Jim Ratcliffe, chi è il boss miliardario di INEOS che vuol battere Luna Rossa

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Jim Ratcliffe
Jim Ratcliffe è il patron di INEOS Britannia. Vi raccontiamo chi è in questo articolo.

Oggi, alle 14, inizia la finalissima della Louis Vuitton Cup. Gli AC75 Luna Rossa Prada Pirelli contro INEOS Britannia: chi per prima arriva a sette vittorie (ogni match-race vale un punto), vince. E si guadagna il diritto di sfidare il defender della Coppa America Emirates Team New Zealand.

Jim Ratcliffe, il rivale di Patrizio Bertelli

Da un lato Luna Rossa, la sua squadra capitanata da Max Sirena, con Checco Bruni e Jimmy Spithill timonieri, creazione di Patrizio Bertelli che alla conquista della “vecchia brocca” ha dedicato buona parte della sua vita (siamo a sette sfide di Coppa. Nessuno ne ha fatte più di lui). Vi abbiamo già raccontato la sua storia e la sua collezione di barche uniche. Dall’altro INEOS Britannia, capitanata in mare da Sir Ben Ainslie e supportata da un altro baronetto. Sir Jim Ratcliffe, secondo uomo più ricco del Regno Unito, fondatore di INEOS, colosso petrolifero. Ratcliffe, 71enne, ha “fatto fuori” tutti i precedenti sponsor delle campagne di Coppa inglesi pur di rimanere il solo. Conosciamolo da vicino, il vero rivale di Patrizio Bertelli, anch’egli mosso da una challenge ambiziosa: riportare la Coppa in Inghilterra, dove manca dalla prima edizione, quella del 1851.


Sir Jim Ratcliffe, uno sportivo molto (ma molto) ricco

 di Ida Castiglioni

Ad Auckland nel 2021 Jim Ratcliffe raccontava che quello con Ben Ainslie era stato il Gin and Tonic più caro della storia. Probabilmente parlava della storia della Coppa America perché, se ci riferiamo alla storia vera, deve essere stato molto più costoso quello che Franklin Delano Roosvelt offrì ai suoi consiglieri alla fine del 1942 (dopo Pearl Harbor) nella Situation Room della Casa Bianca, quando decisero di mettere sul tavolo qualche bilione di dollari e di impegnare gli Stati Uniti nella Seconda Guerra Mondiale. Torniamo alla Coppa. Jim Ratcliffe si riferisce al suo primo incontro, avvenuto nel 2018 in un club privato londinese, con Ben Ainslie, l’iconico vincitore di quattro medaglie d’oro – più una d’argento – alle Olimpiadi nelle classi Laser e Finn, tra l’edizione di Atlanta del 1996 e quella di Londra del 2012.

37 America’s Cup - Louis Vuitton Cup - Race Day 9
Le congratulazioni di Ratcliffe a Ben Ainslie dopo una vittoria nei Round Robin della Louis Vuitton Cup

Ci scherza sopra ancora e dice che “in realtà quella volta di Gin and Tonic ne abbiamo bevuti diversi”. Drink costati poi al magnate ben 153 milioni di sterline. Infatti, dall’amicizia tra i due è poi nata la decisione di Ratcliffe di diventare lo sponsor principale della barca inglese, quello che ha dato il nome al consorzio, per la 36° edizione della Coppa America del 2021 ad Auckland. Si racconta pure che Ratcliffe abbia liquidato cash i precedenti sponsor (la sfida di Ben per il 2017 era sostenuta da Land Rover e BAR Technologies) pur di rimane il solo.

I risultati non furono quelli che ci si sarebbero potuti aspettare dal peso di tante medaglie olimpiche, ma Ineos Team UK, dopo un inizio sotto tono, arrivò a disputare la finale della Prada Cup contro Luna Rossa, e quello è stato il miglior risultato raggiunto da un team inglese in Coppa America dal 1964 quando il Sovereign, lo scafo disegnato da David Boyd, venne duramente sconfitto (anche perché l’Inghilterra era rimasta tecnicamente molto indietro rispetto agli Stati Uniti). Ricordare quella sfida del 1964 è un argomento dolente per i due Sir (nominati dalla Regina Elisabetta): per Ratcliffe, come per Ainslie, la conquista della Coppa America sta diventando una questione di orgoglio nazionale.

Tra i 5 team impegnati in questa 37° sfida, l’inglese Ineos Britannia ha potuto contare sul maggior numero di risorse. Ineos è un’azienda multinazionale che opera sia nel settore petrolifero, che in quello chimico e industriale e che, come Ineos Manufactoring Italia, azienda chimica appartenente al gruppo INEOS, ubicata con altre realtà industriali all’nterno del polo chimico di Rosignano, con una produzione dedicata interamente alla fabbricazione e distribuzione di polietilene altà densità.

