Skaw A, è iniziata la costruzione del primo vero foiler da crociera
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Si presenta come il primo monoscafo foil autenticamente da crociera che sia stato prodotto, e in effetti il concept di Skaw A va in quella direzione, ovvero una barca con il classico volume di prua degli Scow da regata a prua tonda, con interni da super cruiser.
Da tempo ci si interroga infatti se sia possibile sfruttare i volumi di questo tipo di carene anche per il diporto da crociera, secondo Skaw Sailing e i designer Benoit Marie e Clement Bercault quest’idea è perseguibile, tanto che la costruzione della barca è iniziata in Francia.
Skaw A, che barca è
Skaw A è una lunga 11,95 m e larga 4,85, la forma della barca e di carena ricorda molto quella degli open oceanici da regata, i Mini 650 scow in particolare, ma con delle soluzioni particolari per le linee d’acqua: la barca infatti nella parte immersa si stringe, con una forma non piatta, quasi un accenno di V.
Questo farà si che la superficie bagnata a barca piatta sia più ridotta e la barca non venga penalizzata troppo nel vento leggero. E al tempo stesso renderà la carena un po’ più tollerante di bolina, con impatti un po’ più dolci sulle onde rispetto a una carena più tesa.
La barca è dotata poi di una coppia di foil a C cha garantiranno momenti di volo vero anche se non è dotata di elevator sui timoni (la componente orizzontale che c’è sulle barche che fanno foil al 100%), questo grazie a un tonnellaggio limitato ai 5.000 kg.
In aggiunta ai foil la barca avrà una lifting Keel che si muove da 1,2 a 3,5 metri di pescaggio. Verosimilmente la barca riuscirà ad alzarsi sopra i 10 nodi di vento, ad angoli non troppo stretti.
Gli interni
E poi ci sono gli interni, che possono sfruttare una larghezza di quasi 4 metri anche a prua, un vero unicum nel panorama delle barche da crociera. Saranno arricchiti dalle finestrate sul ponte e intorno la tuga, per un livello di luminosità interno molto elevato. Il vero vantaggio degli scow sta certamente nel potere offrire quasi il doppio di volume a parità di lunghezza, la sfida sta nel riuscire a realizzare delle barche utilizzabili anche dai croceristi.
Il dubbio resta quello delle condizioni che la barca imporrà all’equipaggio di bolina con vento e onda: lo “slamming” sulle onde degli scow rende queste carene molto dure da digerire per chi è a bordo, dati gli impatti violenti sulle onde. Ci sarà da capire se gli accorgimenti presi dai disegnatori saranno sufficienti a rendere la navigazione piacevole anche in condizioni di mare duro.
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8 commenti su “Skaw A, è iniziata la costruzione del primo vero foiler da crociera”
E infatti, non stringe, andrà da bolina larga al lasco a cercare la planata come tutti i foiler (anche per questo non con-vincono). Buona la scelta dei foil a C passanti e di non farla volare, l’unica che ha senso su un mono cruiser: primo, perché un armatore vuole godersi sole e vento, non stare seduto in pozzetto con casco e salvagente… Poi, sono autoregolanti, niente rovinose ingavonate e, con un po’ di mestiere, quello sopravvento a metà fa da daggerboard, avrei osato una chiglia basculante telescopica di Cariboni. Sezione potente, prua scow, foil, barca fatta per le portanti e ridurre sbandamento, ma non è per l’onda frangente mediterranea, con mare 3 si racca l’anima secondo me. Se la tendenza per i cruiser sono le prue wawe piercing, anche con cavallino inverso, ci sarà un motivo, che è quello di ridurre beccheggio e accelerazioni verticali, oltre guadagnare un paio di nodi, non è solo moda.
ho regatato in classe mini con l’avvento degli scow tutti li guardavamo increduli già immaginando la brutta bolina di quelle barche ma poi i fatti le regate ed i confronti hanno sentenziato altro
Sì, ma ci andresti in crociera?
Momenti di volo vero, con la chiglia fissa anche no! Compromette la stabilità trasversale in ogni situazione diversa da mare calmo, dovrebbe avere due punti di appoggio nel foil sottovento e una chiglia basculante avanti… Le basi… Può planare a 12 kt con TWA tra 65 e 75.
Serve una nuova patente
Sbaglio o questa barca è partita domenica 24 novembre da Las Palmas de Gran Canaria per l’ARC?
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Sempre roba per pochi