Being Jimmy Spithill, Episodio 2: “Cosa ho visto in 25 anni di Coppa…”

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Al microfono di Ida Castiglioni James Spithill fa una rapida ma acuta carrellata su quanto ha visto succedere in Coppa America e si sofferma a riflettere sul ruolo della tecnologia, prima di tutto dal punto di vista dei timonieri....

Jimmy Spithill la sintetizza così: “Se qualcuno, 25 anni fa, quando ho iniziato a regatare in Coppa America, mi avesse detto che le barche sarebbero diventate come in effetti sono ora, gli avrei detto che era completamente pazzo“. 

Al microfono di Ida Castiglioni il timoniere di Luna Rossa nel secondo episodio di Being Jimmy Spithill (il primo lo trovate QUI) racconta cosa ha significato, dal suo punto di vista di timoniere, l’evoluzione della Coppa America, da quando aveva 19 anni si Young Australia, fino all’ultima edizione a Barcellona, conclusa con la sconfitta in finale della Louis Vuitton Cup.

Un cambiamento fondamentale – racconta Jimmy – è stato l’avvento dei simulatori: ora possiamo provare e riprovare un’infinità di situazioni. In partenza, in boa, in qualsiasi situazione. Una volta ogni esperienza era frutto di un’uscita in acqua“.

Jimmy Spithill, che ha ufficialmente dichiarato di non voler più partecipare come atleta alla Coppa America, ha poi detto a Ida Castiglioni: “Adesso è ora di lasciare il posto ai giovani timonieri e timoniere che conoscono queste tecnologie, che le sanno utilizzare. Io sono stato fortunato perché ho avuto modo di regatare e vivere con gente stupenda: armatori, progettisti, costruttori e ovviamente velisti non per un solo Team, il team del mio paese, ma anche per quello italiano e quello statunitense, oltre che quello australiano“.

Gli episodi di Being Jimmy Spithill, sono complessivamente cinque, il terzo è in arrivo la prossima settimana.

 

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