USATO Classic Boat. Le cinque migliori barche di alpa da 9,5 a 12,6 m
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Il panorama relativo quelle che definiamo Classic Boat –ovvero le barche di serie ultraventiquenni e varate a partire dal 1967– è un reame vasto e in continua via d’espansione, composto da scafi di ogni foggia e dimensione e, forse, non così facilmente “navigabile” come spesso si vorrebbe. In luce di questo, oltre le nostre sezioni sulle Classic Boat Storiche e sulle Vostre Classic Boat, nasce una nuova serie di articoli, mirata, cantiere per cantiere, a esplorare 5 scafi d’eccezione, progetti fondamentali per l’evoluzione della nautica e del “marchio” stesso. Procedendo in ordine alfabetico, quindi, ecco alpa e 5 tra le migliori barche che il cantiere abbia mai varato.
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alpa, 5 scafi eccezionali da 9.5 a 12.6 metri
Alpa (Azienda Lavorazioni Plastiche Affini) nasce ufficialmente nel 1956 e si dimostra subito pioniera nel mondo della VTR e della qualità produttiva. Ha un iniziale successo grazie a un’eccellente produzione di derive, tra cui FD e FJ. Sono però gli anni ‘60 il vero trampolino di lancio, portando il cantiere a varare ben 22.000 unità entro fine anni ‘70. Dimostrando di saper servire sia i piccoli segmenti, sia le grandi metrature, alpa guadagna crescente consenso e collaborazioni d’eccezione. Nel ‘68 il primo vero capolavoro, l’alpa A11 di Illingworth, seguito da un altro cult, l’alpa 12.70 di S&S. Gli anni’70 proseguono con diversi cult quali il 9.50 e l’11.50, ma i numeri ingannano. Problemi interni porteranno alla chiusura entro la fine del decennio.
- Potete approfondire la storia di alpa nell’articolo dedicato (QUI).
alpa 9.50
Specifiche: 9.50 x 2.96 m; 1970-1978; Circa #200; alpa/Danilo Cattadori
Prodotto in centinaia di esemplari, l’alpa 9.50 è un gioiello a dir poco apprezzatissimo, tutt’oggi. È, fondamentalmente, uno dei grandi successi del cantiere. Sviluppato in-house da alpa basandosi sulle lezioni dei precedenti A11 e 12.70, si tratta di uno scafo particolarmente marino, capace di affrontare tranquillamente condizioni di vento medio-forte anche con equipaggio ridotto. Qualitativamente al top, equilibrato e esteticamente ineccepibile, è il piccolo-grande status symbol di alpa, la barca che porta ovunque. Simboleggia la vela per tutti, all’italiana.
alpa A34
Specifiche: 10.11 x 3.2 m; 1977-1979; #44; Olin Stephens
Con l’alpa A34 si affronta uno scafo che, a colpo d’occhio, sembra deviare dal classico canone estetico del marchio. Progettato dal grande Olin Stephens, è però uno scafo fondamentale del cantiere, non tanto per successo, ma per ciò che rappresenta: è uno degli ultimi progetti, già innovativo per il suo tempo, una finestra essenziale per capire cosa alpa sarebbe potuta essere negli anni ‘80. Complessivamente, è un cruiser d’eccezione, con di interni generosi ma linee d’acqua e indole degni di una barca da regata. Sopravviverà con Zuanelli sotto il nome Z34.
alpa A11
Specifiche: 11.28 x 2.84 m; 1968-1971; #N/A; John H. Illingworth
Dopi l’alpa A15, è il grande scafo bluewater di alpa. Disegnato dalla stessa matita che dette vita al Gipsy Moth IV di Sir F. Chichester, l’A11 (nelle versioni Maica e Super Maica), è un classico. Chiglia lunga, linee classiche e marine, passo sull’onda ineccepibile… l’alpa 11 è un RORC d’eccezione, veloce e fidato, simboleggia uno dei più alti raggiungimenti del cantiere, rimanendo nella storia per aver saputo coniugare la vela classica, con le sue linee, qualità ed estetica, con quella moderna, seriale e in vetroresina. Non può, insomma, non essere in questa lista.
