Come scegliere (e come prendersi cura) della cerata

IL REGALO PERFETTO!

Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.

Guida alla scelta della cerata - SVB Marine
Guida alla scelta della cerata – SVB Marine

L’abbigliamento da barca non è solo una questione di stile, ma soprattutto di sicurezza e funzionalità. Dalle giacche tecniche ai capi per le condizioni più estreme, la scelta del giusto equipaggiamento è fondamentale per garantire comfort, protezione e libertà di movimento in ogni situazione. La scelta dell’abbigliamento dipende da diversi fattori: fate regata o solo crociera? In quali mari navigherete e con quali condizioni meteo? Starete a bordo per molto tempo continuativamente? La raccomandazione che vale sempre è la solita, cioè quella del vestirsi “a cipolla” (ovvero a strati), ma alcuni strati sono più complicati da scegliere di altri. Uno di questo è quello più esterno, ovvero la cerata. Vediamo in questa guida di SVB Marine come sceglierla e come prendersene cura.

La cerata: che caratteristiche deve avere?

La giacca (e i pantaloni) della cerata sono il cuore dell’abbigliamento tecnico per la vela. Pensati per proteggere da vento, pioggia e spruzzi, sono realizzata con materiali impermeabili e traspiranti che garantiscono la massima protezione senza sacrificare la traspirabilità. I modelli di alta qualità offrono cuciture termosaldate, fondini regolabili e cappucci ergonomici per ripararsi da ogni tipo di maltempo. Assicurati di scegliere una giacca con una buona colonna d’acqua, almeno 10.000 mm, per una protezione ottimale. Ecco cosa controllare quando acquisti una giacca nuova:

  • Cappuccio: può essere retrattile, rimovibile, fluorescente, regolabile, foderato
  • Colletto: può essere extra alto, foderato in pile, rimovibile
  • Strisce riflettenti: possono esserci strisce e inserti colorati nei punti strategici
  • Polsini: su gambe e braccia, spesso sono regolabili all’esterno e hanno una guarnizione in gomma all’interno
  • Tasche: meglio se profonde, spesso foderate in pile
  • Bretelle: ne esistono di larghe, elasticizzate e regolabili
  • Rinforzi: meglio se ci sono nei punti nevralgici, ad esempio sui gomiti, sulle ginocchia, sui glutei
  • Zip: di alta qualità e impermeabili, come quelle YKK, a 2 vie, con doppia protezione antitempesta
  • Vita: controlla se la cintura in vita, alla fine della giacca, è regolabile
  • Cuciture: devono essere saldate e/o nastrate

– Leggi qui il grande test-confronto di SVB Marine sulle giacche da vela –

I pantaloni cerati, spesso abbinati alla giacca, completano l’outfit per le giornate più dure. Dotati di rinforzi nei punti maggiormente stressati, sono progettati per resistere all’usura e agli urti tipici della vita a bordo. Anche qui, la traspirabilità è un fattore chiave per evitare l’accumulo di umidità interna durante l’attività.

Come prendersi cura dell’abbigliamento da barca

Il corretto abbigliamento nautico è una componente essenziale per affrontare le uscite in mare in sicurezza e comfort. Investire in capi di qualità, come giacche cerate, pantaloni impermeabili e strati termici, può fare la differenza tra una navigazione piacevole e una scomoda. Tuttavia, è altrettanto importante prendersi cura di questi indumenti nel modo giusto per preservarne le caratteristiche tecniche e assicurare una protezione efficace anche nelle stagioni successive. Lavare i capi seguendo le istruzioni specifiche, utilizzare detergenti delicati e non abrasivi, e assicurarsi che siano completamente asciutti prima di riporli sono passaggi fondamentali per evitare che i tessuti si rovinino. Inoltre, per mantenere inalterata la capacità di traspirazione e la funzione idrorepellente, è essenziale effettuare regolarmente trattamenti di pulizia e di impermeabilizzazione. Questi accorgimenti non solo ne estendono la durata, ma garantiscono che l’abbigliamento continui a offrire prestazioni elevate e una protezione adeguata in ogni stagione, sia contro la pioggia che contro le onde e il vento.

*redazionale in collaborazione con SVB Marine

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

1 commento su “Come scegliere (e come prendersi cura) della cerata”

  1. Tre regole: ogni tempo, asciutti, galleggiamento. E aggiungo la quarta: multisport. Il diportista non va a fare la Ostar, al massimo una barcolana o gli invernali e di solito sceglie una spezzata. Conta quindi gli strati sotto.
    Termoregolazione: sottotuta merino coolmax.
    Impermeabilità: una SUP SUIT, intera o spezzata sono gusti; è traspirante, asciutta, elasticizzata, da preferire alle drysuit; si può usare per tutti gli sport acquatici.
    Galleggiamento, protezione da impatti: A questo punto, la scelta è tra uno smanicato da navigazione costiera 50 N e un buon kway che si usa tutto l’anno o una giacca da navigazione galleggiante professionale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Iscriviti alla nostra Newsletter

Ti facciamo un regalo

La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!

Una volta cliccato sul tasto qui sotto controlla la tua casella mail

Privacy*


In evidenza

Può interessarti anche

Classic Boat

Coperta e Manutenzione: come sostituire la gommatura del teak

(Parlando di barche) classe ed eleganza senza tempo sono spesso associate a linee d’altri tempi, slanci profondi e scafi snelli, poppe a cuore e specchi ‘lontani’ dall’acqua… e Teak, teak a non finire… coperte da dolce vita e ottoni immacolati.

Torna in alto