Unicredit Youth America’s Cup: onda, vento e spettacolo a Barcellona
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Dopo le convincenti prestazioni dei giovani di Luna Rossa Prada Pirelli Team, alla Unicredit Youth America’s Cup sono scesi in acqua anche i team giovanili che non appartengono ai sindacati di Coppa America: Spagna, Svezia, Germania, Olanda, Australia e Canada.
Si possono fare alcune considerazioni dopo le 5 regate del Gruppo B degli AC40 Unicredit Youth America’s Cup disputate (Luna Rossa è nel gruppo A). Innanzitutto, questi team (ad esclusione degli svedesi) che in gran parte salivano per la prima volta su un AC40 hanno mostrato che si può imparare ad usarli al meglio veramente in fretta e bene.
Bisogna chiarire che tutti gli uomini e le donne impegnati a bordo hanno una notevole esperienza nella conduzione di imbarcazioni foiling, nelle varie classi, e che alcuni di loro si erano allenati in vista di una partecipazione alle Olimpiadi. Tutti loro comunque hanno speso un grande numero di ore al simulatore, allenamento che permette di ottenere una notevole abilità manuale e una adeguata prontezza di riflessi. Navigare poi è ben altra cosa ma fare il simulatore è ormai diventato quasi indispensabile perché questi AC40 estremamente tecnologici devono stare in mare il tempo giusto e molto si può imparare anche a terra.
Le donne che hanno partecipato ieri a queste regate del Gruppo B sono Maru Schell, al timone di dritta sulla barca tedesca, e Georgia Lewin-LaFrance, al timone di sinistra sulla barca canadese. E’ evidente che le 4 vittorie di fila riportate ieri dal team svedese, che da tanto tempo ha a disposizione un suo AC40 di proprietà del gruppo Artemis (che forse si sta preparando a tornare in Coppa America), indica chiaramente che il simulatore non basta ma serve poi una grande esperienza in acqua e in regate vere.
Sorprendente la conduzione di regata del team australiano (timoniere di dritta Jack Ferguson, di sinistra Cole Tapper), che ha spinto più di tutti e che ha accumulato un bel numero di touchdown, splash down e impennate, con una bel nose diving finale, che ha reso la prova ancora più spettacolare.
Onda incrociata che rende davvero non facile la navigazione tanto che tutte le barche hanno avuto durante le prove più di una battuta d’arresto. Abbiamo potuto vedere al contrario di ieri delle belle partenze, che stanno a indicare la acquisita capacità degli equipaggi a manovrare questi mezzi tecnologici, che a volte sembrano avere una vita propria. Quello che sorprende è il continuo cambio delle barche che conducono la classifica, abbiamo visto rivolgimenti totali e cambi di posizioni in ogni momento della regata. E’ evidente che questi touchdown condizionano totalmente la posizione in classifica della barca.
Puoi aver fatto una bella partenza e aver preso il lato giusto, ma poi rischi di essere punito da una caduta. I giochi quasi sempre rimangono aperti fino alla fine della regata.
Prova n. 2
Il Comitato di Regata decide per la giornata di ieri di accorciare il percorso delle regate a 4 lati dai 6 regolamentari per poter disputare più prove.
Bella partenza, con 5 barche molto vicine. Solo la Germania non è allineata al via ma lontana e ultima, e ha pure una penalità da pagare per essere uscita dai boundary. In gara anche la barca olandese (la stessa che utilizzano gli italiani) che ieri era uscita dal campo e si era ritirata per problemi tecnici. Gli AC40 prendono la sinistra con i tre di testa quasi paralleli.
La Germania parte in ritardo, prende la destra del campo e guadagna acqua tanto da tornare in gioco. Vento sui 15/16 nodi, onda 70 cm. In testa il team spagnolo, tallonato da svedesi e olandesi. Alla prima boa gira per prima la Spagna tallonata da Svezia e Olanda a 8” e 9”. Canada a 21”, Australia a 40”, Germania lontana. Girata la boa, passa in testa lo scafo svedese, tallonato da quello canadese, che è poi rallentato da un paio di touchdown.
A questo punto touchdown anche per gli svedesi che girano la boa di poppa con 17” sugli spagnoli, seguiti dagli australiani. Alla fine del secondo lato di bolina la Svezia continua a condurre nettamente, con un distacco di 48” sull’Australia, tallonata da Olanda, Spagna e Canada. La Germania resta lontana, molto staccata.
L’ultimo lato in poppa vede incredibili acrobazie da parte dei team con l’acqua che passa sopra le coperte e gli AC40 che fanno continui touchdown. La battaglia si riduce a un a lotta tra svedesi e australiani, che tagliano primi con un vantaggio di 15”. A 39” gli olandesi, ben staccati gli spagnoli, persi canadesi a più di 2’ e che hanno pure accumulato una penalità per uscita dal perimetro. Tedeschi dispersi.
Prova n. 3
Alla partenza della seconda prova del giorno, che è in realtà la terza prevista per le barche del Gruppo B (quelle che sono state invitate a partecipare all’ Unicredit Youth America’s Cup).
