Svelati gli interni del nuovo Grand Soleil Blue che vedrete a Düsseldorf
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Dalla matita di Matteo Polli nascono le linee d’acqua, da quelle di Nauta design, la coperta e gli interni, e dal know-how di Northern Light Composites, la messa a punto dei compositi riciclabili. Questa la formula magica che ha dato vita al nuovo weekender di casa Grand Soleil, la nuova chicca sostenibile e versatile del Cantiere del Pardo, il Grand Soleil BLUE. Ve ne abbiamo parlato non troppo tempo fa, offrendovene un’overview e raccontandovi esterni e concept (qui l’articolo). Ora, con il suo debutto al Boot di Düsseldorf 2025 sempre più vicino (18-26/01/‘25), è il momento di mettere i puntini sulle i, svelando gli interni di questo nuovissimo weekender.
Grand Soleil BLUE, svelati gli interni
Lungo 11.3 metri fuori tutto (LOA) e con 9.99 metri di lunghezza scafo (LOH), il nuovo GS Blue nasce, in primis, come “dichiarazione d’intenti”, uno scafo pensato per chi ama il mare e la navigazione nel loro status più puro e che cerca quindi una barca che non solo sappia esaltare al meglio la navigazione in sé, ma che sappia anche rispettare al meglio i luoghi in cui questa prende piede. Attenzione però, sostenibilità e materiali sostenibili non implicano discapiti in termini di performance, e tantomeno di comfort. E qui il nuovo GS BLUE posa il suo statement, sottolineando come, tutto ciò, si possa fare. E per capirlo al meglio, dopo il nostro articolo introduttivo, ecco gli interni di questo nuovissimo weekender.
GS BLUE: il ruolo di un weekender
Partiamo dai presupposti, da quello che l’intento di uno scafo come questo: non si tratta di un cruiser, non vuole essere un bluewater e tantomeno non è uno scafo votato alla pura regata. È un weekender, ovvero una barca progettata ad hoc per utilizzi short-handed e single-handed (leggi: in pochi, se non da soli), quando si vuole, dove si vuole. Un daysailer, penseranno alcuni. No, perché qui sta il twist: un weekender è pensato per massimizzare il piacere della navigazione più pura, del divertimento che questa comporta, senza però sacrificare il comfort e, soprattutto, offrendo almeno il minimo indispensabile per una notte o due a bordo, se non di più. E il GS Blue qui, va ben oltre.
Agile, gestibile da soli e votato alla navigazione, il GS BLUE si presenta infatti come uno scafo moderno e sensibile all’estetica del cantiere, con una coperta pulita e spaziosa e manovre ottimizzate per il solitario. Un pacchetto completo che va però ben oltre appena si guarda al comfort. Se in coperta abbiamo infatti ampi spazi relax, con cuscini in pozzetto, area relax retrostante la timoneria prendisole poppiero con beach area, la musica non cambia sotto coperta, anzi. Qui, sfruttando i suoi 3.70 metri di baglio, il GS Blue offre infatti un grande open space, offrendo tutto per andare ben oltre i limiti dell’uso quotidiano.
Open space, per andare oltre il quotidiano
Partiamo dal layout, un open space per ospitare a bordo fino a 4 persone, oltre la notte. Impostato sulla classica V che i volumi assumono, il progetto sviluppato da Nauta design abbraccia l’intero ambiente, offrendo, in modalità “giorno”, un grande salone prodiero, con tavolo centrale espandibile “appeso” e divani a circondarlo su 3 lati. Più poppa, non appena a sinistra del tambuccio, trova invece posto la cucina, completa di piano di cottura, lavello e spazi refrigerati. Dirimpetto a questa, a dritta, è invece posizionato il locale toilette, separato dagli ambienti dalle stesse tinte chiare delle finiture a mobilio.
Collocato a prua, a V, il corpo principale del divano è separato dal piano retrostante, suo proseguimento quando fruito come cuccetta, da uno schienale, soluzione che non solo differenzia gli usi divano-cuccetta in maniera elegante, ma che crea contemporaneamente una zona “contenuta”, ideale per l’appoggio di vestiario o effetti, effettivamente protetti su tutti i lati, sfruttando uno spazio altrimenti perduto.
Finestrature, oblò e osterigi, insieme con le tinte, creano infine un’atmosfera luminosa e ariosa, che risulta, forse, quasi inaspettata su di un weekender, massimizzando così i 9.99 metri del GS Blue anche sul fronte dell’esperienza prolungata, oltre che sul singolo fronte della navigazione più pura e fine a se stessa.
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2 commenti su “Svelati gli interni del nuovo Grand Soleil Blue che vedrete a Düsseldorf”
The Real Person!
Ma porcaccia… la volete smettere di usare questa insopportabile terminologia inglese???
Chi lo vuole Il TWIST del short-ended del weekender !? Ma siamo pazzi, o solo ridicoli.
L’italiano è una lingua meravigliosa.
Usatela.
The Real Person!
Il tipo di barca che vorrei.
Mi sembra solo un po’ sottoinvelato e poi i bompressi rigidi mi sembrano una moda poco logica come le prue inverse. Fa molto cool ma poco intelligent.
Tanto vale una prua un po’ slanciata con strallo un po’
arretrato e un piccolo bompresso fisso di 50 cm max