Toscana, in barca a vela sull’isola “proibita”

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La maestosa bellezza della natura a Montecristo, tra terra e mare

La più sognata tra le sette bellissime isole che compongono l’Arcipelago Toscano, e l’omonimo Parco Nazionale, può essere meta di una crociera da urlo.

Un “sogno” a Montecristo

Quarta isola in ordine di grandezza tra le sette che compongono l’Arcipelago Toscano, Montecristo ha una superficie poco superiore ai 10 kmq ed è la più lontana dalla costa continentale da cui dista circa 35 miglia. Ma soprattutto è la più desiderata in quanto da sempre simbolo di destinazione inavvicinabile e misteriosa, sia per il quasi totale attuale divieto di navigazione sia per le burrascose e avventurose vicende che si svolgono nel famosissimo romanzo a cui ha dato il nome, ovvero “Il conte di Montecristo” di Alexandre Dumas. Ebbene la sorpresa è perfetta per la prossima vacanza estiva (e non solo): come probabilmente non tutti i diportisti sanno oggi l’isola di Montecristo si può raggiungere in navigazione anche con imbarcazioni private.

La possibilità di approdo è infatti consentita nel periodo estivo – indicativamente tra la metà di giugno a fine agosto – quando non sono previste le visite organizzate invece su richiesta dall’Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano (è possibile prenotare online la visita guidata all’Isola di Montecristo sul sito www.parcoarcipelago.info/montecristo e sono previste 23 date all’anno da marzo). Ovviamente poi arrivare a Montecristo in barca non vuol dire potervi fare quello che si vuole: l’isola infatti è oggi una delle più importanti Riserve per la tutela della biodiversità dell’Arcipelago Toscano e del Mar Tirreno, un luogo straordinario e fragile dal punto di vista ambientale.

Sbarcare a Montecristo

Va fatta una richiesta di accesso al Reparto Carabinieri Biodiversità di Follonica (tel. 0566 40611 o email 043591.001@ carabinieri.it). Dal 2019 l’accesso è a pagamento e può essere autorizzato un mezzo nautico al giorno con massimo 15 persone a bordo. Le limitazioni del molo di Cala Maestra consentono l’approdo a imbarcazioni fino a massimo 16 metri di lunghezza. Tariffe: 100 euro per natanti da diporto fino a 10 metri; 500 euro per imbarcazioni da 10 a 16 metri; 25 euro per ogni passeggero a bordo. Il pagamento del ticket di accesso va fatto tramite PagoPA sul sito www.islepark.it

È insomma un vero e proprio santuario della natura la cui fruizione, da sempre contingentata, richiede il rispetto di specifiche regole di comportamento e modalità organizzative gestite dall’Ente Parco. Per lo stesso motivo, per scoprire da vicino questa isola selvaggia e imponente, lontana dalla costa continentale e avvolta in un alone di mistero e bellezza naturale, si approda solo a Cala Maestra. E, una volta sbarcati dalla propria barca sull’isola si viene accolti da un Carabiniere del Reparto Biodiversità di Follonica che fa da guida alla visita dei punti più belli di Montecristo, come la Villa Reale e il Museo di Storia Naturale dell’isola nel Casotto dei Pescatori; questo appena restaurato, espone reperti storici e naturali che raccontano la ricca storia dell’isola.

ll Casotto dei Pescatori a Cala Maestra è la porta di ingresso per i visitatori

Sulle rotte degli antichi

Finalmente a Montecristo allora è facilissimo godersi il relax contemplando la bellezza incontaminata che è dappertutto, ascoltando solo il suono della natura e del vento di mare, completamente circondati da fitti boschi e pendii rocciosi. Si capisce dopo pochi momenti infatti che l’Isola di Montecristo non è solo un paradiso naturale, ma anche un simbolo di come la natura, se rispettata e protetta, possa regalare emozioni impareggiabili. E magari, come si dice oggi come parola d’ordine dei turisti di ogni genere, diportisti e non, “instagrammabili”. A Montecristo è facile desiderare di fotografare tutto, ma nelle foto difficilmente resterà impressa quella sensazione particolare che l’isola “antica” e “proibita” riesce a regalare solo a chi la respira. È davvero un’isola selvaggia, forse l’ultima isola intatta del Mediterraneo, mare nel quale un tempo le terre “sperdute” come queste erano centinaia e centinaia: ecco perché fare rotta qui in barca a vela regala un po’ di quel brivido della navigazione pura, degli antichi, che spesso davvero raggiungevano posti inesplorati da conquistare.

Per scoprire appieno Montecristo insomma bisogna quasi fare un salto indietro nel tempo, a quei tempi nei quali si rispettava il potere della natura sull’uomo. Perché anche oggi di fronte a questa imponente montagna circondata dal luccichio del mare azzurro, avviene una piccola trasformazione dell’anima e ci si sente dominati e rispettosi di una natura forte, che parla. Proprio per questa presenza imponente della natura allora vige il divieto di balneazione assoluto. In cambio nelle acque attorno a Montecristo sono frequenti gli avvistamenti di balene e cetacei, tra i quali addirittura il raro zifio.

 

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2 commenti su “Toscana, in barca a vela sull’isola “proibita””

  1. Giuseppe Vacca

    Bella iniziativa…….solo un po’ troppo cara
    Con una barca a vela di 12 metri e 4 persone dovrei spendere 600 euro per stare a Montecristo (quanto tempo non e’ menzionato)senza neppure poter fare un bagno
    Quando poi i “i soliti noti” ci vanno gratis e pure portati da qualche motovedetta dei C.C. o della Finanza
    Grazie no!!!

  2. Che sia bellissima lo credo. Che vada protetta è giustissimo. Ma se mia moglie e io volessimo andarci col nostro 11m a vela pagheremmo 550€. Un po’ caro..
    Inoltre viste tutte le -giuste- limitazioni non sarà facile trovare un posto. Ci si dovrà affidare ai soliti barconi turistici.

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