Gran Canaria, isola dei velisti (dai tempi di Cristoforo Colombo!)
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Fa parte dell’arcipelago spagnolo delle Canarie ed è una meta perfetta per le crociere in barca a vela grazie ai marina super attrezzati, alle tante bellezze naturali a mare e a terra e, soprattutto, alla sua unica tradizione di marineria oceanica.
Destinazione unica
Gran Canaria è un’isola situata nell’Oceano Atlantico, all’interno dell’arcipelago delle Canarie, territori che fanno a loro volta parte della Spagna. Di origine vulcanica, quest’isola ha una superficie di oltre 1.500 chilometri quadrati, circa 236 chilometri di litorale e un mix di grande varietà di paesaggi, fantastici sia a terra che, soprattutto, a mare. Per questa particolare caratteristica, oltre alla grande diversità di microclimi che accoglie, Gran Canaria è una perfetta da raggiungere per vacanze al caldo durante tutti i mesi dell’anno, estate ma non solo. Oltretutto ospita ben 128 spiagge bagnate da acque cristalline, con arenili di sabbia fine e dorata o scura di origine vulcanica. Calette tranquille da raggiungere in barca e vere piscine naturali aperte sull’Atlantico fiancheggiate da spettacolari gole. Per la maggior parte, con servizi tutto l’anno.
Un paradiso, insomma, per gli amanti della vela. Ma d’altronde, come chi ama davvero il navigare ben sa, l’isola di Gran Canaria ha una lunga tradizione come porto di scalo tra i navigatori che da secoli attraversano l’Oceano Atlantico per raggiungere i Caraibi. Una tradizione di marineria unica al mondo che è nata quasi seicento anni fa, quando Cristoforo Colombo arrivò ad attraccare proprio nell’isola di Gran Canaria prima d’iniziare la sua prima nella storia e incredibile traversata dell’Atlantico.
E si trovò come velista e navigatore già allora tanto perfettamente a suo agio che poi lo fece per ben tre volte su quattro crociere che portò a termine tra Europa e “nuove Indie”. Non è un caso insomma che ancora oggigiorno siano molte le imbarcazioni – di ogni stazza – che proprio a Gran Canaria riescono a trovare il miglior porto o approdo per realizzare riparazioni e rifornimenti prima d’attraversare l’oceano. Las Palmas de Gran Canaria accoglie il maggior numero di questi navigatori, ospitando la più grande marina di tutte le isole Canarie.
Si tratta infatti di un porto turistico all’avanguardia e super attrezzato che è poi anche ben rifornito di tutto quanto un equipaggio possa necessitare: dai negozi ai ristoranti, dal rifornimento di carburante alla farmacia e a tutto quello che può essere necessario a un diportista. Sull’isola di Gran Canaria poi esistono anche altri approdi: si possono trovare attracco e servizi anche ai marina turistici di Pasito Blanco, di Puerto de Mogán, di Puerto Rico, di Anfi del Mar e di Arguineguín. Tutti e cinque questi porti sono ben distribuiti lungo la costa meridionale dell’isola, che è la meglio riparata dai venti, oltre che più vicini alle zone maggiormente turistiche.
Paradiso della vela
Insomma non stupisce come ogni anno aumenti il numero degli yacht in arrivo dai principali Paese europei che raggiungo i marina di Gran Canaria per trascorrervi in particolare i mesi invernali beneficiando del clima caldo dell’isola. Anche perchè, grazie sempre a questa sua tradizione antica di marineria, l’isola ospita anche numerosi eventi nautici internazionali, tra i quali spicca la partenza – dal capoluogo Las Palmas de Gran Canaria – della regata ARC, che è diventata una delle più grandi manifestazioni turistiche e nautiche del mondo. E infatti anche in questo 2024 la regata ARC, giunta alla sua 39ª edizione e sempre sostenuta dal Turismo di Gran Canaria fin dai suoi inizi, prenderà il via dalla magnifica isola spagnola. Per questa nuova edizione le date previste sono dal 3 al 24 novembre, con partenza appunto dalla Marina di Las Palmas de Gran Canaria con un duplice percorso verso i Caraibi: per l’isola di Grenada (regata ARC+) o per l’isola di Santa Lucia (regata ARC). La regata dura in media tra i 15 e i 25 giorni in base anche alle capacità e all’esperienza dei velisti.
