Seconda puntata – Gli uomini e le donne protagonisti della Coppa America di Barcellona

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In attesa dell’inizio della Coppa America di Barcellona, ultime Regate Preliminari il 22 agosto e Louis Vuitton Cup dal 29, vi stiamo raccontando (rileggi la Prima Puntata) chi sono gli uomini e le donne più influenti nei vari team, coloro che in qualche modo e con il loro lavoro possono influire sulla performance del proprio team. Velisti, progettisti, manager, tecnici, sono tante le professionalità che ruotano intorno al mondo della Coppa e servono nei sindacati.

Gli uomini e le donne della Coppa America

Dalton Grant

Il “Grande Vecchio” è il vero burattinaio di questa Coppa America che si svolgerà lontano dalla Nuova Zelan- da, nonché il capo dei kiwi. Un tempo uomo chiave a bordo, oggi lavora dietro le quinte di un team che ha puntato tutto sui giovani e che lui ha ricostruito dopo le ceneri di San Francisco 2012, quando i neozelandesi uscirono psicologicamente devastati dalla clamorosa rimonta di Oracle. Ha avuto il coraggio di osare, di az- zerare la squadra è ripartire da zero, e i risultati gli hanno dato clamorosamente ragione con un nuovo ciclo vincente. Inossidabile.

Delapierre Quentin

Dal Nacra 17 al Sail GP, fino ad appro- dare in Coppa America, Delapierre sarà uno dei due timonieri di Orient Express Team France e la coppia con Kevin Peponnet (l’altro driver) ha già dimostrato di poter funzionare come visto nelle Regate Preliminari con gli AC 40. Il talento del francese non è in discussione, resta da capire quanto sarà competitiva la barca dei transalpini, l’ultima varata tra gli sfidanti. Se le performance saranno simili a quel- le degli altri 75 lo vedremo graffiare.

De Nora Matteo

Origini, anche imprenditoriali, italiane, ma uomo chiave alla guida di Team New Zealand come Team Principal, Matteo De Nora dal 2003 ha sposato la causa dei kiwi. Dopo la sconfitta dei neozelandesi contro Alinghi del 2003 stringe un patto con Grant Dalton: riportare i kiwi in alto e riconquistare la Coppa. Ci ha messo oltre 10 anni a raggiungere l’obiettivo, ma rimanendo sempre nel suo ruolo: finanziatore dietro le quinte, e un po’ angelo custode.

Detrey Yves

Lo svizzero fa parte del core di Alin- ghi fin dalla prima vincente sfida del 2003. C’era anche nel 2007 nella di- fesa vittoriosa di Valencia, e ha fatto parte del team elvetico anche nelle stagioni di regate nei GC32 e alle Extreme Sailing Series. Veterano del gruppo, la sua qualità è stata richie- sta anche sull’AC 75 dove è il trimmer con più esperienza del sailing team.

Dubois Bruno

Il CEO di Orient Express, di origi- ne belga, ha una lunga esperienza come manager di Team sportivi, ed è stato l’uomo dietro tante sfide fran- cesi alla Volvo Ocean Race, anche vincendola, e non solo. Dubois infatti ha già un passato in Coppa America, dato che fu il promotore della sfida transalpina del 2007, K-Challenge, una delle più competitive partecipazioni francesi in Coppa nella storia più recente.

Fletcher Dylan

Se c’è un velista che sa come bat- tere Peter Burling questo è Dylan Fletcher, dato che in 49er, alle Olim- piadi del 2020, con Stuart Bithell, ha conquistato l’oro proprio davanti alla coppia neozelandese Burling – Tuke che adesso tira le fila del team defender.  Su Britannia è uno degli uomini di “pozzetto”, verrà impiegato proba- bilmente nel ruolo di trimmer e Ben Ainslie si fida molto di lui. Va a completare un equipaggio dove il talento non manca di certo, con Ben Ainslie e Giles Scott quello inglese è praticamente un Dream Team molto temibile per gli altri sfidanti, e non solo per loro.

