Quando il carrello non c’è: ecco come regolare la randa anche senza

IL REGALO PERFETTO!

Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.

Il punto fisso della scotta randa su uno Swan 65. Foto Giuffrè/Giornale della Vela

Le barche da crociera moderne sempre più spesso eliminano dalla coperta il carrello della randa. Il motivo di questa scelta è duplice: non avere un ingombro in coperta e semplificare la regolazione della vela con una manovra in meno da curare. 

In termini di efficienza della vela occorre sottolineare che con il punto fisso si perde molto. Il carrello infatti ci consente di “cambiare” marcia alla vela e quindi alla barca, aumentando l’angolo di incidenza quando lo portiamo sopravvento, incrementando così i cavalli, e diminuendoli quando scarrelliamo sottovento con aria fresca. Tutto ciò con il punto fisso non è fattibile.

Punto fisso della randa – Come migliorare la regolazione

Una randa con un profilo di uscita più magro e la balumina meno potente

Come possiamo ovviare a questa mancanza? Di fatto non c’è una soluzione sostitutiva, a meno che non vogliamo aggiungere degli ingombranti paranchi, sopravvento e sottovento al boma, per cercare di cambiare l’angolo di incidenza della vela con risultati spesso modesti, ma a questo punto sarebbe stato meglio acquistare direttamente una barca con il carrello.

Possiamo prestare però più attenzione alla tensione di scotta che diamo in base alle condizioni di vento, e alla regolazione del vang e della drizza. L’unica possibilità di cambiare la forma della vela che abbiamo con il punto fisso è quella di rendere efficiente la curvatura della balumina e la forma della vela in base alle condizioni del vento.

Punto fisso della randa – Occhio alla curva della balumina

Con il punto fisso la curvatura della balumina viene di fatto gestita esclusivamente da scotta e vang. Come regolarci? Con vento fino ai 10 nodi, dovremo cercare di avere la balumina il più curva possibile e quindi potente.

Attenzione quindi a quanto cazziamo la scotta, servirà dare il minimo di tensione possibile e mai oltre, per avere una vela sufficientemente potente anche senza modificarne l’angolo di incidenza al vento tramite il carrello. Cazzeremo la scotta fin quando non vedremo sparire la “bolla” vicino l’albero, avendo cura però di non andare mai oltre questa tensione.

Le rande solitamente hanno dei filetti segna vento posizionati lungo la balumina: per ottenere una regolazione efficace il secondo filetto dall’alto dovrà essere completamente steso, il primo potrà “flappare” ma sarà meglio che per la maggior parte del tempo sia steso anch’esso.

In pratica con vento leggero dovremo dare la tensione di scotta minima possibile, anche a costo di lasciare un goccio di “bolla” sventata all’albero, che sarà sempre meglio rispetto a una randa con la balumina troppo magra.

Punto fisso della randa – Lavorare col vang

Il vang verrà regolato di conseguenza, fino agli 8 nodi di fatto possiamo appena appuntarlo leggermente o lasciarlo quasi lasco.  All’aumento del vento il vang andrà progressivamente cazzato, e la regolazione della randa potrà essere sviluppata attraverso una tensione di scotta più generosa, almeno fino ai 12-14 nodi. Ad un certo punto, diciamo intorno ai 15 nodi, saremo costretti a lascare un po di scotta per contrastare lo sbandamento, ma il vang con vento forte rimarrà piuttosto cazzato al fine di smagrire la balumina.

Le drizze seguiranno lo stesso schema, ma con poco vento esagereremo un po con la regolazione avendo cura di tenere la drizza morbida fino a fare comparire, l’ungo l’inferitura, delle leggere pieghe orizzontali.

Mauro Giuffrè

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

2 commenti su “Quando il carrello non c’è: ecco come regolare la randa anche senza”

  1. Franco Longhi

    The Real Person!

    Author Franco Longhi acts as a real person and verified as not a bot.
    Passed all tests against spam bots. Anti-Spam by CleanTalk.

    Non so fino a che punto un vang e i suoi attacchi potranno sostenere quegli sforzi.
    Auguri

    1. paolo orione

      The Real Person!

      Author paolo orione acts as a real person and verified as not a bot.
      Passed all tests against spam bots. Anti-Spam by CleanTalk.

      esattamente……

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scopri l’ultimo numero

Sei già abbonato?

Ultimi annunci
I nostri social

Iscriviti alla nostra Newsletter

Ti facciamo un regalo

La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!

Una volta cliccato sul tasto qui sotto controlla la tua casella mail

Privacy*


In evidenza

Può interessarti anche

Lewmar - Ultra Low Profile - A bordo

Questo è il nuovo boccaporto ultra sottile di Lewmar

Lewmar, marchio britannico importato in Italia da Osculati, noto per l’innovazione e l’alta qualità dei suoi accessori nautici, ha presentato il nuovo boccaporto Ultra-Low Profile ai recenti saloni nautici. Questo boccaporto si distingue per il design dal profilo invisibile, di