Sir Jim Ratcliffe, 71 anni, è ingegnere chimico e deve ogni sua fortuna all’intelligenza. Il secondo uomo più ricco di Gran Bretagna, che ha un patrimonio personale di 30 miliardi di sterline, è cresciuto a Failsworth, nel Lancashire, è figlio di un falegname che produceva nel suo capannone mobili da laboratorio, e fino ai 10 anni è cresciuto con la famiglia in una casa popolare.

Ha studiato ingegneria chimica all’Università di Birmingham e nel 1980 ha conseguito un MBA presso la London Business School. Molta ricerca dopo l’università, oltre a capacità innate, lo portano all’acquisizione di aziende in crisi e a operazioni finanziarie impensabili. Ha lavorato prima in Esso per poi passare a occuparsi di private equity. Fonda poi la Ineos e inizia ad acquisire asset della BP e dell’ICI (Imperial Chemical Industries); nel 2007 possiede già impianti petrolchimici e raffinerie dalla Scozia all’Europa continentale e al Canada: ora è a capo di un vero impero.

Jim Ratcliffe è azionista del Manchester United

Ratcliffe vive tra lo Hampshire, in Inghilterra, e Monaco, dove da un decennio è residente. Nel 2010 sposta la sede della sue società a Rolle, sul lago di Ginevra. Negli ultimi anni ha comprato le squadre di calcio FC Lausanne Sport e la francese Nice, la squadra ciclistica Team Sky, che ha pure vinto il Tour de France, e con 130 milioni di $ è entrato come sponsor nel team Mercedes di Formula 1. E’ inoltre un investitore di minoranza nel Manchester United.

E’ appassionato di sport, avventura e viaggi estremi. È più maratoneta che corridore ed ha attraversato la Namibia un po’ piedi e un po’ in bicicletta, ha scalato il Cervino, camminato oltre il Circolo Polare verso il Polo Sud e concluso raid in moto di molti mesi. L’inverno scorso è anche salito su Britannia come cyclor, sembra con buona produzione di energia.

L'Hampshire II, il megayacht di Jim Ratcliffe
L’Hampshire II, il megayacht di Jim Ratcliffe

In Mediterraneo naviga su Hampshire II (che qui a Barcellona occupa un molo intero), un super yacht a motore di 78 m, costruito in Olanda nel 2012 da Feadship presso i cantieri Royal van Lent e valutato 150 milioni di $. Ma la sua barca preferita è Sherpa, una navetta rompighiaccio di 74 m, varata nel 2018 e costata 120 milioni di $.

Il rompighiaccio Sherpa è la barca preferita di Ratcliffe, a lui costata 120 milioni di dollari e con cui ha portato a termine diverse spedizioni, anche al Polo Nord e Sud.

Ratcliffe ha portato a termine su Sherpa diverse spedizioni, sia al Polo Nord che al Polo Sud. La navetta ha un’autonomia di 5200 miglia, 7 cabine ospiti e 11 cabine marinai, velocità di crociera 13 nodi. In coperta, 2 enormi gru fisse con bracci da 12 m e 20 m per caricare equipaggiamenti, per tirare fuori dal sottoponte l’elicottero e i mezzi vari, e per piazzare la piattaforma d’atterraggio. Il garage è servito da un ascensore. Nei climi caldi, pezzi di fiancata possono essere spostati trasformando la coperta in una spiaggia con relativa piattaforma di nuoto. Questi superyacht a motore sono tutti rigorosamente blu. Se non riuscirà a riportare la Coppa in Inghilterra, sicuramente Sir Jim Ratcliffe avrà molte altri diversivi a distrarlo.

Jim Ratcliffe in compagnia del suo pupillo Ben Ainslie (a destra), il velista olimpico più vincente della storia (a cui manca solo la Coppa America per diventare il più vincente in assoluto).

Ben diversamente da Ben (Sir Ben Ainslie), che ha dedicato tutta la sua vita alla vela conquistando il maggior numero di medaglie olimpiche di prestigio al mondo in questo sport (stesso numero di Torben Grael, che ha un argento invece di un oro). Le sue derive hanno sempre avuto lo stesso nome, Rita. Da ragazzino, era in trasferta a Lanzarote per i Campionati Mondiali Optimist. La madre aveva visitato il Santuario locale, aveva preso una medaglietta di Santa Rita e l’aveva cucita sul suo giubbotto di salvataggio. Ben aveva poi vinto i Campionati. Per questo anche Britannia  viene da lui e da tutti chiamata Rita.

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