Ambrogio Beccaria alla conquista del giro del mondo (senza Pirelli)
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Sapevamo che era il suo obiettivo, Ambrogio Beccaria non lo ha mai nascosto.
Beccaria: obiettivo Vendée Globe (senza Pirelli)
Dopo le tante vittorie sui Mini 6.50 (è stato il primo italiano a vincere la Mini Transat, traversata atlantica in solitario sulle minuscole barche di 6 metri e mezzo) e sui Class 40 (dove ha vinto le mitiche Ostar e Jacques Vabre ed è arrivato secondo alla Route du Rhum), adesso il 32enne navigatore milanese si lancia nell’Everest della vela, sulla classe regina dell’Oceano, le barche volanti di 18 metri IMOCA 60. Obiettivo ambizioso: vincere il Vendée Globe, il giro del mondo in solitario del 2028 (a novembre parte la prossima edizione con l’italiano Giancarlo Pedote al via). Lo farà senza il suo title partner degli ultimi anni, Pirelli.
Tutti lo dicono, ma nessuno sa ancora ufficialmente chi è. Dietro alle nuove imprese di Beccaria c’è un nuovo sponsor, che si affianca al fedelissimo Mapei, che ha riconfermato il suo appoggio al navigatore italiano.
Quanti soldi servono ad Ambrogio Beccaria?
Il budget per mettere in piedi una campagna credibile con l’obiettivo di vincere il giro del mondo in solitario con un’IMOCA 60 si aggira intorno ai 7-12 milioni per un trienno (barca e team inclusi): il vantaggio di Ambrogio non è solo dettato suo talento, ma anche dal suo essere un personaggio “bucaschermo”. E’ infatti il velista più conosciuto in Italia dopo il veterano Giovanni Soldini.
Le voci di banchina si susseguono per capire a chi si rivolgerà Ambrogio Beccaria per progettare il nuovo IMOCA 60. L’indiziato numero uno è Gianluca Guelfi, già progettista del suo Class 40 AllaGrande, che ha sempre dimostrato di saper costruire barche innovative e fuori dal coro. Tutto questo permetterebbe di proseguire in un progetto “full made in Italy” che ha fatto “incavolare” i francesi viste le vittorie di Bogi e le prestazioni della sua barca. Chissà che altre eccellenze made in Italy (ci viene in mente Cariboni, per le movimentazioni idrauliche di chiglia e foil) saranno della partita…
Leggi anche: Ambrogio Beccaria supereroe dell’Atlantico. Vince anche la Ostar
“Ne è valsa la pena”
Cosa vuole dire fare il marinaio e provare a spingere sempre al massimo per vincere la più prestigiosa delle regate oceaniche ce lo spiega direttamente Beccaria:
A seguire Ambrogio Beccaria nella sua nuova avventura tra gli Imoca 60 rimane come detto la Mapei, azienda leader mondiale nella produzione di adesivi, sigillanti e prodotti chimici per l’edilizia. In particolare Mapei supporta Ambrogio Beccaria dal 2022 e la collaborazione tra il navigatore e l’azienda milanese è, sin dagli esordi, una partnership vincente, fondata sull’innovazione, la tecnologia e una preparazione atletica d’eccellenza, grazie anche al contributo del Centro Ricerche Mapei Sport.
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4 commenti su “Ambrogio Beccaria alla conquista del giro del mondo (senza Pirelli)”
Bravissimo, che onore per l’Italia un marinaio come Beccaria !!!
Complimenti !!!
Milano, la città dei grandi e più avventurosi velisti.
Non lo conoscevo, a differenza di Giancarlo Pedote,ottimo youtuber che pubblica sue preparazioni e imprese. Sono contento che un altro italiano si aggiunga ai navigatori con la N maiuscola.
Alla grande.
Non ci sono dubbi.