Swan Classic RH, da oggi puoi celebrare il tuo Swan firmato Ron Holland
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In un periodo in cui, finalmente, heritage e storia della cantieristica stanno finalmente tornando alla luce, non sono pochi i marchi che guardano al loro passato decidendo di celebrare ufficialmente le loro milestones. Se da una parte, quindi, le Vele d’Epoca di quest’anno ci hanno introdotto alla neonata flotta Swan Classic (che parteciperà già all’edizione 2025), un’altra novità non può passare in sordina. Si tratta dell’altra grande associazione annunciata ad Imperia, la Swan Classic RH, ovvero la nuova entità destinata a celebrare gli oltre 280 Swan firmati dal grande Ron Holland. E non solo…
Swan Classic RH
Per arrivare alla Swan Classic RH Association, però, facciamo uno step indietro e guardiano alla sigla, RH, breve per Ron Holland. Formatosi sia come costruttore, sia come progettista, Ron Holland è una di quelle figure di spicco che hanno saputo lasciare un profondo segno nella storia della vela. Dai suoi primissimi progetti, ad appena 19 anni, fino ai classici della Golden Age della Vela, quali Eygthene, Golden Shamrock, Condor o NCB Ireland, per citarne alcuni, Holland ha saputo dimostrare una grande poliedricità, muovendo passi in tutte le direzioni, compresa la Coppa America (NZL). Oltre ai blasonati one-off, si è però lasciato alle spalle anche notevoli progetti destinati alla produzione seriale, dando vita a scafi eccezionali, importanti per la loro capacità di contenere know-how specializzato dimostrandone le qualità anche in un campo non direttamente proprio. È proprio in una di queste transizioni che troviamo Holland in Nautor, dove ha dato vita a progetti destinati a diventare grandi classici. Quei grandi classici che, oggi, la Swan Classic RH vuole celebrare, portando avanti un discorso mirato non solo alla conservazione e alla condivisione di bellezza e qualità, ma capace anche di portare oltre valori anche ben più ampi.
Swan Classic RH: le barche coinvolte
Prima di affrontare la Swan Classic RH, però, partiamo innanzitutto da un punto chiave: quali sono gli Swan firmati da Ron Holland?
I progetti sono 6, costruiti tra il 1978 e il 1990. Nello specifico si tratta degli Swan 371, 39, 391, 42, 43 e 441 –con il 43 noto anche come 432, per distinguerlo dall’omonimo Swan 43 firmato da S&S nel 1967. Complessivamente, un range di scafi compresi tra gli 11.28 e i 13.52 metri, per una flotta di circa 280 barche costruite.
Modello | Anni di produzione | LOA | Esemplari varati |
Swan 39 | 1978 – 1980 | 11.98 | 33 (21 + 12R) |
Swan 441 | 1978 – 1982 | 13.52 / .54 | 40 (35 + 5R) |
Swan 371 | 1979 – 1986 | 11.28 | 87 |
Swan 42 | 1980 – 1985 | 12.80 | 38 |
Swan 391 | 1981 – 1987 | 12.17 | 52 |
Swan 43 (432) | 1985 – 1990 | 13.05 | 28 |
L’associazione Swan Classic RH
Definite le barche coinvolte dall’iniziativa, il nocciolo della questione: ecco la Swan Classic RH, novità importante di questo fine stagione 2024. La Swan Classic RH nasce infatti a braccetto con la “generale” flotta Swan Classic (S&S, Holland e Frers), un parallelo che ne segna forse il concepimento ma non le forme. Ben consolidata, come ben sappiamo, già esisteva la Sparkman & Stephens Swan Association, cui in anni più recenti è andata ad affiancarsi anche la Swan Classic By Frers. Su questo frangente, mancava una rappresentanza dedicata al designer di Auckland, cui si arriva ora con la RH, forte del benestare del maestro stesso, così come di quello del cantiere del Cigno. Ecco nato, così, il cappello Swan e i sottoinsiemi, indipendenti ed interconnessi. Una rete di heritage non indifferente. Ora, però, in cosa consiste l’associazione nello specifico?
La Swan Classic RH Association nasce dalla volontà di unire due distinti elementi. Da una parte, trova radici nel desiderio di allargare il mandato della celebrazione dei “classici” anche agli IOR e alla vetroresina, dall’altra, dalla volontà di celebrare i progetti dell’architetto neozelandese. Il tutto, facendosi anche portavoce di quei valori che, la vela, sembra alle volte andar perdendo. Nel contesto in cui anche Nautor muove i suoi passi nella direzione celebrativa del suo Heritage, la congiunzione astrale sembra perfetta, e il tutto prende piede.
Lo scopo è quindi uno, aggregare gli armatori degli scafi Swan marchiati RH (oltre 280) in un insieme capace non solo di condividere e celebrare questi stessi scafi e le rispettive esperienze, ma anche capace di portare avanti e far crescere un discorso mirato alla diffusione della vela classica e dei principi legati alla marineria, alla sostenibilità e al rispetto.
“La sola celebrazione da sola non basta. Ci vuole la diffusione, la condivisione e uno spirito sottostante. Non vogliamo solo celebrare ma anche seminare, aprirci al prossimo e condividere la passione e la storia. La cultura del bello, che deve coincidere con quella del buono. Quindi nella condivisione, nel comportamento e nell’essere. Valorizzare e condividere la vela e i suoi fondamenti, perché la cultura è di tutti.”
Così riassume il tutto Riccardo Ghidella, colui che presiede l’associazione (con sede a Torino), affiancato dal segretario generale Giuseppe Guarna e da Mario Quaranta, Oliviero Carducci e Vittorio Maria Ghidella, a loro volta co-fondatori. Tra il comitato tecnico, invece, si annoverano figure quali Beppe Zaoli (Zaoli Sails) e Paolo Sasso (FIV). A fare da portabandiera dei due progetti (Swan Classic e Swan Classic RH) presso le Vele d’Epoca di Imperia 2024, lo Swan 43 (432) Triboulet, scafo numero 01 della serie firmata da Holland e primo mattone della nascente associazione. Una presenza importante per dimostrare il concreto impegno dietro il progetto, nonché anticipo del nuovo evento biennale dedicato agli Swan Classici presso l’Imperia International Sailing Week, co-organizzato dalle tre realtà indipendenti e Assonautica Imperia con Nautor Swan a partire dal 2025.
Per maggiori informazioni riguardo alla Swan Classic RH Association, ecco il canale di contatto: info@swanclassicrh.com
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