Il cargo Ijzerborg ha avvistato il Class 40 Acrobatica alla deriva

Il 9 luglio scorso il Class 40 Acrobatica di Alberto Riva, in regata alla Quebec-Saint Malo in modalità equipaggio, rimase coinvolto nella collisione con il tanker liberiano “Silver Ray”. L’incidente fu violento, tanto da obbligare Riva e il suo equipaggio ad abbandonare la barca, tratti in salvo dallo stesso tanker con cui era avvenuto l’impatto.

Il Class 40 Acrobatica galleggia

Lo skipper milanese non ha mai abbandonato l’idea di potere avvistare e recuperare Acrobatica, dato che non c’era la certezza dell’affondamento della barca, rimasta semi galleggiante all’ultimo avvistamento di quei giorni. In questi mesi sono stati diramati vari avvisi alle navi in transito in Atlantico, nella speranza che una di queste potesse avvistare il Class 40 italiano.

Così è successo il 9 novembre scorso, quando il cargo olandese Ijzerborg, come ci è stato confermato dal team di Riva, ha avvistato Acrobatica e scattato la foto che vedete, inviata poi allo skipper. L’avvistamento è avvenuto tra le Azzorre e il Portogallo, con il cargo che ha comunicato la posizione di Acrobatica all’MRCC (Marittime Rescue Coordinati on Center) che a sua volta ha avvisato lo skipper milanese.

In queste ore è in corso un piano per un tentativo di recupero della barca,  localizzata in un’area a circa 350miglia marittime dalle Isole Azzorre. Un avviso era stato diramato anche ai concorrenti del Vendée Globe, nel caso in cui l’avessero incrociata fornendo nel frattempo aggiornamenti sulla posizione.

Sulla dinamica dell’incidente del 9 luglio al momento dal team di Alberto Riva resta il riserbo. Il Class 40 italiano navigava in condizioni dure, con vento oltre i 35 nodi e mare molto formato. L’ipotesi plausibile è quella di un blackout agli strumenti di una delle due unità che non ha permesso i tempi di manovra per evitare la collisione.

Anna Marras, CEO di EdiliziAcrobatica S.p.A.: “L’avvistamento di Acrobatica è qualcosa che ci tocca nel profondo perché questa imbarcazione è stato l’ultimo progetto voluto da Riccardo Iovino, il fondatore della nostra azienda. Allo stato attuale, però, non abbiamo informazioni precise sulle condizioni del Class 40 e non possiamo avere certezza della sua posizione. Colgo infine l’occasione per ringraziare tutto il team di Acrobatica per essersi subito reso disponibile a portare avanti le operazioni necessarie per l’individuazione di Acrobatica”.

Il Class 40 Acrobatica è un Musa progettato da Guelfi – D’Angeli, costruito dall’italiana Sangiorgio Marine. Da quello che si vede nella foto appare difficile che il Class 40 possa tornare a regatare, a navigare magari si, dato che ormai con il composito si possono fare miracoli. In ogni caso il recupero per Alberto Riva significherebbe chiudere definitivamente questo capitolo, e sperare di poterne aprire quanto prima un altro tornando a navigare con un suo progetto.

Mauro Giuffrè