alpa 11.50
Specifiche: 11.56 x 3.20 m; 1971-1979; #185; alpa/Danilo Cattadori
Sviluppato da alpa in sostituzione dell’alpa 11, simile per soluzioni estetiche ma profondamente diverso sotto il galleggiamento, è il grande scafo di successo degli anni ‘70, affiancato al più piccolo 9.50. Prodotto in ben 185 scafi dal 1971 al momento di chiusura del cantiere, l’alpa 11.50 è uno scafo che tutt’oggi sa dimostrarsi affidabile e piacevole, andando ovunque. Gli interni sono qualitativamente perfetti, lo scafo è equilibrato e snello, le linee classiche, eleganti. È, in poche parole, il simbolo di un’epoca, il cruiser all’italiana apprezzato da intere generazioni.
alpa 12.70
Specifiche: 12.65 x 3.48 m; 1969-1977; #15; Sparkman & Stephens
A fine anni ‘60 uno studio svetta sopra tutti, Sparkman & Stephens. alpa, altrettanto in vetta, commissiona loro un 40 piedi. Nasce uno dei migliori scafi del periodo, lo Swan 43 italiano, il sogno di migliaia di velisti: l’alpa 12.70. Fondamentalmente, una perla rara. Realizzato in una miniserie di 15 esemplari originali, il 12.70 è una “macchina da guerra”, un cruiser, sì, ma pensato per correre, seminando il panico sui campi di regata. Costruito sopra ogni standard, è un capolavoro sotto ogni fronte. Degni di nota i 4 esemplari “tuga corta”, un Santo Graal firmato alpa.
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10 commenti su “USATO Classic Boat. Le cinque migliori barche di alpa da 9,5 a 12,6 m”
Ho avuto un’alta 9.50 venduta dopo 6 mesi .
Si comportava come una roccia , immobile con vento sotto i 10 nodi .
Pozzetto scomodissimo , non sai dove sederti per vedere la vela di prua.
La avevo sul garda , per andare a vela decentemente dovevo andare nella zona nord alto Garda. Ho avuto anche uno Z 34
(Alpa 34 zuanelli 34 ) tutta un’altra storia .
Felicissimo ,a vela ottima anche con poco vento e pozzetto ben disposto.
Io non condivido. Il pozzetto della 9.50 mi sembra molto più comodo di barchexanche più recenti . La barca è una roccia di default ma con opportune rivisitazioni di vele moderne mi ha dato ordine soddisfazioni. .Con vento e mare formato poi è formidabile e ti da senso di tranquillità. Non da poco . Ovviamente è necessario rivedere concetti che all’epoca non prevedevano aperitivi a bordo e charter.
Noi armatori di un gioiello di Alpa a 11 Super Manica del 1969 con alte qualità idrodinamiche grazie a John Illingworth e stile costruttivo del Cantiere Alpa di Offanengo.. Grazie
Spesso ho riscontrato imprecisioni negli articoli dedicati alle Alpa.
Nello specifico dovete sapere che il 12,70 è stato prodotto esclusivamente negli 1970 e 1971.
Articolo pieno di inesattezze, bastava poco per dare delle informazioni esatte.
Nanook ringrazia !
Da possessore di Alpa 38 (armata a sloop) del 1977, non capisco perché nelle vostre rassegne e rievocazioni della produzione del cantiere di Offanengo si continui a ignorare tanto questo modello quanto la sorella maggiore Alpa 42: ritenete forse che siano meno rappresentative dell’epopea del periodo?
Hai perfettamente ragione. Per altro Alpa 38 e 42 sono state prodotte su disegno di S&S. Si tratta di barche straordinarie, adatte alla crociera come poche, con il pozzetto centrale enorme, due discese sottocoperta e due bagni.
Con andature portanti riesce a stare dietro a barche da crociere molto più moderne. Ovviamente soffre di bolina con onda formata perché barca di 9 tonnellate con chiglia semi lunga.
Di fatto le Alpa 38 e 42 vengono costantemente avvicinate in mare per essere ammirate da vicino.
Noi armatori di una Alpa a 11 Supermaica che è un gioiello di Illingworth anni 70. per l’ occhio in mare e fuori sull’ invaso. Grazie John e Alpa di Offanolengo.
esiste anche l’Alpa 42…..no?