Prima del via, la Spagna si prende una penalità per aver superato i boundary. Partenza regolare con le sei barche che sono abbastanza vicine. Prende il comando l’Australia che con il Canada sceglie la sinistra. Alla prima boa passa Australia, che non si risparmia poi un touchdown (ma anche gli altri toccano) seguita dal Canada. Australia decide di scegliere ancora la sinistra ma è vittima di un rovinoso splash down che permette agli svedesi di tornare in testa e di passare la boa di poppa davanti a Canada, Australia, Olanda (protesta), Spagna (protesta). Germania ultima, ben staccata.
Alla seconda boa di bolina la Svezia è in testa, tallonata dal Canada e seguita a un minuto da Australia (protestata da Olanda) che è quarta, da Spagna e Germania, più lontana. Posizioni confermate all’arrivo, con la Svezia che si aggiudica la regata seguita dai canadesi a 49 “ e da Olanda e Australia a pochi secondi, quasi appaiate. Molto più staccata la Germania. Nessun danno, nessuna rottura nonostante il vento teso da est e le onde scomposte, da direzioni diverse.
Prova 4
Bella partenza con vento 14 nodi e onda come prima. Canada sceglie la sinistra e va in testa seguito da Australia, Svezia e Spagna che si alternano continuamente nella posizione. Alla boa prima Australia seguita da Svezia a 8”, Canada a 9”, Spagna a 13”, Germania a 28”, Olanda a 47”.
Protesta per il Canada a metà del lato di poppa, poi un impressionante splash down di Australia, tanto che passa in testa la Svezia, che gira prima la boa di poppa. Al giro di boa nuovo spettacolare ingavonamento di Australia. Alla seconda boa di bolina il primo passaggio è quello della Svezia, seguita dai team di Spagna, Canada, Germania e Australia, molto vicini l’uno all’altro, seguiti dall’Olanda.
L’ultimo lato vede continui cambi nelle posizioni dei team che inseguono gli svedesi a ad alta velocità con impennate, touchdown, ingavonate. All’arrivo il primo posto va alla barca svedese della squadra Artemis che ha come primo timoniere Oscar Engstrom, secondo posto per la Spagna a 35”, seguita da Australia a 47” e Germania a 54”. Più lontani i team di Olanda e Canada.
Prova 5
Quattro le barche sulla linea di partenza, Canada attardata, Olanda assente per problemi tecnici alla barca. Tutte scelgono la sinistra fino al limite del campo. Australia, Spagna e Svezia risalgono praticamente praticamente allineate. Alla boa di bolina Australia e Svezia scelgono la sinistra, Germania e Spagna la dritta. Nel lato in poppa Australia nettamente In testa ma uno splash down la ferma e la Svezia passa a condurre.
Alla boa di poppa passa prima la Svezia, seguita da Spagna e Germania. Nel secondo lato di bolina una penalità all’Austrralia, poi non assegnata, che passa a condurre tallonata strettissima dalla Svezia. Al terzo gate Australia e Svezia vanno sulla boa di destra, seguiti dalla Spagna. Nel lato finale in poppa, a causa di uno splash down di Australia tornano in testa ancora una volta gli svedesi, che tagliano il traguardo primi con un vantaggio sull’Australia di 14”, seguita dalla Spagna a 1.19”, Germania a 1.42 e Canada a 2.25.
Prova n. 6
Bella regata anche questa, movimentata dall’infilata di prua che Australia ha proposto prima della partenza, da cui è fortunatamente emersa, ma che ne ha pregiudicato gran parte della prova essendo partita con enorme ritardo. Problemi in partenza anche per la Spagna, arrivata in ritardo al via e rimasta ultima per tutta la regata. Fortunatamente invece a barca olandese aveva superato i problemi tecnici ed è regolarmente partita. Vento in calo sui 12.5 nodi e onda stabile.
Alla boa di bolina ancora una volta sono gli svedesi a condurre, seguiti a 11” dagli olandesi e a pochi secondi gli uni dagli altri da tedeschi, canadesi e australiani, che avevano iniziato a recuperare. Spagna molto indietro. Alla boa di poppa la Svezia aumenta la distanza dagli olandesi, che passano a 44” mentre i canadesi superano i tedeschi.
Continua il recupero degli australiani. Al gate 3 Svezia sempre saldamente al comando, seguita da Canada, Olanda e Australia. Ma nell’ultimo lato uno splash down disastroso compromette la posizione del team canadese, tanto che all’arrivo primi sono gli svedesi della squadra di Artemis, oggi alla loro 4° vittoria, seguiti a 45” dagli olandesi. Terzi dopo una regata in cui sono riusciti a ribaltare la situazione di partenza, gli australiani.
Ida Castiglioni
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1 commento su “Unicredit Youth America’s Cup: onda, vento e spettacolo a Barcellona”
The Real Person!
Ci vorrebbe questo tipo di copertura mediatica e questo tipo di regate anche alle olimpiadi e la gente rimarrebbe incollata allo schermo. Le olimpiadi di vela , nonostante due medaglie, hanno avuto solo pochi secondi all’arrivo di fatto senza contesto. “0-25 MINUTI PERCORSI BREVI BARCHE VELOCI . colpi di scena. Splash down, giri di boa in derapata. Alla gente piace questo