Cornish Crabbers, un’icona britannica tra le Modern Classic

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Cornish Crabber Pilot 30

Per gli appassionati della vela più classica, intrisa di tradizione e di savoir-faire “vintage”, il nome Cornish Crabbers non suonerà nuovo; a meno che non lo conosciate come Select Yachts, nome cambiato, però, nel 2008. Per gli appassionati che, invece, lo ignorassero, prendete appunti, perché pochi cantieri sono sinonimi di Modern Classic quanto questa piccola realtà del Regno Unito. Fondato in Cornovaglia nel 1974 da Roger Dongray (yacht-designer), Peter Keeling e Ken Robertson, il cantiere si occupa infatti della costruzione di daysailer e weekender fedeli alla cultura marinaresca britannica, piccoli scafi ad armo aurico (gaff-rigged) dalle dimensioni comprese tra i 12 e i 30 piedi (3-11 metri f.t.) che, sia per qualità che per linee, sanno offrire al meglio un verosimile salto nel passato. Questo, però, almeno fino a inizio di quest’anno, quando il cantiere, sotto la “nuova” proprietà (subentrata nel 2012), ha dichiarato bancarotta… Eppure, non disperate, Cornish Crabbers non è morto e non è chiuso.  

Cornish Crabbers

Come lasciar sparire un brand così importante e così ricco di storia? Come permettere che finisca nel dimenticatoio? Queste le domande che si è posto Ben Walker, leader del team Lagoon Marine che, avrete immaginato, ha acquisito Cornish Crabbers, ora Ltd. E, se la paura era quella di perdere una componente così fondamentale per la cantieristica d’oltremanica, è proprio ad evitare questa evenienza che punta la nuova proprietà. Non rimarrà l’intera linea del cantiere, ma il suo cuore pulsante sì. Ecco come sopravvive il marchio e che barche continuerà a tener in linea.

Cornish Crabber Pilot Cutter 24
Cornish Crabber Pilot Cutter 24

Cornish Crabbers, un nuovo inizio

Due linee di produzione caratterizzeranno la nuova vita del cantiere, la Shrimper, dedicata agli scafi più piccoli, e la Crabber, dedicata agli scafi più grandi e marini del cantiere. Ovviamente, produzione che prenderà il via non appena concluse le commesse preesistenti, che la nuova priorità si è impegnata a portare a termine.

Tra i pesi piuma, quindi, vedremo gli Shrimper 17 (5.18 m), Shrimper 19 (5.87 m), Shrimper 21 (7.57 m), rispettivamente progettati nel 1992, nel 1979 e nel 2015. Scafi d’impostazione a dir poco Classica ma contemporanei ed eleganti in maniera senza tempo. Daysailer puro, lo Shrimper 17 è quello che in questo senso si distanzia di più da tutto il resto della produzione, invece più fruibile come weekender (tutti cabinati), oltre, che, nella gamma Crabber, anche già come piccoli cruiser.

Shrimper 19

Infatti, se la linea Mystery è sospesa (molto poco in sintonia con le linee delle più classiche), sopravviveranno alla grande, invece, le due grandi  icone del cantiere, il Cornish Crabber 24 (8.92 m), scafo di punta sin dal ‘74, e il Pilot 30 (11.88 m), un piccolo classico ispirato alle effettive pilotine inglesi adottate nelle acque del Mar Celtico, rivisitate, però, in chiave 1985.

Cornish Crabber 24

Piccoli, compatti e marini, ma perfezionati e provati da generazioni intere, questi scafi sono infatti piccole icone della nautica, un testamento d’eccezione a quel che fu. Oggi, comunque, con comfort di cui non lamentarsi, passando dalle cuccette alla cucina, dalla doccia alla dinette accogliente. A frapporsi tra le due, però una sorella giovane, non in spirito o stile, ma d’anagrafe. È, infatti, in line-up, anche il Crabber 26, in una sua versione migliorata rispetto al progetto del 2010. Un’altra chicca come poche.

Crabber 26

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2 commenti su “Cornish Crabbers, un’icona britannica tra le Modern Classic”

  1. Giovanni De Menna

    The Real Person!

    Author Giovanni De Menna acts as a real person and verified as not a bot.
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    Mi fa piacere che un cantiere così iconico non sia stato fagocitato dal solito business.

  2. Peppe Scognamiglio

    The Real Person!

    Author Peppe Scognamiglio acts as a real person and verified as not a bot.
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    Complimenti per l’articolo che fa bene all’ulteriore sviluppo della nautica. Parlare solo di barche superiori ai 50 piedi scoraggia la maggior parte degli aspiranti velisti.
    Si può sognare e realizzare importanti obiettivi solamente quando sono obiettivamente alla portata delle proprie possibilità. Si gode il mare e si impara tantissimo anche con barche piccole e datate, purché se ne apprezzi il valore.
    All’estero, nei paesi dove la nautica è molto diffusa, sono presenti diversi cantieri che tutt’oggi costruiscono barche piccole proprio come i Cornish Crabbers, ed i raduni di armatori dello stesso tipo di barche sono molto frequentati. Questo contribuisce a rendere la vela, non solo uno sport, ma un modus aggregativo sociale, oggi tanto necessario allo sviluppo di società civili. Grazie buon vento.

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