Spy Coppa America: il megayacht del signor INEOS, la vita dei tifosi, la superbase di Alinghi
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Se volete sapere tutto sulla Coppa America di Barcellona e su quello che succede in mare, non perdetevi il nostro Processo alla Coppa e tutte le news della nostra sezione “Il Giornale della Coppa“. Ma se volete conoscere cosa succede dietro le quinte del circo della Coppa America, negli angoli nascosti delle basi, invidie e amicizie tra velisti, buone azioni e sgarbi, gossip, qui siete nel posto giusto.
Spy Coppa America
La nostra inviata a Barcellona Ida Castiglioni vi racconta tutto quello che non vi racconta nessuno. Ecco “Spy Coppa America“, seguitelo ogni giorno!
- Spy Coppa America, la prima puntata (un’Alinghi di 100 piedi)
- Spy Coppa America, la seconda puntata (adieu fromage!)
- Spy Coppa America, la terza puntata (Soldini in Coppa?)
L'”INEOS” di 80 metri (e 150 milioni) del tycoon Ratcliffe
Questa settimana è ritornato qui in porto Hampshire II, uno dei superyacht a motore di Jim Ratcliffe, fondatore di Ineos e – a quanto si dice – il più ricco d’Inghilterra. Suo – e sempre blu – è anche il mitico Sherpa (superyacht rompighiaccio di 74 m utilizzato per spedizioni artiche e antartiche). Hampshire II, è ormeggiato lungo il molo di fianco alla base di Ineos. Lunghezza 78,5 m x 12,7 m di larghezza e pescaggio di 3,7 m, è stato costruito nei Paesi Bassi nei rinomati Royal Vant Lent Shipyard e consegnato all’armatore nel 2012.
La progettazione dello scafo è dello studio De Voogt Naval Architects mentre il design degli interni è degli inglesi di RWD (Redman Whitely Dixon). Lo scafo è in acciaio mentre le sovrastrutture sono in alluminio. Può imbarcare 205.000 L di carburante e 60.000 L di acqua dolce. Lo yacht è costato 150 milioni di $ e l’importo per la gestione annuale è di 15 milioni di $; può ospitare 14 ospiti in 7 suite (pare che una mega-cabina di queste sia riservata a tate e bambini), con 23 persone d’equipaggio in 11 cabine. Hampshire II può raggiungere una velocità massima di 16 nodi mentre quella di crociera è di 12 nodi. A bordo un Beach Club, che può essere trasformato in punto di atterraggio per l’elicottero mentre la coperta può diventare campo di gioco per partite alla palla. Palestra e SPA sono di default.
La superbase di Alinghi
La base con la zona hospitality più lussuosa e la più grande terrazza sul porto è quella di Alinghi, dove gli ospiti di Bertarelli e degli sponsor, oltre ad alcuni membri del team possono far colazione o pranzare, sia dentro che fuori. Team ed equipaggio hanno a disposizione una mensa che prepara pasti sani, adatti agli atleti, secondo un menu fisso che cambia di giorno in giorno. Gli svizzeri (non avendo mare) sono la squadra che è qui a Barcellona da più tempo.
Hanno iniziato ad allenarsi nel 2022 e si erano piazzati in una base decisamente modesta, situata vicino a quella degli americani; ma poi Bertarelli è riuscito ad aggiudicarsi questa, che oltre ai capannoni, ha un lato su diversi livelli. Prima dell’area hospitality, c’è una Fans Zone dove si possono scoprire i materiali con cui sono realizzati lo scafo e le vele di Alinghi, ci sono 2 simulatori su cui ci si può impegnare e sono esposti (con il loro prezzo) tutti i capi di abbigliamento del team (che però si possono comprare solo altrove).
Lo “stadio” perfetto per seguire le regate
Il New Zealand Corner, grazie un enorme tendone, è un posto fantastico per seguire le regate, con il sole inclemente ma soprattutto se piove. Ricavato in uno spazio di fianco alla base kiwi, è alla fine della banchina, a poppa dell’ormeggio di Imagine (il superyacht a vela di Matteo de Nora).
E’ aperto a tutti negli orari delle regate ma è animato soprattutto dalle famiglie del team e dai neozelandesi in trasferta. Due enormi schermi, due potenti ventilatori e per terra un grande prato verde, morbido e sintetico. Sulla sinistra (entrando) Te Rehutai, lo scafo neozelandese che nel 2021 ha difeso con successo la Coppa ad Auckland. Forse è bene non presentarsi tutti vestiti con il logo di Luna Rossa perché il tifo kiwi è autentico.
Alla caccia dei posti migliori
Il grande affollamento dei tifosi di Coppa America – molti gli italiani – è a Plaza del Mar, sulla punta di Barceloneta dove, in un vasto spiazzo lastricato, è posizionato uno schermo gigantesco, in pieno sole. Davanti allo schermo, uno spazio libero dove il pubblico siede per terra mentre sulla destra sedie e tavolini con alcuni ombrelloni, dove gli appassionati possono stare per ore senza essere obbligati a consumare qualcosa, come accade a un bar.
Lì vicino ci sono alcuni distributori di acqua gelata per le borracce (frequenti qui a Barcellona) e una serie di chioschi che propongono tapas e piatti caldi vari. A 100 metri anche un piccolo supermercato con bibite fresche, gelati di ogni tipo e cibi pronti. Il luogo è frequentato da tantissima gente tanto che gli appassionati – Elfo tra i primi – per seguire le regate (che partono alle due) si prendono i posti migliori già alle undici. Un secondo gigantesco schermo è posizionato dietro alla Playa de Bogatell, una spiaggia molto popolare che si trova, camminando verso est, dopo il Port Olimpic (realizzato per le Olimpiadi del 1992).
Spy Coppa America, tutte le puntate
Seguiteci per altre pillole, curiosità e indiscrezioni da Barcellona nella prossima puntata di Spy Coppa America.
- Spy Coppa America, la prima puntata (un’Alinghi di 100 piedi)
- Spy Coppa America, la seconda puntata (adieu fromage!)
- Spy Coppa America, la terza puntata (Soldini in Coppa?)
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