Patente nautica e patentino. Cosa cambia dal 21 ottobre FAQ
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Ci siamo, dal 21 ottobre sarà possibile conseguire il “patentino nautico” a partire dai 16 anni di età e cambieranno alcune cose importanti anche per la patente nautica.
Patentino Nautico e Patente Nautica FAQ
Ecco tutto quello che volete sapere sull’imminente rivoluzione del “patentino nautico”, la patente nautica di categoria D1, introdotta dal nuovo Regolamento per la Nautica fortemente voluto da Confindustria Nautica: limiti, procedure, tempi e costi. Inoltre, vi spieghiamo cosa cambia per la patente nautica di categoria A.
IL PATENTINO NAUTICO (D1)
Come si consegue la patente nautica D1?
La nuova patente di categoria D1 è conseguita a seguito della frequenza di un corso formativo, integrato da esercitazioni pratiche di navigazione e manovre a motore, nonché del superamento di una prova a quiz di idoneità finale.
Quindi non ci sarà un esame pratico?
No, il patentino prevede esclusivamente un esame a quiz teorico, ma saranno obbligatorie le esercitazioni pratiche.
Quali motori potrò usare con la nuova categoria D1?
Tutti quelli di potenza inferiore a 85 kW (115,6 cv) con cilindrata massima a seconda del tipo:
Cilindrata max | Ciclo | Aspirazione | Tipo |
1900 | 2T | Naturale | Fuoribordo |
2400 cc | 4T | Naturale | |
1500 cc | 4T | Sovralimentato | |
1700 cc | 4T | Naturale | Entrobordo benzina |
1200 cc | 4T | Sovralimentato | |
2400 cc | Diesel | Naturale | Entrobordo diesel |
2000 cc | Diesel | Sovralimentato | |
1000 cc | 2T | Naturale | Moto d’acqua |
1700 cc | 4T | Naturale | |
1200 cc | 4T | Sovralimentato | |
Potenza max ≤ 85 kW (115,6 hp) |
Quali sono le limitazioni del patentino?
Dai 16 ai 18 anni si potranno condurre solo i natanti e le moto d’acqua, dai 18 potrà abilitare al comando di imbarcazioni fino a 12 metri, esclusivamente in navigazione diurna entro 6 miglia dalla costa (1 miglio per le moto d’acqua).
Quindi non è solo per i 16enni?
No, è per tutti. Ma per la prima volta dai 16 anni si potranno condurre natanti con potenza superiore a 40 cv e moto d’acqua.
Quali sono i temi del corso?
Confindustria Nautica ci tiene a ricordare che non sarà una semplificazione a scapito della sicurezza. Le materie saranno trattate con lo stesso approfondimento, soltanto saranno tagliate le parti del programma non riguardanti lo scopo del patentino, come la navigazione notturna, il segnalamento marittimo, la meteorologia.
Quanto durerà il corso?
Sono previste 5 ore di lezione e 5 ore di navigazione e prove di manovra.
Sì, ma quanto costa?
L’Allegato A del Decreto n.142 del 30/08/2023 fissa il costo della patente D1 a €700, contro i €1.100 per la patente di categoria A entro le 12 miglia. Chiaramente, ogni scuola avrà le sue tariffe, ma questo ci dice che è lecito aspettarsi un risparmio di circa il 40% rispetto alla patente più “economica” attualmente sul mercato.
Bisogna farlo per forza tramite le scuole nautiche?
No, lezioni ed esercitazioni pratiche possono essere svolte anche presso i CIN, Centri di Istruzione per la Nautica, presso cui si sosterrà anche l’esame a quiz.
È possibile farlo anche da privatisti?
Sì, preparando in autonomia la teoria e sostenendo l’esame a quiz alla Motorizzazione, producendo l’attestazione delle prove pratiche fatte presso il CIN o una Scuola nautica.
Quanto tempo ci vorrà?
Dato che il patentino D1 non prevede una prova pratica, né la presenza di un Ufficiale CP, non si deve aspettare il calendario della Capitaneria, accorciando i tempi rispetto al ciclo necessario per ottenere la classica patente A.
