofitto dentro la depressione, evidentemente confidenti nel fatto che le barche possano sopportare un simile stress.
Fra l’altro, sopratutto Charlie Dalin, non si sono risparmiati in termini di velocità: Macif ha navigato a lungo con medie superiori ai 20 nodi anche nella depressione, un segnala di forza importante che fa capire come gli Imoca 60 foiler di ultima generazione ormai possano osare tanto anche in condizioni meteo abbastanza estreme. Dalin con Macif ha percorso oltre 1000 miglia in 48 ore, 560 nelle ultime 24, a 23,30 nodi di media.
Ne viene fuori un leader solido, Charlie Dalin, che adesso possiamo dire essere di fatto in fuga solitaria, dopo che nessuno dell’ex gruppo di testa è riuscito a tenere il suo passo. Ci sarà da aspettare ancora 24 ore prima che la depressione inizi a spostarsi verso sud lasciando agli skipper condizioni più semplici, l’unico che sembra potere limitare il ritardo in termini di miglia è Sebastien Simon, che però dovrà ancora combattere in condizioni molto dure.
Giancarlo Pedote su Prysmian ha passato Capo di Buona Speranza, in 28ma posizione a 2600 miglia dai leader. L’italiano ha dichiarato apertamente di soffrire la situazione di classifica in cui si ritrova, cercando di ragionare giorno per giorno per recuperare posizioni. Operazione per altro non semplice, Prysmian sembra avere degli angoli di rotta al vento meno efficaci rispetto ai concorrenti vicini: spesso la barca di Pedote naviga più all’orza, senza però sviluppare velocità significativamente più alte. Una situazione da monitorare anche nei prossimi giorni, per capire se nel frattempo l’italiano ha accusato, o meno, qualche problema di vele che gli impedisca di sviluppare il pieno potenziale.
Il Processo al Vendée Globe
Segui il Vendèe Globe con noi!
Segui il Vendèe Globe con il Giornale della Vela! Nella sezione “Il Giornale del Vendèe Globe” trovi tutte le news aggiornate sulla regata, mentre sul nostro canale Youtube, ogni mercoledì alle 18.30, va in scena live “Il Processo al Vendèe Globe” (in collaborazione con Raymarine, Antal e Gottifredi&Maffioli) dove i nostri esperti, assieme a un parterre de roi di grandi ospiti della vela, commentano la grande avventura del giro del mondo in solitario.
Mauro Giuffrè
Condividi:
Sei già abbonato?
Ultimi annunci
I nostri social
Iscriviti alla nostra Newsletter
Ti facciamo un regalo
La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!
Può interessarti anche
Processo al Vendée Globe, arriva Giancarlo Pedote: ecco come seguire l’intervista in diretta
Giancarlo Pedote è il solo skipper nella storia della vela italiana ad avere concluso per due volte il mitico Vendée Globe, il giro del mondo in solitaria e senza scalo. Il toscano ha all’attivo un ottavo posto nell’edizione 2020/21 e
12 ore di macchina da Milano a Les Sables per rendere omaggio a Giancarlo Pedote
Il Vendée Globe è la più dura ed estrema regata che ci sia, in solitaria, intorno al mondo. Una sfida estrema, per super velisti, ma anche un’avventura umana fatta di passione, dedizione totale e insegnamenti che restano per una vita
Vendée Globe: stoico Pedote contro le avarie, porta a termine il suo secondo giro del mondo
Non era scontato arrivare al traguardo ma Giancarlo Pedote su Prysmian ha portato a termine, in 86 giorni, il suo secondo Vendée Globe, chiudendo al 22mo posto in classifica. Non era scontato perché l’Imoca 60 dell’italiano ha dato filo da
Vendée Globe: Pedote alle Azzorre, parte la volata finale per la top 20
Proseguono a Les Sables d’Olonne gli arrivi del Vendée Globe, la decima edizione del giro del mondo in solitaria e senza scalo. Dopo il siderale podio composto daCharlie Dalin, Boris Hermann e Sébastien Simon, sotto il record del 2016 è
5 commenti su “Vendée Globe, Charlie Dalin show e prova di forza degli Imoca foil nella tempesta”
I FOIL SONO FUNZIONALI ANCHE CON ONDE ALTE, PER CUI LA BARCA
SAREBBE MENO STRESSATA, GRAZIE X LA RISPOSTA.
Direi soltanto che il nostro Pedote, grazie alla filosofia, ha studiato meglio cosa vuol dire essere prudenti🙂… Dalin vive un’ altra esperienza che lo spinge all’ estremo ( con un’ imbarcazione probabilmente adeguata a rischi più grandi, perché nuova).
Diciamo che tutto si può prendere con filosofia… e filosoficamente ci si può accontentare anche del peggio 🙂
Per quanto riguarda Dalin… molto vicino a MerConcept di Gabart… Quindi giusto prolungamento del “vettore” Desjoyeaux – Gabart – Dalin ha certamente le facoltà e il mezzo per, con un po’ di fortuna, riscattare lo scorso Vendée dove arrivò primo per essere secondo!
Complimenti ottimo canale con notizie e commenti tecnici appropriati. Siete sempre i migliori., sono stato tra i primi abbonati al Giornale della Vela e vi auguro di continuate a esserlo.
Mauro Musanti – Cagliari
Purtroppo, Pedote ha una barca vecchia, per questo tipo di regata è si aggiornata ma non può pretendere di più, il suo principale obbiettivo è quello di riportare la barca a casa, rischiando il giusto. Peccato, pensavo dopo il 7mo posto e l’ esperienza accumulata nella precedente Vandee ,potesse lottare per il podio.