Replica di nave vichinga fa naufragio: muore archeologa a bordo

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L’archeologa di 29 anni Karla Dana è morta nel corso della spedizione “Legendary Viking Voyage” dalle Isole Faroe alla Norvegia a bordo di una replica di una nave vichinga che si è ribaltata per il maltempo.

Doveva essere un viaggio a ritroso nel tempo, quando i Vichinghi cercavano di navigare attraverso il temibile Mare del Nord. Ma purtroppo la spedizione “Legendary Viking Voyage” è finita in tragedia. A rimetterci la vita è stata Karla Dana, un’archeologa di origini messicane ma residente in Florida (Stati Uniti) di 29 anni che è annegata dopo essere caduta fuorbordo. L’obiettivo della missione era quello di far rivivere la cultura vichinga nella storia marittima completando 550 miglia di navigazione dalle Isole Faroe alla Norvegia.

Per compiere la traversata era stata costruita una replica di 9 metri delle antiche barche dei popoli del Nord. L’imbarcazione, battezzata “Naddoddr” in onore dell’esploratore norreno del IX secolo considerato lo scopritore dell’Islanda, era priva di ponte e senza motore. La propulsione era affidata unicamente alle vele e ai remi.

Una prima richiesta di aiuto, poi la decisione di continuare

Il “Naddoddr” era salpato il 24 agosto da Tvøroyri in direzione di Måløy con a bordo sei persone di equipaggio. Dopo i primi tre giorni di navigazione senza problemi, il 27 agosto la replica vichinga ha incontrato maltempo con venti oltre i 40 nodi, mare disordinato e onde di 5 metri.

Alle 17,45 circa, ora locale, l’equipaggio del “Naddoddr” ha lanciato il primo segnale di soccorso. Intercettato l’SOS, una squadra di soccorso è arrivata sul posto circa 50 minuti dopo. A quel punto, tuttavia, il peggio sembrava essere passato e ai soccorritori l’equipaggio a bordo della nave vichinga ha dichiarato di sentirsi al sicuro, inducendoli a tornare indietro

L’archeologa intrappolata sotto alla barca

Intorno alle 20 invece lo skipper del “Naddoddr” Andy Fitze ha lanciato un’altra richiesta di soccorso, poco prima che la barca si ribaltasse per le difficili condizioni del mare. Ricevuta la chiamata di Distress, il Centro Norvegese di Soccorso Centrale (HRS) ha coordinato le operazioni di salvataggio, inviando sul luogo dell’incidente sia elicotteri che navi.

Cinque membri dell’equipaggio sono stati tratti in salvo dopo essersi rifugiati sulla zattera di salvataggio. Mentre Karla Dana è rimasta intrappolata sotto la barca ed è deceduta. I soccorritori l’hanno cercata per tutta la notte, ma hanno trovato il suo corpo solo all’alba del giorno dopo, quando le condizioni meteorologiche erano migliorate.

“È difficile – aveva scritto in un post Karla Dana lo stesso giorno dell’incidente – impedire all’eccitazione di trasformarsi in paura quando si vedono quelle onde che gettano casualmente in aria enormi barche moderne come fossero giocattoli, ma c’è una bellezza selvaggia nel Mare del Nord, un promemoria della forza bruta della natura, e mi sento incredibilmente fortunata a far parte di questa avventura.”

 

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