Su cosa verteranno i quiz?
La banca dati dei quiz dovrebbe essere la medesima attualmente in uso per la patente A, ovviamente epurata dei quesiti che vertono su argomenti non oggetto del corso. La decisione finale è ancora oggetto di discussione al Ministero, ma sembra che la prova teorica avrà un minor numero di quiz rispetto a quella tradizionale.
Quando avrò 18 anni potrò ottenere più facilmente la patente nautica di categoria A?
Chi ha la patente D1 potrà successivamente conseguire la patente nautica di Categoria A (“entro” od “oltre” le 12 miglia), sostenendo un esame integrativo teorico sugli argomenti non compresi nel corso formativo e una prova pratica di navigazione.
E per la conduzione senza patente cambia qualcosa?
No, tutte le unità ad oggi conducibili senza la patente nautica (con motorizzazione sotto i 40 cv) rimangono tali.
LA PATENTE NAUTICA (A)
Le novità non riguardano solo il patentino, ma anche tutte le altre patenti. Intanto, la data della prova teorica e quella pratica vengono separate. Questo dovrebbe efficientare la lista d’attesa, consentendo alla Capitaneria di fare sessioni d’esami pratiche a pieni ranghi, e non solo a chi ha superato la prova teorica.
Cosa succede se non supero una prova?
La novità, che riguarda tutte le categorie di patenti, è che si può sostenere per due volte la prova non superata, che si tratti di quella teorica o pratica. Inoltre, una volta ottenuta l’idoneità alla prova teorica, si può presentare una nuova domanda di ammissione all’esame per sostenere (ancora per due volte) la sola prova pratica, nel caso non si sia riusciti a superare le prove pratiche a disposizione al primo tentativo.
Cos’è la patente D2?
La nuova patente nautica di categoria D2 è rilasciata a chi non ha, o ha perso, i requisiti psico-fisici necessari per le patenti nautiche di categoria A, B, e D1. Possono ottenerla coloro i quali – a seguito di accertamenti medici – sono riconosciuti comunque compatibili con la sicurezza della navigazione. A tal fine, gli organi sanitari, avvalendosi anche del parere di medici specialisti, possono condizionare l’idoneità ad una o più delle seguenti limitazioni o prescrizioni:
- avvalimento di assistenti e mediatori linguistici maggiorenni in grado di compensare i deficit uditivi del titolare di patente nautica;
- navigazione in orario esclusivamente diurno;
- navigazione con condizioni meteorologiche esclusivamente favorevoli;
- limitazione a una determinata tipologia di unità da diporto;
- navigazione limitata a specifiche distanze dalla costa;
- limitazioni alla potenza dei motori installati a bordo;
- utilizzo di specifici adattamenti o dispositivi installati a bordo;
- durata inferiore della validità della patente nautica;
- altre limitazioni o prescrizioni ritenute opportune dagli organi sanitari.
Per il resto, le patenti nautiche di categoria D2 seguono tutte le procedure previste per le patenti nautiche di categoria A.
Novità anche per chi soffre di DSA…
I candidati con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) avranno la facoltà di richiedere misure personalizzate, compensative e/o dispensative per lo svolgimento delle prove.
Stefano Monfroni
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26 commenti su “Patente nautica e patentino. Cosa cambia dal 21 ottobre FAQ”
bravissimi molto chiaro
Cambia qualche cosa per il rinnovo della Patente Nautica PER NAVIGAZIONE SENZA LIMITI DALLA COSTA??
W
Poveri subacquei esposti a sedicenni che guideranno moto d’acqua e motori di grossa cilindrata entro 1 miglio! Temo che aumenteranno molto gli incidenti!
Buona sera, volevo solo puntualizzare che negli anni passati hanno conseguito la patente persone a cui non andrebbe dato da pilotare nemmeno una canoa.
Gli incoscienti ci sono, ci cono sempre stati e purtroppo ci saranno sempre.
L’unica fortuna che in mare non ci sono corsie vere e proprie da tenere, ci sono solo le precedenze!
