Porto Pollo, la capitale del wing, del kite e della vela. Se vuoi divertirti, devi venire qui
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Nel Nord della Sardegna c’è un luogo speciale che è il regno dei velisti, dei surfisti e degli amanti dei watersports. Un angolo magico dove la natura è maestosa, dove regna sovrano il Maestrale e dove si respira un’atmosfera unica di “fratellanza”.
In una tipica giornata di sole con il Maestrale che soffia teso Porto Pollo vista dall’alto della costa è una vera esplosione di colori. Quelli del mare color smeraldo che scurisce e comincia a biancheggiare per effetto del vento, quelli delle dune di sabbia bianca che appaiono puntellate dal verde dei cespugli selvatici di mirto, ginepro e lentisco. Ma soprattutto a colorare questo angolo di paradiso sono le migliaia di vele che sfrecciano in acqua e disegnano scie che s’incrociano su tutto l’orizzonte. Sono derive, skiff, Foiler, piccoli cabinati e catamarani, ma anche wingFoil, kite e windsurf. Perché questa è la capitale europea dei watersports e qui da oltre quarant’anni vengono a divertirsi gli appassionati di tutto il mondo.
Ci troviamo nel Nord della Sardegna, a metà strada tra Palau e Santa Teresa di Gallura, dove la natura ha creato un luogo unico al mondo, non solo per la bellezza degli scenari, l’Arcipelago della Maddalena e le mitiche Bocche di Bonifacio sono proprio qui di fronte, ma soprattutto per un’eccezionale alchimia di mare, vento e watersports che ne fanno una sorta di “Mecca” per chi ama la vela.
Ecco come Porto Pollo può cambiarti la vita…
Per raccontare al meglio tutta l’energia di questo posto magico abbiamo coinvolto un velista che Porto Pollo lo conosce bene e lo vive ormai da tanti anni: è Tommaso Zoppas, istruttore di vela e dal 2016 direttore della scuola velica dello Sporting Club Sardinia che su questa spiaggia ha la propria sede. Nato a Vittorio Veneto (Tv) nel 1990, Tommaso ha iniziato a praticare la vela all’età di 6 anni presso la scuola Tino Nordio di Monfalcone. Per lui il classico apprendistato, dagli Optimist alle derive in doppio, tipo L’Equipe e il 470, per poi passare via via a barche sempre più grandi e impegnative, compresi gli yachts del circuito Rolex.
Nel mezzo un’esperienza che gli ha cambiato la vita, ossia proprio l’incontro con Porto Pollo, e la decisione di diventare un professionista della vela. “Era l’estate del 2007 – racconta Tommaso – e a 17 anni avevo deciso di frequentare i corsi istruttore organizzati dal Centro Nautico di Levante, una scuola particolare dove accanto alla parte didattica, ispirata a una sintesi tra i corsi inglesi della Royal Yachting Association (RYA) e quelli francesi di Les Glènans, coltivava un forte aspetto comunitario a terra. C’erano i ruoli, la gestione degli spazi, i turni di corvée come quando si è imbarcati. Più che una comunità, quella del Levante era proprio una tribù con una forte identità in cui riconoscersi e che non ti abbandonava più. All’epoca la scuola sorgeva nella baia adiacente a quella sopravento di Porto Pollo e fin dal primo istante questo posto mi ha stregato”.
Un istmo di terra, un isolotto e due baie meravigliose
Una prima impressione, quella di Porto Pollo, che conquista tutti proprio per gli scenari da favola che lo circondano. Ci sono baie, calette, fiordi, isolotti, delta di fiumi e lagune, fino al grande Stretto delle Bocche di Bonifacio che separa la Sardegna dalla Corsica con in mezzo isole paradisiache, come Spargi, Budelli e Razzoli. “Navigare in queste acque con una deriva o un cabinato, ma anche con un kitesurf o un wingFoil è sicuramente impegnativo – spiega Tommaso – ma anche incredibilmente suggestivo. L’orizzonte è sempre diverso e non si finisce mai di scoprire posti nuovi. Con il vento, i colori del mare e la luce che cambia, è come stare fermi e avere un mondo davanti agli occhi che si muove di continuo”.
