L’eroe dell’uragano Milton arrestato. Non era in barca ma in un comodo rifugio
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Si è conclusa con un arresto la controversa avventura di Joseph Malinovsky, diventato in pochi giorni il velista più famoso degli Stati Uniti (ve ne avevamo parlato anche noi qui).
“Non abbandonerò mai la mia barca!”
La sua storia nasce tra fine settembre e inizio ottobre quando Joseph Malinovski, 54 anni, si rifiuta di abbandonare il suo 6 metri a vela ormeggiato a Tampa Bay in Florida, nonostante il divieto di permanenza a bordo della polizia durante l’uragano Helene e il successivo Milton che si sono abbattuti sulla Florida. Malinovsky, soprannominato Tenente Dan, organizza una campagna social su Tik Tok che in poco tempo diventa virale.
Racconta che vive su una piccola barca malgrado abbia perso una gamba a 16 anni e sopravviverà all’uragano a bordo, rifiutandosi di sbarcare. Lancia anche una campagna di raccolta fondi che gli procura 45.000 dollari, destinata a finanziare l’acquisto di una nuova barca. Insomma, diventa per l’opinione pubblica statunitense un eroe.
Il suo racconto via social è emozionante: arriva l’uragano Milton e Malinovsky narra di aver resistito a bordo alla tempesta e di aver salvato la barca mentre centinaia di barche andavano distrutte dalla furia dell’uragano.
Era tutta una balla
Il colpo di scena che mina la sua reputazione di eroe social avviene pochi giorni dopo, quando la polizia lo arresta e svela che il Tenente Dan in realtà si è separato dalla sua “barchetta” durante l’uragano ed è stato ricoverato in un rifugio terrestre. E’ vero, la barca pur perdendo l’albero, è salva ma a bordo lui non c’era. E veniamo alle cause dell’arresto. Sulla testa di Malinovsky pendono due mandati di cattura per mancata comparizione in tribunale. L’accusa principale riguarda l’aggressione ad una donna a cui aveva tentato di dare fuoco. Altre accuse si concentrano su possesso di droga, aggressione ad un agente di polizia , tentata effrazione. La ciliegina sulla torta è l’impossibilità di dimostrare che la barca su cui viveva era veramente sua.
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