E, vista la grande attesa e il successo che suscita nel mondo della nautica, per poter accogliere tutte le iscrizioni e un maggior numero di partecipanti, non avendo abbastanza posti barca, l’organizzazione ha messo in piedi da alcuni anni un primo evento “parallelo” rivolto a barche più grandi con un tempo di traversata più lungo; prevede uno scalo intermedio a Capo Verde e quindi il traguardo finale sempre a Grenada. Negli ultimi anni così la regata ha attirato più di 300 imbarcazioni (tra ARC+ e ARC), dai cruiser e multiscafi di lunghezza compresa tra i 12 e i 32 metri, alle autentiche barche da regata oceanica con equipaggio professionista, fino ai catamarani da crociera familiari, dove famiglie e amici si riuniscono per questo evento unico. I diportisti poi sono di oltre venti nazionalità e danno vita a un vero festival della vela e della nautica al quale partecipare è una festa sul mare senza eguali.
E proprio grazie a questa sua vocazione di isola della vela, Gran Canaria ha dato vita a Gran Canaria Blue, un brand che è anche una associazione tra Turismo de Gran Canaria e aziende private del settore. Oggi allora, Gran Canaria Blue offre numerose attività nautiche durante tutto l’anno, oltre a un’ampia e variegata gamma di alloggi, sempre con la massima garanzia e qualità. Vela, ma anche escursioni nautiche, whale watching, surf, jet ski, parasailing e immersioni subacquee sono alcune delle possibilità offerte ai turisti italiani e internazionali che raggiungono l’isola per le vacanze da Gran Canaria Blue.
Top anche a tavola
Destinazione diportistica e turistica davvero unica, Gran Canaria regala a chi la raggiunge per vacanze a vela anche delle suggestioni gastronomiche davvero uniche. D’altronde, proprio per la sua posizione “sperduta” e insieme di passaggio in mezzo all’Oceano Atlantico, l’isola ha avuto molte influenze culturali nel corso dei secoli, anche per quello che riguarda la cucina. Allo stesso tempo però, e questa è la cosa sorprendente, ha una sua enorme personalità culinaria. In altre parole, la cucina qui è molto tipica, ma con aromi americani, essenze africane, tocchi europei e, in generale, atlantici che sono stati pazientemente mescolati nel corso dei secoli per dare origine a prodotti e piatti assolutamente particolari, nei quali si uniscono prodotti sia dalla terra che dal mare.
Senza contare che grazie al fatto di essere una terra con una natura unica, a Gran Canaria la gastronomia è un’estensione dei paesaggi tanto quanto della storia: l’una non può essere compresa senza l’altra. Dai formaggi squisiti, che non esisterebbero senza i microclimi montani che ospitano i pascoli, alle ricette di mare più prelibate, come la famosa cernia con patate nere. E ancora l’isola vanta prodotti tipici resi unici dalla sua origine vulcanica, come il sale marino estratto dalle antiche saline che sopravvivono da un passato di fiorente economia dedicata alla salatura del pesce, e sono diventate un punto di riferimento per un prodotto gastronomico molto apprezzato nella gastronomia locale. Inoltre, in questo continente in miniatura che è Gran Canaria crescono rigogliosi anche i principali frutti tropicali del mondo, dalla banana all’avocado, dalla papaya al mango e all’ananas: la loro presenza è una costante e gustosa realtà nei migliori ristoranti dell’isola, qualunque sia il tipo di cucina servita.
Ovviamente poi parlando di gastronomia, al centro non può esserci anche la pesca. Con circa 150 specie autoctone di pesci e crostacei, oltre a quattro delle otto specie di tonno del mondo dalle acque ricche che beneficiano delle correnti fredde dell’Atlantico, si estraggono ingredienti prelibatissimi che rendono il mangiare sull’isola un’esperienza nell’esperienza. Last but not least, ecco il Gofio. Principale alimento e sostentamento dei più antichi abitanti dell’arcipelago oltre duemila anni fa – è una farina ricavata da un cereale tostato prima, all’epoca dall’orzo e dal grano che coltivavano – questo superfood continua oggi a essere molto presente nella dieta degli abitanti delle Canarie. In particolare a Gran Canaria si prepara con il mais fin dal XVI secolo. Ideale per la prima colazione grazie al suo contenuto di fibre e di zuccheri, è anche un ingrediente per vari dessert e oggi viene utilizzato nelle creazioni dei migliori chef.
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