 

Goodison Paul
L’oro Laser di Pechino 2008 in American Magic è stato promosso da randista a timoniere dopo l’uscita di Dean Barker. Farà coppia con Tom Slingsby, andando a formare un duo di timonieri che nel mondo foil sono due assi del Moth. A Goodison anche il compito di riportare nel pozzetto degli americani quella tranquillità che a volte è sembrata mancare nella Coppa del 2020, sfida quella “naufra- gata” con la famosa scuffia.

Gradoni Marco

Difficilmente lo vedremo tra i timonieri titolari sull’AC 75, anche se il ventenne romano è stato impiegato diverse volte durante gli allenamenti con Luna Rossa, ma sarà l’uomo chiave della sfida Young italiana. Max Sirena ha dimostrato di riporre in lui un’enorme fiducia, facendolo partire da titolare sugli AC 40 alle Preliminari di Jeddah: il ragazzo non ha tremato, anzi, ha centrato anche delle vittorie timonando da veterano in coppia con Ruggero Tita. Il futuro è tutto dalla sua parte.

Grindley Jo

Segnatevi il suo nome, perché se Ben Ainslie oggi è il velista che conoscia- mo, e se esistono le sfide britanniche alla Coppa, molto lo si deve anche a questa donna. Jo è al fianco di Ainslie da 17 anni, ed è colei che si è occupata prima di raccogliere fondi e sponsorizzazioni per le campagne olimpiche del campione, poi per quelle in Coppa America. Con un passato nell’alta finanza, e un presente nel mondo del marketing e della comunicazione sportiva, la possiamo considerare la “deus ex machina” della sfida inglese.

Hutchinson Terry

Il saggio Terry dopo la scuffia di American Magic ad Auckland, nella quale rischiò la vita nel 2021, ha fatto un passo indietro. Non più uomo d’equipaggio, largo ai giovani, per Terry il team americano ha ritagliato un ruolo diverso, resta comunque lo skipper della barca e il responsabile del sailing team. La sua esperienza sarà in ogni caso fondamentale per la coesione del team.

Junior Josh

Chi lo ha detto che sugli AC 75 ci vanno solo i velisti specializzati nel foil? Josh è un finnista, è in Team New Zealand dal 2017 e ha vinto due volte la Coppa America. Si prepara alla terza sfida con i kiwi, dove avrà un posto sicuro tra i trim- mer dei neozelandesi. Uno degli uo- mini su cui è stato rifondato il team è proprio lui.

Kandler Stephan

Dopo una pausa torna per una seconda campagna di Coppa come CEO di Orient Express. Ci aveva già provato con K-Challenge nel 2007, una sfida credibile e convincente, questa volta è partito in ritardo e i francesi per questo non inizieranno la Coppa tra i favoriti. La sensazione è però che non debbano essere considerati in equipaggio “cuscinetto”, anche per le ambizioni di Kandler.

Maloney Andy
La sua presenza in Team New Zealand risale alla Youth America’s Cup del 2013, da quel momento in poi la sua carriera è stata legata a doppio filo al dream team neozelandese, con il quale è stato protagonista della doppia vittoria del 2017 e del 2020. Maloney è un altro velista dalla formazione “classica”, dato che arriva dal Finn e dal Laser, ed è uno dei giovani su cui il sindacato ha puntato per il rilancio del team dopo la sconfitta del 2013, attingendo dalla propria linea verde.

Maxime Bachelin

Le sorti di Alinghi Red Bull Racing passano anche dalle mani del talentuoso svizzero, che sarà uno dei due timonieri ed è nel giro della squadra di Bertarelli già da qualche anno con i GC32. Velisticamente si è formato anche nelle classi olimpiche, 49er in particolare, e più in generale è uno dei velisti di nuova generazione cresciuto già sulle barche veloci o volanti.

Melvin Pete

Se American Magic è uno degli sfi- danti più temibili, con uno scafo molto interessante e dai profili estre- mamente aerodinamici, il merito è anche suo. Il progettista guru americano è infatti un uomo chiave del design team dei newyorkesi, nonché uno dei designer che hanno maggiormente influenzato la Coppa in era moderna. C’era lui dietro il progetto del mega catamarano di Oracle nel 2010 ed è lui che formulò la box rulex per gli AC 72 con cui si corse la Coppa a San Francisco nel 2012. Un grande innovatore.

