Vendée Globe, duello nella tempesta: rotta nord o prua verso est?

Il gioco inizia a farsi duro al Vendée Globe, quando i primi in classifica al giro del mondo stanno transitando dalle remote Isole Kerguelen. La situazioni meteo infatti inizia come era prevedibile a complicarsi, con le prime grosse depressioni del sud che investiranno i concorrenti.

In testa alla flotta c’è la coppia Charlie Dalin – Sebastien Simon, che ormai da 48 ore navigano molto vicini, e sono stati gli unici a puntare sull’opzione est in vista del sistema meteo che sta nascendo. Alle spalle dei battistrada infatti sta nascendo in questa ore una profonda depressione, che inizierà il suo moto verso est.

I venti previsti tra 24 ore sono anche ben oltre i 50 nodi, Dalin e Simon sono quelli che hanno scelto di provare a rimanere davanti a questo sistema meteo, mentre Richomme e Ruyant si sono spostati più a nord per non rischiare di venirne inglobati subendone la parte peggiore.

La scelta sul come posizionarsi è cruciale, Dalin e Simon ne hanno fatto una che può essere vincente aumentando di molto il gap con gli inseguitori, ma anche abbastanza rischiosa: se la depressione li supera finiscono nella zona con più vento e onda, e in caso di problemi non possono poggiare molto verso sud perché c’è il limite virtuale dei ghiacci imposto dall’organizzazione.

Il gruppo più a nord invece sarà in una zona con meno vento e meno onda, in caso di problemi avrà più spazio a sud per potere poggiare, ma rischia di vedere aumentare il divario dai primi.

Giancarlo Pedote vive una situazione diversa, al passaggio di Capo di Buona Speranza che per lui avverrà nella giornata di domani. Il toscano ha avuto una serie di inconvenienti tecnici, prima una gomena nella chiglia, poi delle noie legate all’elettronica, e sembra avere qualche difficoltà nel tenere angoli alla poggia simili a quelli degli altri foiler oltre che delle barche a deriva. Un problema a una vela da andature portanti forse?

Pedote non ne ha fatto menzione al momento, naviga in un sistema depressionario che lo porterà fino al Capo, in lotta per cercare di rimanere vicino alla top 20. Fino a ora non è stato il Vendée dei sogni per lui, con alcuni contrattempi tecnici e qualche scelta strategica poco fortunata che lo stanno tenendo lontano dalla sua migliore performance. Ma c’è tutto l’Oceano del sud per provare a rientrare in partita.

Torna Il Processo al Vendée Globe