Luna Rossa colpisce, Britannia risponde: finale di Louis Vuitton Cup sull’1-1

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LUNA ROSSA PRADA PIRELLI TEAM

Venti nodi di media pieni sul campo di regata di Barcellona, e condizioni da battaglia navale per gli AC 75 di Luna Rossa Prada Pirelli e Ineos Britannia impegnati nella prima giornata di finale della Louis Vuitton Cup. Il team italiano scende in acqua sull’onda dell’entusiasmo della vittoria della Youth America’s Cup e con Ben Ainslie la prima giornata finisce 1-1 ma con buone sensazioni per Team Prada.

Luna Rossa Prada Pirelli vs Ineos Britannia – match 1

La prima a entrare nel box mure a sinistra è Luna Rossa. Solito circling sul lato di destra del box per le barche.

Ben Ainslie molto aggressivo per cacciare Luna Rossa da sottovento, ma il timing della sua mossa non è buono e Luna Rossa parte sopravvento agli inglesi, che virano subito e vanno a destra. Velocità di bolina subito sopra i 40 nodi.

Buone notizie per Luna Rossa al primo incrocio, comodamente in vantaggio. Luna chiude la prima bolina con 11 secondi di margine, in poggiata fa segnare 52,3 nodi di speed. In poppa le velocità delle barche sono molto simili, il distacco in metri resta invariato, cosi come quello dei secondi.

Al gate di poppa per cercare una separazione Ben Ainslie chiama un giro di boa con virata successiva, la manovra è azzardata e gli inglesi rallentano in uno splash down che vale un altro vantaggio in metri per Luna Rossa. Attenti Bruni e Spithill nel bordeggio, con una buona marcatura su Britannia, strategia che paga al secondo Gate di bolina: 25 secondi di margine.

A metà della seconda poppa piccolo splash down di Luna Rossa, risolto in velocità ma lasciando alcune decine di metri sull’acqua: sono 18 i secondi di vantaggio adesso. Il bordeggio di bolina è a ancora preciso e Luna Rossa torna a riguadagnare nel quinto lato della regata.

All’inizio della terza poppa scelta solida di Luna che anticipa la strambata per non lasciare la separazione ai britannici, nonostante un vantaggio importante sull’acqua. La cosa tranquillizzante in questo primo match è che Ineos non sembra avere numeri tali da potere rientrare con le sole performance, un buon segnale considerando che gli inglesi erano considerati molto veloci con vento forte.

L’ultima bolina non da grandi preoccupazioni a Luna Rossa, con Ben Ainslie sotto controllo e al momento incapace di accorciare il suo distacco. La barca italiana si va a prendere un punto netto, con 46 secondi di vantaggio, senza rischiare nulla, senza dare mai l’impressione di lasciare rientrare l’avversario. Inizia nel migliore dei modi la finale di Louis Vuitton Cup per Luna Rossa Prada Pirelli.

Luna Rossa Prada Pirelli vs Ineos Britannia – match 2

Vento al limite nel secondo match della finale della Louis Vuitton Cup, dopo un paio di slittamenti il Comitato di Regata da la partenza sul limite dei 21 nodi. 

Entra mure a sinistra Britannia, a dritta Luna Rossa che entra nel box un po’ in ritardo. Circling nella zona destra del box, con Britannia che prova a essere più aggressiva ma alla fine ne viene fuori una partenza pari, con le due barche lanciate sulla linea.

Speed testa alla pari nel primo bordo verso il boundary di sinistra, con Luna Rossa che prova a dare fastidio agli inglesi dopo la virata, cercando di ridurre la distanza laterale. Resiste però Britannia e riesce gradualmente a mettere il naso avanti. Il margine degli inglesi però è poco e al Gate di bolina, Luna Rossa può splittare.

Allunga Ineos all’inizio della poppa, sfruttando un po’ di oscillazione a sinistra del vento che la favorisce nel bordo mure a dritta dopo la strambata. Al primo Gate di poppa cono 17 i secondi di vantaggio di Ben Ainslie e Dylan Fletcher, che però concedono una generosa separazione al team italiano. Scelta che Luna Rossa riesce subito a sfruttare e all’incrocio accorcia nettamente e infatti sono solo 7 i secondi di margine alla fine della seconda bolina.

Luna Rossa va all’attacco nella seconda poppa, accorciando le distanze e dando l’impressione di tenere il match aperto. Poppa molto bella, con le due barche sempre oltre i 45 nodi. Ben Ainslie questa volta al Gate di poppa sceglie la sinistra, il lato che nella precedente bolina ha premiato Luna Rossa, e vira subito in copertura. Strategia che paga maggiormente e Britannia che sembra difendersi meglio in questa terza bolina. Il margine è comunque ridotto, appena 10 secondi tra le due barche.

Naviga tanto sul vento e meno sull’avversario Ben Ainslie nella terza poppa, e la scelta questa volta funziona bene perché il vantaggio sale a 12 secondi. Adesso Britannia sembra in controllo, con Luna Rossa che inizia a essere a una distanza meno di attacco. Chiude la porta Ainslie e allarga i gomiti, iniziando l’ultima poppa con Luna Rossa sotto controllo, distante 17 secondi.

Non c’è modo per la barca italiana di rientrare, Britannia non sbaglia nulla e si va a prendere l’1-1 della serie. Si torna in acqua sabato, alle 14,15.

Ne parliamo alle 18,30 al Processo alla Coppa, ospiti di Mauro Giuffrè e Luca Sordelli saranno Giovanni Ceccarelli (uno dei progettisti italiani di maggiore successo con grande esperienza in Coppa America), l’analista delle performance Federico Albano da Formulauno Passion), il meteorologo di Meteo Red Riccardo Ravagnan e Ida Castiglioni da Barcellona.

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3 commenti su “Luna Rossa colpisce, Britannia risponde: finale di Louis Vuitton Cup sull’1-1”

  1. LORENZO

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    nella seconda regata ,perchè dopo la partenza alla prima virata di Britania Luna Rossa
    ha risposto subito e invece non ha aspettato virandogli sopra vento ,visto che non era obbligata avendo mure a dritta? Esiste forse qualche regola particolare in Coppa America? GRAZIE

  2. Stefano Urbani

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    Notando che nella seconda regata, spesso Ineos riusciva stringere meglio il vento, mi chiedevo perchè non pensare a dei foils e timone con “profili alari variabili e regolabili”. Sarebbe una idea sciocca, oppure semplicemente NON permessa o realizzabile?
    Ho pure notato che, quando siamo davanti, noi tendiamo a sottovalutare la marcatura, mentre gli altri, Ineos compresa, tendo a rischiare meno praticandola più assiduamente. Sbaglio?
    Mille grazie, complimenti e cari saluti.
    Stefano

  3. jonathan

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    Esatto Lorenzo mi sono chiesto la stessa cosa, non ho trovato ancora un articolo che ne parli, tu hai trovato qualcosa che risponde a questo?

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