Molineris Umberto

Nel 2020 era una delle facce nuove dentro Luna Rossa, ma nel frattempo Umberto Molineris è diventato il trimmer titolare, e inamovibile, dell’equipaggio italiano. Il suo sembra infatti il posto più solido dentro l’equipaggio di Team Prada, in silenzio si è conquistato la fiducia di Sirena fino a diventare una certezza. Il suo passato in 49er lo ha aiutato nell’adattarsi alla vela ultra veloce che viene imposta dagli AC 75.

Muyl Benjamin

Lui è a capo del design di Orient Express Racing Team, e ha una lunga esperienza in Coppa America maturata prima con Oracle e poi con Ineos Britannia. Il suo lavoro per questa sfida è di ottimizzare al meglio il progetto base acquistato da Emirates Team New Zeland, ma è impegnato anche a sviluppare un nuovo tipo di simulatore per gli AC 75. Se la sfida dei francesi svolterà positivamente sarà anche per merito suo.

Outteridge Nathan

L’australiano è la ciliegina sulla torta dell’equipaggio di Team New Zealand, che con lui si assicura un cam- pionissimo di primo livello, uomo da barche volanti, nonché un cavallo di razza delle classi olimpiche tra 49er e Nacra 17. Con Peter Burling compone forse la coppia di timonieri più forti di quest’edizione della Coppa America. Ha già esperienza in America’s Cup, era impegnato nell’edizione di Bermuda con il team svedese, nel 2020 era solo un commentatore per la tv, adesso è tornato in prima linea per la difesa della Brocca con i kiwi.

 

Peponnet Kevin
Il Campione del Mondo 470 del 2018 è stato scelto come timoniere di Orient Express Racing Team, ma fa parte già del gruppo francese da tempo essendo stato anche il timoniere di Team France al Sail GP. Il suo impatto in Coppa America è stato buono alle Regate Preliminari con gli AC 40, ha dimostrato di sapere condurre la bar- ca in modo competitivo e potersela giocare alla pari con gli altri. Il gioco con gli AC 75 sarà però un’altra sto- ria, e per lui come per tutto Orient Express vale quanto già detto, non partono favoriti, ma hanno le qualità tecniche per potere incidere.

Presti Philippe

Il coach di Luna Rossa è uno di quei velisti che sa come si vince l’America’s Cup, dato che l’ha conquistata due volte con Oracle. Ha all’attivo 6 campagne di Coppa, come velista e come coach, questa è la sua seconda nel ruolo di allenatore del team italia- no. Nella sua carriera ci sono anche due Olimpiadi, in Finn e Soling, e tanti titoli nel mondo del match race e dei monotipi. La sua esperienza sarà fondamentale per riuscire a perfezionare i dettagli strategici del posizionamento sul campo di regata, con le lunghe sessioni video a cui sottoporrà l’equipaggio.

Scott Ferguson

Ferguson è a capo del design di American Magic. Ha una lunga esperienza in Coppa America, avendo già lavora- to con Luna Rossa, Oracle Team USA e la stessa American Magic. Come progettista specializzato negli alberi è stato impegnato a lungo nella Volvo Ocean Race con vari. Ha coordinato un gruppo di design che ha prodotto uno degli AC 75 più interessanti.

Scott Giles

Il due volte oro olimpico Fin è una delle super star di Britannia. Su bar- che che ricercano la massima aerodi- namica, con i velisti ormai nascosti, la sua altezza di 197 cm non deve essere stata semplice per chi ha dovuto pro- gettare la sua postazione di timoniere, ma Giles Scott è uno dei fulcri del team inglese. Dopo Ben Ainslie è lui uno dei leader tecnici di un gruppo che è a caccia di rivincita dopo due partecipazioni poco brillanti.

