Luna Rossa si offusca sul più bello: American Magic vince e fa 4-1
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Terza giornata di semifinali della Louis Vuitton Cup, con il campo di regata di Barcellona che torna ad essere interessato dal vento leggero, tra i 6 e gli 8 nodi da Sud. Condizioni difficili per gli AC 75, che dovranno fare i conto con il rischio di cadere dai foil. Giornata potenzialmente decisiva, con le due semifinali ferme sul 4-0 e i primi match Point in palio.
La giornata si apre con una sorpresa, Alinghi fa un punto contro Britannia in una regata disputata quasi esclusivamente in dislocamento, fatto che lascia presagire una regata molto aperta tra Luna Rossa e American Magic.
Luna Rossa Prada Pirelli vs American magic
American Magic entra mure a sinistra, Luna a dritta. Dato il poco vento le barche sono piu prudenti nel prestart mantenendosi a distanza e non ingaggiandiosi. Luna Rossa riesce però a conquistare il sopravvento e a uscire in modo più veloce dalla linea, prendendosi il vantaggio al primo incrocio. Sono 17 i secondi di margine al primo Gate, con Luna Rossa che sembra più a suo aggio nel poco vento.
In poppa sembrano migliori gli angoli di stramba della barca italiana, a conferma della buona propensione nel poco vento. Rimane infatti invariato il vantaggio al Gate di poppa, con American Magic che non riesce ad accorciare il distacco.
Nella seconda bolina però Luna rossa è costretta a concedere un’ampia separazione e AmericanMagic si rifà sotto da destra, fino a incrociare davanti. Momento thriller, perché Luna Rossa per lasciare acqua alla barca italiana prende una penalità. All’incrocio successivo però è Luna con le mure a dritta e si rimette avanti. Ma è ancora penalità a Luna Rossa all’incrocio successivo, su un classico mure a sinistra/dritta dove la barca italiana valuta nuovamente male le distanze.
American Magic quindi chiude in avanti la seconda bolina, e la terza poppa si annuncia a questo punto infuocata. Gli americani tengono la testa e l’arrivo al Gate di poppa è tiratissimo, entrambe scelgono lo stesso Gate, American Magic è un pelo avanti e Luna Rossa finisce nei rifiuti cadendo dai foil.
Vanno in fuga così gli americani, a questo punto con un margine enorme e Luna Rossa ancora in modalità dislocante. La regata di fatto è chiusa, vince il team del NYYC che ha avuto il merito di fare molti meno errori rispetto al team italiano. La serie va sul 4-1.
Ne parliamo alle 18,30 a Il Processo alla Coppa, ospiti di Mauro Giuffrè e Luca Sordelli saranno Giovanni Ceccarelli (progettista di successo con due sfide di Coppa America alle spalle), Medea Falcioni (campionessa del mondo e europea Junior di iQfoil), Luca Bassani (fondatore Wally Yachts), Ida Castiglioni (prima donna italiana ad attraversare l’Oceano in regata), Federico Albano (regatante e analista di Formula1passion). La diretta sarà disponibile al link sotto, sulla pagina YouTube del Giornale della Vela e su quella Facebook.
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3 commenti su “Luna Rossa si offusca sul più bello: American Magic vince e fa 4-1”
The Real Person!
Errori a catena, fino al disastro finale! Anche ieri errori macroscopici di mancata copertura e vittoria al cardiopalma di 2 secondi e rischio di penalità appena prima dell’arrivo, dopo aver avuto fino a 400 metri di vantaggio.
Se Checco Bruni non cambia registro non andiamo da nessuna parte, nonostante la barca sia nettamente superiore, purtroppo
Spero bene, ma sicuramente con Ineos (ammesso che ci arriviamo) non ci sarà storia,
Un piccolo pensierino : perché non provare Titta al posto di Bruni in queste ultime regate con gli americani?
The Real Person!
Il passaggio in boa finendo nei rifiuti e cadendo dai foil era il terzo errore. I primi due quando Luna Rossa non ha coperto e curato gli americani andando per i fatti suoi dall’altra parte: senza questi due errori quasi sicuramente non sarebbero stati indotti a commettere il terzo nel passaggio in boa
The Real Person!
Mi sembra che ci risiamo; si marcano poco gli avversari per presunzione o paura e si fanno troppi errori di valutazione negli incontri ravvicinati, in relazione alla distanza tra le barche. Perché capita solo a noi? Non esistono anche gli strumenti per valutare?