Quindici situazioni che mandano in tilt il velista

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frustrazioneRegatanti, crocieristi, navigatori. Le situazioni frustranti che vi possono mandare in tilt, in mare, sono dietro l’angolo.

15 situazioni che mandano in tilt il velista

Eccone quindici, ma siamo certi che potrete arricchire la lista con tanti vostri “che frustrazione”… Contribuite con un bel commento che racconta la storia che vi ha mandato in tilt!

Che frustrazione… 

… quando speri di ormeggiare alla prima perché hai a bordo tanta gente e ci tieni a fare bella figura, ma entra all’improvviso una raffica di venti nodi dalla tua sinistra e ti traversi brutalmente mentre i saputelli da banchina ti ridono in faccia.

… quando il wc di bordo si intasa dopo che il tuo intestino ha fatto i capricci. E non sei sulla tua barca, ma su quella di conoscenti alla lontana.

… quando hai fatto la regata perfetta, che neanche Torben Grael, ma in compensato scopri di essere arrivato quarto.

… quando speri di andare bene alla regata del Panzerotto con il tuo Jeanneau Sangria del ’77, ma sulla linea trovi schierati cinque RC 44, due TP52 e sei Maxi.

… quando per tutta la durata della crociera (tre settimane) hai il vento sul muso. Stai andando verso sud-est e hai lo scirocco. Frustrato vai a nord: tramontana.

… quando speri di passarci mure a sinistra ma non ci passi perché ti dà scarso.

quando hai le lenze in acqua. Senti il rumore di un motoscafo che sfreccia verso di te, e calcoli che con le eliche ti trancerà i fili. Tu ti sbracci, ma niente. Lui ti passa sopra e zac! Tu smoccoli e gesticoli infuriato. E chi sta al timone del motoscafo… saluta.

… quando sei in layline perfetta, mure a dritta e ti dà scarso all’ultimo: devi virare e sei costretto a passare sulla poppa di 120 barche che hanno avuto la fortuna di essere pochi metri sopravvento rispetto a te.

… quando il vento cala vicinissimo alla boa e la corrente ti ci porta contro.

… quando uno scafavango degli anni ’70 con vele marce in dacron ti sfila sottovento e tu hai il gioco in laminato di carbonio, il tacktick e i guantini da vela.

… quando giri la prima boa in testa, per l’emozione vai subito in poppa dimenticandoti della boa di disimpegno.

… quando giri la boa primo, con una manovra da manuale issi lo spi. Ma dalla bugna.

… quando in bolina tenti il bordo della vita: la flotta a destra, tu a sinistra. E a metà bordo, mentre sei ancora mure a dritta, cominci a orzare…

… quando sei sicuro di aver dato fondo sulla sabbia. Ma l’ancora non viene su…

… quando risali gli scalini del quadrato e appena il tuo busto esce… “Già che sei lì…”

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12 commenti su “Quindici situazioni che mandano in tilt il velista”

  1. Quando cerchi un posto per la tua barca di sette metri e mezzo e ti sparano delle cifre che ti fanno rimpiangere di non aver scelto il ciclismo…

  2. Quando il cantiere ti dice che i lavori li fanno loro xchè devono esser fatti in sicurezza… poi scopri che da dentro un capannone escono due cingalesi talmente blu da sembrare due pillole di Viagra giganti.

  3. quando in una rada deserta…butti l’ancora…e pregusti la seratina con la tua lei….e dopo poco arriva la solita barcata di caciaroni…che danno fondo a pochi metri da te…ed addio bagnetto di mezzanotte come mamma ti ha fatto…!!!

    1. Quando pensi a spendere poco come tutti i velisti, ma ti fai due calcoli tra vele e manutenzioni e scopri che la vela non è così conveniente.

  4. Quando dopo tante ricerche, visite e trattative riesci ad acquistare la barca e la moglie ti dice: “tanto qui sopra non ci salirò mai”

  5. Quando devi riprovarci 4 volte per riuscire a prendere il gavitello, perché non avevi notato la corrente, e dalle barche ormeggiate si godono tutto lo spettacolo….
    (Canale ilovik,HR)

  6. Quando, in un porto in cui eri con ancora e cime in banchina, stai salpando con 20 nodi al traverso e ti salta il magnetotermico quando hai ancora 10 metri di catena in acqua, ma hai già mollato le cime e durante il check in ti sei dimenticato di trovarlo, il magnetotermico.

  7. Andare in “tilt” significa essere in uno stato di debolezza fisica o confusione mentale e se un “velista” va in tilt è meglio che cambi mestiere per la sua sicurezza e per quella degli altri. Se poi qualcuno va in tilt per uno qualsiasi dei motivi elencati allora la cosa si condisce di patologico.

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