Sibello Pietro

Ci eravamo abituati a vederlo a pop- pa di Luna Rossa, ma le strade di Pietro Sibello e del team italiano hanno seguito percorsi diversi, anche se il ligure era stato uno dei migliori elementi della scorsa Coppa. In Alinghi Red Bull Racing gli hanno ritagliato un ruolo da coach, con il compito di istruire il giovane pozzetto elvetico sulla conduzione dell’AC 75.

Sirena Max

In Luna Rossa fin dalla prima ora, oggi è a capo di un sindacato che ha come obiettivo quello di tornare a giocarsi la Coppa contro i neozelandesi. Inutile nascondere che la pressione su Max Sirena sarà tanta, e che un risultato che non contempli la vittoria della Louis Vuitton Cup verrà considerato deludente. Questa Luna Rossa è a sua immagine e somiglianza, lui ha scelto gli uomini in ogni reparto, a lui toccherà decidere a quale dei tanti campioni toccherà il timone della barca italiana. Comandante Massimo.

Slingsby Tom

Dopo la fine del rapporto con Dean Barker American Magic cercava un timoniere che avesse l’istinto killer del fuoriclasse, giovane abbastanza da avere esperienza nel mondo foil, ma anche avvezzo al gioco della Coppa America: era l’identikit perfetto di Tom Slingsby, australiano con passaporto americano, oro olimpico nel Laser, già vincitore della Coppa come ranista di Oracle a San Francisco. Un grande colpo per il team a stelle e striscie.

Spithill James

Nonostante la grande concorrenza per il timone di Luna Rossa, con Ruggero Tita che scalpita, non sarà semplice togliere la ruota dalle mani di James Spithill. L’australiano è un veterano della Coppa e sa ancora essere decisivo quando il gioco si fa duro, oltre a essere uno specialista assoluto del match race. Il suo killer instinct in partenza potrà ancora essere utile, per questo con ogni probabilità con- tinueremo a vederlo al timone, alme- no per una parte delle regate. Il tur- nover con Tita resta però un’opzione.

Stalder Alexandra

Timoniere in 49er FX dal 2018, Alexan- dra è una svizzera-italiana con doppia nazionalità che vive sul Lago di Garda. Prima di concentrarsi sul 49er FX con cui ha vinto i Mondiali U23 nel 2019, ha navigato sul 420 e sull’Optimist. Ha buona esperienza foil avendo regatato nel circuito 69F, è stata scelta da Alinghi per andare a rinforzare l’equipaggio women.

Tita Ruggero

Può essere il campione trentino l’uomo della svolta per Luna Rossa? Tenere in panchina uno come l’oro olimpico non sarà semplice per Max Sirena, che ha dovuto fare i conti con la preparazione di Tita per le Olimpiadi, che lo ha tenuto lontano da Luna Rossa per alcuni periodi. Ruggero però è uno di quelli che può fare la differenza, un vincente, con capacità di conduzione al timone, su barche volanti, che ha pochi pari al mondo in questo momento. Immaginare un turnover con Bruni o Spithill potrebbe non essere solo fantasia, perché Luna Rossa per puntare a vincere ha bisogno anche del talento del ragazzo di Rovereto.

Tuke Blair

Con Peter Burling forma da oltre 10 anni, la coppia di vincenti per eccellenza. Difficile riassumere il loro pal- mares in poche righe, e certamente la star Burling oggi non sarebbe ciò che è senza il contributo decisivo di Blair Tuke. La regolazione delle vele di Team New Zealand passerà dalle mani sapienti di questo ragazzo che, sotto un sorriso gentile, nasconde l’istinto di chi andrà in acqua con il solo obiettivo di continuare a vincere, come ha sempre fatto nella sua car- riera di velista tra Mondiali, Olimpiadi e Coppa America.

Vandamme Mathieu

Uomo di fiducia di Franck Cammas, i due hanno regalato in coppia sul Nacra 17, e ha fatto parte della sfida di Groupama alla Coppa del 2017. Vandamme si è formato sui multiscafi, anche quelli oceanici dato che ha fatto parte anche del team Ultim di Spindrift. In Orient Express Racing Team avrà il ruolo di trimmer.

 

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