Per quanto mi riguarda è tutto sbagliato…ci vorrebbe l’obbligo di patente o patentino in questo caso a tutti per poter condurre un natante anche con motori piccoli ….e ridurre l’età di guida a 16 anni anche che eseguendo un patentino non farà altro che aumentare gli incidenti a mare ….pessima decisione !!!!!
Concordo!
Secondo me sarebbe più giusto fare prendere il patentino pure sotto i 40cv visto che la gente comunque non riconosce una boa da una bandierina da sub. e ti sfrecciano vicino quando stai alla fonda e ti fanno ballare
Quindi se ho ben capito uno che non ha la patente nautica potrà andare a pescare anche di notte e uno con il nuovo patentino no, penso sia una normativa errata…..
Sorpreso nel leggere che la meteorologia e i segnalamenti marittimi non rientrino tra gli argomenti della sicurezza in mare e quindi escludi per il conseguimento del patentino.
Come al solito il vero problema non è stato toccato e consiste nella libera conduzione di natanti con motore fino a 40 CV.possibile che in stati evidentemente più evoluti si richieda la p.n.dai 5 CV.in su? ( SLO – CRO )sappiamo tutti che i 40 CV sono di fatto dei 60
La follia e’ che si possa scorrazzare per mari e laghi senza nessuna patente, con un natante , spesso a noleggio, che può arrivare a 20 nodi di velocità, trasportando altre persone, senza avere nessuna idea di cosa si stia facendo. Ma qualcuno prima o poi ci penserà o si ha paura di disturbare troppi interessi?
Ai perfettamente ragione dovrebbero fare la patente tutti come nei altri paesi ma purtroppo siamo un paese ridicolo io mi sono fatto una domanda perché vengono tutti qua italia questo immigrati il paese ci guadagna forza Italia paese di merda scusate il termine
Provate a consultare le statische degli incidenti in mare: Il 75% di quelli con gravi consegnuenze sono causati da possessori di patenti.
Circa il numero degli incidenti gravi in mare causati da patentati: per una lettura utile del dato statistico su riportato sarebbe opportuno conoscere la percentuale di circolanti senza Abilitazione al Comando rispetto a quanti sprovvisti dello stesso; grazie Gianni se potrai fornirci dei dati in merito oppure come estrapolarli..
tutto ciò è a discapito della sicurezza…con solo 5 ore di teoria e 5 di pratica, senza esame di pratica…a venezia sfrecciano barchini con 40 elaborati figuriamoci poi con cilindrate superiori.
complimenti x la chiarezza,x la patente d1 l esame di teoria si terrà sempre in motorizzazione o ci saranno altre sedi dove poterlo sostenere?giusto x snellire l iter?
io sono a favore di questo nuovo patentino in quanto esco solo la domenica sottocosta e ho un 40cv che a volte risulta sottodimensionato. quindi potrò prendere almeno un 100cv che su una barca di 6mt è più appropriato. per gli scettici ritengo che comunque dovendo frequentare un corso ed un esame garantisca più sicurezza. ringrazio ancora per le notizie e spero ci teniate informati quando sarà possibile effettuare il corso .
Credo purtroppo che questa manovra,nel caso della D1, servirà a ben poco,sia per
quanto riguarda l’incidentistica ,sono certo che sara’ in aumento,visto che abbassando il limite d’età un sedicenne potra’ guidare ad esempio un gommone di sei metri con un 115 CV ( natante che puo facilmente raggiungere i 30 nodi ed oltre) inoltre sarà causa di disagi per i vari enti vhe controllano la sicurezza in mare ,che avranno a che fare con chi si convincerà’ di aver preso una patente non considerando i vincoli della stessa.A mio personale parere andavano combattuti coloro che ancora una volta navigano senza le piu basilari regole e conoscenza del mare ( fino a 40 CV) bene la D2,e finalmente il riporto di teoria
Purtroppo la patente non educa. Molto più efficace sarebbe una presenza capillare delle forze dell’ordine sul mare ed altrettanto efficaci sarebbero sanzioni non tanto economiche, ma che comportassero il sequestro del natante per una o due settimane, con la garanzia che il marinaio della domenica andrebbe in spiaggia per un po’ e con il timore che, ripetendo le sue demenziali esibizioni estive, rischierebbe di non navigare per nulla tutta la stagione.