Natura elegante e maestosa dove regna il Maestrale
C’è poi la stessa morfologia di Porto Pollo a renderlo così speciale. È costituito infatti da un istmo di terra che dalla costa si tuffa nel mare e arriva fino all’isola dei gabbiani. Questa striscia di terra è perfettamente perpendicolare al vento di Nord Ovest e forma due baie. Quella di sopravvento, chiamata “Liscia”, e quella di sottovento che è quella propria di Porto Pollo.
“Questa conformazione unica al mondo crea un vero ‘parco giochi’ per gli appassionati di vela e watersports – racconta ancora Tommaso Zoppas – quando il Maestrale soffia forte, nella baia sopravvento il mare diventa formato, con chop e onda, e si presta a chi pratica il Wave, a chi usa il surfino con il kite e a chi plana a pelo d’acqua con i wingFoil. Nella baia sottovento, protetta appunto dall’istmo, l’acqua invece resta piatta anche con 30 nodi e permette di navigare in tutta sicurezza a bordo di una deriva, un Sup o un windsurf”. E proprio il Maestrale qui non manca mai, visto che soffia per oltre 150 giorni l’anno e rende fresche anche le estati più torride.
La vela è protagonista, classica e sui nuovi foiler
Chi viene a Porto Pollo ed è un appassionato di vela non ha che l’imbarazzo della scelta su quale disciplina praticare. Storicamente queste baie sono state “battezzate” dalla leggenda del windsurf, Robby Naish. Il fortissimo atleta hawaiano, infatti, già campione del mondo nel 1976, arrivò in Sardegna tra il 1978 e il 1979 per un servizio fotografico a Capo Testa pubblicato in seguito sulla rivista Epoca. Ed è in quella occasione che alla vista di Porto Pollo Robby esclamò “Questa è la Maui del Mediterraneo!”. Oggi tuttavia accanto alle tavole a vela, che pure continuano a sfrecciare imperterrite, magari declinate nell’avveniristica versione olimpica IQFoil, è possibile dedicarsi a tanto altro.
“Nello Sporting Club Sardinia – spiega Zoppas – gli ospiti possono frequentare corsi di tutti i livelli su derive singole e collettive, dalle classiche keelboat agli skiff, fino alle barche con i foil, come il nuovissimo BirdyFish che regala sensazioni completamente nuove. Molto apprezzato è anche il nuovo Foiling Ufo, un cat volante di 3 metri che è adatto anche ai giovanissimi. Naturalmente è possibile anche noleggiare sia barche che abbigliamento tecnico. Inoltre ogni anno organizziamo dei camp con gli studenti delle scuole delle principali città italiane. Insegnare a questi ragazzi a navigare a vela e vedere la felicità nei loro occhi per me è la soddisfazione più grande. Abbiamo velisti a partire dai 5 anni, ma c’è gente di tutte le età. Anche la mitica Mariuccia Rivano che a 98 anni esce ancora in windsurf ed è un esempio per tutti!”.
Tante scuole per chi ama i watersports
Vela a parte, a Porto Pollo si può praticare il kitesurf, l’E-Surf e pure il WingFoil che è letteralmente esploso negli ultimi anni. Oltre allo Sporting Club Sardinia, per corsi e noleggi di tutti questi “giocattoli acquatici” c’è la scuola storica MB-Pro Center di Michiel Bouwmeester con annesso resort, e poi ancora il centro Wind Porto Pollo, il Rupi’s, The Bros Company, The Spot e la scuola FH Academy. Tutti hanno la loro sede costruita con il legno recuperato dal mare, il logo in bella vista e un esercito di istruttori e allievi che entrano ed escono dall’acqua fino a quando non fa buio.
Quello che è certo è che è difficile resistere per chi viene anche solo a prendere il sole in spiaggia e non provare uno di questi sport cercando di condividere quei sorrisi stampati sui volti di velisti e rider.
