Storie e vincitori dalle Vele d’Epoca di Imperia 2024

IL REGALO PERFETTO!

Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.

Vele d’Epoca 2024 | Martina Orsini

Dopo due prime giornate dominate dal maltempo, finalmente Imperia vede una due giorni di prove disputate, offrendo così agli equipaggi  -ormai scalpitanti- l’occasione di confrontarsi nelle acque antistanti la città. Due giornate di vento fresco, tra i 15 e i 20 nodi, hanno così concesso alle Vele d’Epoca 2024 di dare il meglio di sé offrendo uno spettacolo d’eccezione ai tanti appassionati presenti, testimoni anche della parata d’eleganza che ha visto sfilare gli scafi partecipanti in un galà altrimenti raro.

Vele d’Epoca 2024

Dai piccoli 8 Metri Stazza Internazionale ai 64.5 metri  dell’Atlantic, le banchine di Imperia hanno offerto spettacolo 24 ore su 24 creando uno spaccato capace di coprire dai primi del secolo scorso fino agli anni ‘80 e narrando al meglio l’evoluzione della vela. Tra giochi, mostre ed eventi, si chiude così anche quest’edizione 2024 dell’Imperia Sailing Week, pronta a tornare l’anno prossimo con ancora più scafi tra gli ammessi. Prima ancora di affrontare le curiosità dalla banchina, però, ecco tutte le vincitrici e le premiate di quest’anno.

Serenade, Vele d’Epoca 2024 | Martina Orsini

Le Classifiche

Ad aprire il fronte premi, l’aspetto glamour di questa edizione, con il premio Eleganza andato a Marga, splendido 10 Metri Stazza Internazionale del 1910. Vince, invece, la Coppa Imperia 2024, riservata alla classe 8 Metri SI, Anne Sophie, realizzata nel 1938 per competere nelle Olimpiadi del ‘40, mai tenutesi a causa del secondo conflitto mondiale.

Vele d'Epoca 2024
Marga, Vele d’Epoca 2024 | Martina Orsini

È invece di Sagittarius la vittoria nella Classic IOR, vincitrice della seconda prova, che definisce così la posizione di testa nel parimerito con Resolute Salmon. Situazione equivalente per le Cruiser Classe A, dove il gradino più alto del podio viene aggiudicato a Vistona (1937), parimerito con Barbara (1923), ma vincitrice in compensato dell’ultima prova disputata.

Vistona, Vele d’Epoca 2024 | Martina Orsini

È invece di Palynodie II, seconda classe RORC del ‘61, il primo posto tra i Classici, aggiudicatosi con una doppietta. Bis di primi anche per Arcadia II (1969) che vince così in classe One Tonner. Ulteriore doppietta la segna Midva, prima overall tra gli Spirit of Tradition.

Vele d'Epoca 2024
Arcadia II; , Vele d’Epoca 2024 | Martina Orsini

Gradino più alto in Cruiser B per Flicka, mentre è invece Marga a dominare in classe Epoca A. Primo posto poi anche per One Way in Epoca B, con Tartana che guadagna invece il suo podio tra le Vele Latine affrontando comunque il campo di regata nonostante i DNC della competizione.

Tartana e Atlantic sullo sfondo, Vele d’Epoca 2024 | Martina Orsini

the Puritan Initiative

Numeri e classifiche a parte, le Vele d’Epoca non si compongono di sole regate. Anzi, in primis, sono un’occasione unica per celebrare un patrimonio storico e culturale eccezionale. Spostando l’attenzione sulle banchine, quindi, tra i classici che nel corso degli anni hanno fatto registrare la loro presenza, quest’anno si è ripresentato ad Imperia anche uno dei top-player del panorama delle “grandi”. È, ovviamente, il Puritan, l’emblematico 38 metri disegnato da John G. Alden nel 1929, archistar della progettazione statunitense (i piani del Puritan, non per niente, sono conservati al MIT). Varato nel ‘30, il Puritan è infatti un’icona tra le navi a vela d’oltreoceano, sapiente portabandiera dell’essenza degli Schooner e scafo antesignano di tanti elementi progettuali a venire (tra cui il flush deck e le timonerie protette in pozzetto).

Vele d'epoca 2024
Puritan alle Vele d’epoca 2024 | Martina Orsini

Eleganza e innovazione a parte, il Puritan apre, però, anche a un discorso ben più ampio, come mi racconta il suo comandante, chiacchierando seduti in quella stessa dinette una volta ospite della Louis Vuitton Cup (sì, proprio lei…) Con il suo passaggio all’attuale proprietà, avvenuto nel 2015, l’iconico Schooner è infatti diventato una vera e propria piattaforma culturale e di sensibilizzazione destinata sia al mondo dei giovani, sia a quello delle manifestazioni legate all’Epoca e all’heritage della nautica. È proprio con questa nuova ownership che prendono vita, infatti, la Puritan Academy e la Puritan Initiative.