bisogna ricordarsi che la patente nautica non e’ una formazione, ma e’ un’abilitazione e basta, che ti da la possibilita’ di andare per il mare con potenze maggiori, la formazione poi la fai andando per il mare, anche quest’anno in mare ho visto barche di 10 – 12 mt fare di quella manovre da fuori di testa, per non parlare delle mancate precedenze, quindi in mare si vede chi ci sa andare e chi no al di la’ della patente ottenuta.
Non si capisce cosa c’entri la confindustria nautica, a meno che non passi il concetto di lobbies… La stessa cosa è avvenuta con il codice del diporto praticamente dettato . . Per tutti i larghi poteri dati ai concessionari per i porti , che la fanno da padrone ; neanche è data possibilità di ormaggio in transito e limitato se non a pagamento ,anche per le misere 4 ore concesse in caso di necessità.
Se tutto questo sopra descritto servirebbe alla maggiore sicurezza in mare, visto gli innumerevoli incidenti anche fatali fatti dai marinai della domenica di Agosto… stiamo tutti belli freschi.
Con queste inutili semplificazioni e stravolgimenti le capre d’acqua salata si moltiplicheranno a dismisura
Viva l’Italia!
Cè da aspettare solo un buon numero di vittime….
AVVERTENZA PER I CAFONI DEL MARE (E QUELLI CHE SOSTENGONO NEOMELODICI E TAMARRI AD ALTO VOLUME ..) :
Art. 83. D.M. Ministero dei Trasporti – 17/09/2024 – n. 133 – Codice della nautica da diporto
Limitazioni particolari
1. Al Titolo III del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 29 luglio 2008, n. 146, dopo il Capo III sono inseriti i seguenti: «Capo III-bis LIMITAZIONI PARTICOLARI Art. 91-bis (Limiti di velocità e di emissioni sonore). — 1. Salve diverse disposizioni contenute nell’ordinanza dell’autorità marittima competente per esigenze di carattere locale, nelle acque marittime entro il limite di 500 metri di distanza dalla costa, da scogliere frangiflutto, dal limite esterno dell’imboccatura dei porti, di approdi e di punti di ormeggio, la navigazione a motore è consentita alla velocità massima di 8 nodi. Nelle acque interne detto limite è ridotto a 200 metri, salvo diverso provvedimento dell’autorità della navigazione interna competente.
2. Salve diverse disposizioni contenute nell’ordinanza dell’autorità marittima competente per esigenze di carattere locale, all’interno dei porti, nonché nelle rade e nelle baie ove si trovano unità all’ancora è fatto obbligo di manovrare con massima prudenza e a velocità, comunque, non superiore a 3 nodi.
3. Nelle acque marittime, è fatto divieto alle unità da diporto in transito, in sosta e all’ancora entro il limite di 500 metri di distanza dalla costa di produrre rumori molesti. Nelle acque interne, tale limite è determinato dall’autorità della navigazione interna competente.
Sarebbe bello però che a metà novembre qualche scuola nautica avesse indicazioni chiare su come conseguirla!!!! a Torino e provincia nessuno ne sà nulla!! Amen continuerò a navigare con il mio piccolo tender e 10 hp senza nessun pezzo di carta.
Salve
dopo aver passato l’esame teorico, per due volte non ho potuto essere presente alla prova pratica, la prima volta per motivi personali, la seconda per motivi di lavoro, (per questa seconda prova ho anche inoltrato una PEC alla Capitaneria chiedendo di essere spostato ad altra data , purtroppo nessuno mi ha mai risposto) .
Volevo sapere se era possibile presentare una nuova domanda di ammissione all’esame per sostenere (ancora per due volte) la sola prova pratica, Grazie