Classic IOR: quando anche le “piccole” diventano barche leggendarie

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Guardare al passato, parlando di vela, evoca spesso una certa nostalgia, un’aurea di possibilità e di “semplicità” forse ormai perduta. In quel quasi-trentennio leggendario che fu lo IOR (la International Offshore Rule, di cui qui trovi la storia), nacquero infatti scafi d’ogni tipo e per ogni destinazione d’uso e, soprattutto, nacque forse la più grande partecipazione di sempre nei confronti della regata e della competizione, dalle grandi Whitbread e Admiral’s, alle varie Ton Cup, quest’ultime tra le più “democratiche”, divise, come erano, su dimensioni e budget ben disparati. Quello IOR fu, in breve, un periodo unico, fautore di Classic Boat eccezionali, oggi, sfortunatamente, in parte perdute o dimenticate. Noi, però, riteniamo sia il caso di celebrarlo al meglio, e per farlo vogliamo censire le barche sopravvissute, uniche e preziose, per raccontarne la storia. Per questo il Giornale della Vela lancia un appello a tutti gli appassionati: segnalateci i Classici dello IOR, dove sono e in che stato si trovano. Ve ne saremo grati.

Classic IOR: AAA icone della vela cercasi

Lo scopo è quello di inserire queste barche nel nostro “registro” delleClassic Boat by Giornale della Vela  (vi spiegiamo come fare QUI). . ATTENZIONE, però, inserirle nel registro non vuol dire esclusivamente censirle, vuole anche dire valorizzare tutte quelle barche che hanno una storia e un pedigree che permette di evidenziarne il reale valore storico –esattamente come accade nel mondo delle auto e degli immobili– per restituire loro lo status che realmente meritano, e così il loro vero valore. Coglieremo l’occasione non solo per crearne un grande archivio accessibile a tutti, ma anche per raccontarle e condividerle al meglio, così che lo IOR, a suo modo, possa in parte sopravvivere, recuperando lo status che merita e consentendo a noi, e a voi, di vedere di nuovo queste barche in mare, e perchè no, magari anche in regata…

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Guia di Giorgio Falck è stato un avversario delle barche di Raul Gardini negli anni ‘70
Guia di Giorgio Falck, uno dei grandi IOR italiani

Classic IOR: non solo giganti

Realizzati tra i tardi anni ‘60 e i primi anni ‘90, gli scafi IOR sono spesso identificati tramite grandi nomi e  grandi palmares. Attenzione però, lo IOR non fu solo composto da scafi ad hoc, pezzi unici e budget enormi. Certo, non mancano le leggende come il Phantom o come il Brava, per citarne alcune, ma lo IOR fu, e non dovremmo dimenticarcene, anche composto da piccole barche, da “classi minori” e da scafi di serie direttamente attrezzati a regata e forti di equipaggi grandiosi. Anche questi popolarono lo IOR e, alcuni, seppero ugualmente raggiungere le più alte vette. Anche loro, ci interessano.

Parlando di Alain Jezequel; Giornale della Vela; Giugno Luglio 1978

Un nome tra i maggiori nella sua prima fase progettuale, in questo senso, fu quello del “Mago Bretone”, il mitico Alain Jezequel, cresciuto al fianco dei grandi maestri francesi e diventatone uno a sua volta, partì proprio dalle “piccole”, diventandone presto il vate: i Sesta Classe, tra cui svetterà il suo enorme successo, Charlie Papa. Piccoli, più economi e più gestibili, i sesta classe furono una sorta di inizio per tanti, diventando presto scafi fondamentali. Scafi che, oggi, ancora esistono e navigano, però in sordina. Anche loro, però, sarebbe bene ricordare più spesso, e voi potete aiutarci a farlo.

Ziggurat 916
Ziggurat, l’originale Half Tonner progettato da Vallicelli cui facciamo riferimento in questo articolo

L’altra grande scuola, sempre sotto lo IOR, fu quella Half Tonner, tra cui svetta il maestro italiano, Vallicelli, con il suo piccolo e splendido Ziggurat. Meno discreta della VI Classe, quella Half Ton fu un vero e proprio campo di battaglia e di prova, un mondo che seppe dar vita a piccoli scafi d’eccezione, di serie e non. E anche loro, come già abbiamo visto più volte, seppero far la storia. Barche piccole, certo, ma barche non meno eccellenti. Ecco tre esempi di piccoli giganti IOR.

Jezequel 1:4 tonner ‘Joker’

BURIDONE | Dal Ferro

Cantieri Dal Ferro; 1977; 7.90 x 2.30 m; Alain Jezequel

Dalla matita del Mago dei Sesta Classe, Jezequel, nel 1977 nasce il Buridone, un 1/4 Tonner di 7.90 metri in fasciame di mogano molto tecnico e velocissimo. Pezzo unico, questo VI Classe fu un un mostro sotto brezze leggere, dislocante appena 1.200 Kg contro una superficie velica di tutto rispetto: 34 mq di tela armata a 7/8. Ovviamente, interni spartani, ma l’obiettivo era un altro, volare. E, con la giusta sensibilità e la giusta gestione dei pesi, il Buridone sa fare esattamente quello. Refittato e ben mantenuto, corre ancora oggi, dando grandi soddisfazioni.

Buridone; VI Classe – 1:4 Tonner; Alain Jezeuqel

CM FORMENTERA | Galetti

Galetti; 1979; 10.58 x 3.75 m; Sciomachen

Lo studio Sciomachen, a suo tempo, fu tra i più rappresentativi dello IOR, soprattutto in Adriatico. Suo, firmato a fine anni ‘70, il 3/4 Tonner CM Formentera, un 10.58 metri varato nel 1980 a Venezia. Tuga a spigolo, baglio abbondante, appena arretrato, slanci puliti, taglienti, ne fanno un classico esempio di prototipo IOR, un racer puro costruito da Galetti del Garda.

CM Formentera 3:4 TON

LA RIVALE | CPR

CPR, Ziggurat 916; 1968; 9.16 x 3.01 m; Andrea Vallicelli 

Come dicevamo, Vallicelli fu uno dei grandi progettisti IOR, e decisamente non solo in Italia. Ma ogni storia ha un suo inizio e, quella di Vallicelli, nasce con lo Ziggurat, un prototipo di Half-Tonner eccezionale. Tanto eccezionale che CPR ne comprerà subito i disegni, per convertirlo a serie. Nasce lo Ziggurat 916, un half tonner convertito a cruiser-racer che, per anni, comparirà sempre sui più svariati campi di regata. La Rivale ne è un esemplare raro, è del ‘68, ha una tuga un po’ più lunga del classico 916 e un pozzetto diverso con dei paraonda più alti. È più comoda dentro, ma non per questo è solo da crociera, anzi…

La Rivale alla Barcolana 54

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1 commento su “Classic IOR: quando anche le “piccole” diventano barche leggendarie”

  1. Giovanni Sicola

    The Real Person!

    Author Giovanni Sicola acts as a real person and verified as not a bot.
    Passed all tests against spam bots. Anti-Spam by CleanTalk.

    Se La Rivale è uno Ziggurat è impossibile che sia del 1968, visto che Ziggurat venne disegnato per la Half Ton Cup di Trieste nel 1976. Inoltre a quella data Andrea Vallicelli aveva 17 anni: precoce sì come designer, max non così tanto!

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