La “tribù” di Porto Pollo: sport, natura e “good vibes”
Ma chi è il “popolo di Porto Pollo”? “A venire qui sono soprattutto riders e velisti super appassionati che cercano le migliori condizioni – racconta Tommaso – ci sono coppie e giovani famiglie che vengono prevalentemente dal Nord Italia, Milano, Torino, dalla Liguria e dal Veneto, ma anche da Firenze, da Roma e da Napoli. Poi c’è una grossa fetta di turisti internazionali che torna qui ogni anno, anche fuori stagione. Sono tedeschi, austriaci, francesi, inglesi, svizzeri e olandesi. Ultimamente arrivano anche i californiani e addirittura gli australiani. Negli ultimi anni in molti passano qui diversi mesi lavorando in smart working”. In effetti passeggiando lungo la strada nei parcheggi adiacenti le due baie si vedono macchine, furgoni e camper stracarichi di attrezzature e con targhe di ogni nazionalità.
Chiunque viene a Porto Pollo cerca di stare in acqua il più possibile sfruttando le onde e il vento con qualsiasi mezzo. Poi dopo ogni session si ha voglia di condividere questa gioia. E allora scatta un altro ingrediente che rende così magico questo posto: è il senso di appartenenza a una specie di tribù, il riconoscersi nella stessa passione, il parlare la stessa lingua del mare e della “beach life”.
Lo spirito di appartenenza spinge tutti a tornare qui
I bar e i chioschetti lungo la spiaggia si riempiono di gente fino al tramonto, s’incontrano vecchi amici e se ne fanno di nuovi, si beve una birra insieme e si raccontano storie ed esperienze che vanno ben oltre la vela e le vacanze. “L’acqua e il vento tolgono un po’ di filtri – spiega Tommaso Zoppas – in città le persone sono più frenate, trattenute, qui invece liberano tutto, abbassano le barriere. Spesso fai un aperitivo con gente che hai appena conosciuto e poi scopri che magari sono grandi manager oppure semplici giramondo. Qui ogni anno si vedono sempre le solite facce, ma anche tanta gente nuova che poi finisce sempre per tornare. Il contesto naturale aiuta, ma è soprattutto lo spirito di comunità, questo forte senso di “fratellanza” che ci riporta tutti qui. Su queste spiagge c’è fame di rapporti umani e difficilmente vedi gente con lo smartphone in mano”.
Ecco, forse è questo il segreto di Porto Pollo, un luogo magico e speciale dove la natura incontaminata resiste all’assalto del turismo e dove lo spirito ribelle dell’uomo grazie alla vela torna a esprimersi in tutta la sua libertà.
David Ingiosi
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3 commenti su “Porto Pollo, la capitale del wing, del kite e della vela. Se vuoi divertirti, devi venire qui”
The Real Person!
Parlare di Porto Pollo ? Nooo ! Troppa pubblicità…..! Troppa gente..!!! 😎
La mia prima volta ? 1985 in camper. “Paradiso” Amore a prima vista? no, banale dirlo…
Giorni indimenticabili per “tutto”, brullo, spartano, c’era poco e niente…
C’era tutto!!
Ci sono tornato per molti anni… i giugno Wind surf e mtb una settimana con amici, gli agosto ci tornavo in camper con… chi c’era.. c’era..😉
(credo che nell’ ‘84/85 c’era stato anche Robby Naish…. ) 🤙
Posto magico, oggi non so…
🥰
The Real Person!
non so com’era negli anni 80 ma posso immaginarlo perché mio padre ci aveva portato lì a fianco alla Maddalena,
oggi a Porto Pollo (Liscia) ho perso il conto delle uscite in kitesurf memorabili, ed in tenda il camping dei gabbiani è sempre “selvaggio”
The Real Person!
Veramente un posto magico…. Negli altri spot si esce raramente, quest’anno a Porto pollo e la liscia in un mese ho praticato Wing foil tutti i giorni…. 15 nodi ci sono sempre !!!!