Vendée Globe, Imoca 60 foil show (con record) nell’Atlantico del sud
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Lo avevamo anticipato nelle analisi delle rotte dell’ultima puntata de Il Processo al Vendée Globe che questa depressione del sud Atlantico, nella zona dove nel 2009 Ericsson 4 alla Volvo Ocean Race aveva fatto segnare un record delle 24 ore storico, sarebbe stata un treno velocissimo per la flotta degli Imoca 60.
E così è stato, i primi hanno agganciato il super veloce verso Buona Speranza, e i blog sono letteralmente esplosi: in sequenza Dalin, Ruyant, Richomme, Simon, sono andati oltre l’ultimo riferimento di 551 miglia fatto segnare il 20 novembre. Il cronometro alla fine ha detto che è stato nuovamente Yoann Richomme a firmare la distanza più lunga, 579,86, a oltre 24 nodi di velocità media.
Vendée Globe – I foiler fanno il vuoto
Il break rispetto al resto della flotta e le barche non foil questa volta è stato definitivo. L’opzione est di Le Cam oggi costa quasi 1000 miglia di ritardo dai foiler, ma in realtà sono proprio le barche di ultima generazione che, indipendentemente dalle strategie est-ovest, stanno facendo letteralmente un altro sport rispetto agli altri. Agganciata la zona nord della depressione, quella con le condizioni migliori (vento intorno ai 20-23 nodi e mare ancora molto gestibile), gli Imoca 60 sono partiti con medie costantemente sopra i 20 nodi divorando l’Atlantico del sud e scavando un vuoto incolmabile alle loro spalle.
Impressionante in particolare l’accelerazione di Charlie Dalin su Macif, che ha preso la testa della corsa di prepotenza, facendo valere doti di velocità del suo piano Verdier a tratti superiori agli altri nel vento medio, e adesso è un solidissimo leader nella marcia verso il primo grande capo del giro del mondo.
I battistrada hanno fatto selezione anche tra i foiler, nel gruppetto di Dalin ci sono adesso oltre a Richomme e Ruyant, anche Sebastien Simon (a 100 miglia), Jeremie Beyou a 116, Sam Goodchild a 117 e Nicolas Lunven a 121. Gli altri si stanno gradualmente staccando, un po’ perché è difficilissimo tenere il ritmo indiavolato dei sopra citati, un po’ perché iniziano a trovarsi in una zona con meno vento rispetto alla testa della fuga.
Vendée Globe – Fase difficile per Pedote
Giancarlo Pedote con Prysmian, in lotta intorno alla 25ma posizione, è scivolato fuori rispetto al sistema meteo dei leader, dopo un attraversamento delle calme equatoriali non semplice. Di fatto si è creato qui un altro gruppo, dove c’è Pedote, Le Cam e altre barche a deriva, che in questo momento stanno vivendo di fatto un altra regata rispetto al primo blocco della flotta.
Per Pedote una situazione certamente non semplice da gestire da un punto di vista mentale, in quanto le potenzialità di skipper e barca lo vorrebbero molto più avanti, ma alla quale il toscano può reagire. Riprendere i fuggitivi al momento non è realistico, ma iniziare a posizionarsi bene in questo gruppo di concorrenti si, ed è quello che Prysmian sta cercando di fare in queste ore, per iniziare a rimontare la classifica di questo Vendée Globe.
Rivedi il Processo al Vendée Globe
Nell’ultima puntata de il Processo al Vendée Globe del Giornale della Vela avevamo anticipato la possibilità che potesse esserci un nuovo record sulle 24 ore. Abbiamo analizzato questa fase del giro del mondo con Francesca Clapcich, Alberto Bona, il technical aplication manager di Antal Bernardo Zin e il coach meteo Gianni Bianchini. Non perdete però la prossima, quella di mercoledì 27 novembre alle 18,30, perché stiamo preparando una super sorpresa che vi sveleremo prestissimo.
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Mauro Giuffrè
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