Puritan, Vele d’epoca 2024 | Martina Orsini

La prima, nel suo ruolo di accademia, costituisce un impegno concreto volto alla re-introduzione dei giovani al mondo della vela classica, insegnando loro sia un mestiere, sia una serie di valori (su una nave che, ricordiamo, non ha nulla di idraulico). La seconda, invece, è un’iniziativa volta al fronte della sostenibilità e dell’ecologia, creando così un binomio di valori destinato sia al preservarsi della cultura e delle filosofie del mare, sia del mare e dell’ambiente stessi.

“Lo yachting stava diventando un mondo sempre più legato al lusso e alla superficialità, e questa cosa ci ha toccato e lasciato perplessi” – racconta Simon Pandolfi, comandante del Puritan– “per questo l’idea di creare un’Academy e restituire opportunità e cultura. Dall’altra parte, un discorso più ampio. Tutto ciò che dai al mare, il mare restituisce. E così il coinvolgimento vuole andare oltre le sole opportunità, diffondendo anche idee, valori e sensibilità diverse. Questo il parallelo che porta alla sostenibilità. Si tratta di un tentativo per diffondere cultura, sia professionale, sia responsabile e sostenibile. E quale elemento coniuga al meglio queste tematiche se non una nave simile? Il Puritan è una piattaforma perfetta per trasmettere questi contenuti a un pubblico vasto e variegato”

Una filosofia che prende vita già nella partnership con l’Imperia International Sailing Week 2024, per la quale la Puritan Initiative ha donato un migliaio di borracce, contribuendo così alla sostenibilità dell’evento e del village stesso (circa 6.000 bottiglie risparmiate, più o meno il volume di uno scafi di 12 metri…).

Puritan, Vele d’epoca 2024 | Martina Orsini

Voci dalla banchina

A popolare la regata e a voler ri-avvicinare i giovani, però, non solo i giganti. Tra gli scafi presenti, infatti, anche Pilgrim, il ketch di 14 metri di Emmanuele Dalla Vecchia, classe 1998 e quindi, lui stesso, armatore più giovane di tutta la flotta (nonché fautore di un programma che vi offre l’opportunità di partecipare a eventi come le Vele d’Epoca – ve lo abbiamo raccontato QUI). Essere il più giovane, però, è un’esperienza sfaccettata. Irrilevante sul fronte della passione, eppure al contempo capace di avere un suo bagaglio.

“Sono il più giovane ma è l’anima che è vecchia, forse” – mi racconta scherzando.  “Fin da piccolo sono queste le linee e gli slanci che mi hanno appassionato, e poi il mondo delle barche d’epoca rappresenta in qualche modo quello che sento essere lo spirito della vela. Certo, fa effetto essere il più giovane, sono un po’ il portabandiera della mia generazione. E chiaramente è faticoso, economicamente è un mondo difficile ed il progetto che porto avanti con il Pilgrim (qui) è il mio modo per poter partecipare. Perché è qui che ci si innamora della vela e quindi, a maggior ragione, è importante poterlo aprire al prossimo. E mi piace poter pensare di reintrodurre i giovani in questo…”

Pilgrim, Vele d’epoca di Imperia 2024 | Martina Orsini

Tra gli altri che guardano ai giovani, in questo caso, forse, ai più giovani, anche la vela solidale di Besana su Midva, “Sail the Children”, iniziativa legata a Save the Children con cui insegnare navigazione e disegno nei porti italiani. Anche loro, ovviamente, alle Vele d’Epoca 2024.

Midva alle Vele d’epoca di Imperia 2024 | Martina Orsini

Per le classifiche complete, visitate il sito ufficiale www.veledepoca.com mentre, per altre  storie dalle Vele d’Epoca 2024, trovate tutto all’articolo precedente:

Vele d’epoca 2024, una storia d’amore per la vela

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

1 commento su “Storie e vincitori dalle Vele d’Epoca di Imperia 2024”

  1. Marco

    The Real Person!

    Author Marco acts as a real person and verified as not a bot.
    Passed all tests against spam bots. Anti-Spam by CleanTalk.

    Piccoli gli 8 mt S.I. ? IGNORANTI!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scopri l’ultimo numero

Sei già abbonato?

Ultimi annunci
I nostri social

Iscriviti alla nostra Newsletter

Ti facciamo un regalo

La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!

Una volta cliccato sul tasto qui sotto controlla la tua casella mail

Privacy*


In evidenza

Può interessarti anche

Woodwinds, un Modern Classic per innamorarsi (di nuovo) della vela

Parlare di Classic Boat, alle volte, può risultare riduttivo. O meglio, possiamo dire che, una definizione così ampia (leggi qui), potrebbe rischiare di racchiudere scafi poco pertinenti assieme e, contemporaneamente, far sfuggire alle sue maglie scafi che, invece, meritano celebrazioni

Classic IOR: Dick Carter, una matita d’eccezione 

Con le clamorose vittorie del Rabbit, di Tina e di Optimist, la seconda metà degli anni settanta vede l’ascesa fulminea di un nuovo progettista, una figura a suo modo geniale, ma comparsa nel panorama senza apparente ragione. Del resto, lui