Olimpiadi della vela, Tita-Banti devastanti a Marsiglia: tre prove, tre primi!

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Olimpiadi della vela - 1
Ruggero Tita e Caterina Banti, straprimi sui Nacra 17 alle Olimpiadi della vela di Marsiglia

Passata la sbornia del primo oro conquistato dall’Italia della vela, con Marta Maggetti sulle tavole volanti iQFOil, gli atleti azzurri oggi sono tornati in acqua alle Olimpiadi della vela di Marsiglia. All’inizio di questi giochi ve lo avevamo detto che la squadra italiana non sarebbe arrivata in Francia per far numero.

Marta Maggetti con la medaglia d’oro olimpica conquistata in iQFOiL

Olimpiadi della vela, cosa è successo oggi

Ci sono altre medaglie alla nostra portata: in primis sul catamarano misto Nacra 17 dove i campioni olimpici in carica, Ruggero Tita e Caterina Banti, stanno facendo il bello e il cattivo tempo, sembrano essere inarrestabili. Ma non ci sono solo loro: l’impressione di poter far meglio che a Sydney 2000, quando l’Italia della vela conquistò un oro e un argento (Alessandra Sensini sulle tavole a vela Mistral, Luca Devoti sui Finn)… è più di un’impressione. Ma procediamo con ordine, classe per classe.


Nacra 17 – Tita-Banti inarrestabili

Vi abbiamo parlato subito di loro e non potrebbe essere altrimenti: Ruggero Tita e Caterina Banti. C’è la flotta di fortissimi atleti del catamarano volante misto Nacra 17. E poi ci sono loro, degli alieni.

Ruggero Tita e Caterina Banti davanti alla flotta a Marsiglia

Almeno fino ad oggi. Possono anche partire leggermente indietro, puoi anche coprire loro il vento virandogli sopra, ma alla prima occasione ti fregano e ti salgono sulla prua: è incredibile la facilità con cui navigano i campioni olimpici di Tokyo: i loro parziali, dopo due giornate di regata, la dicono lunga. Primo, primo, secondo, primo, primo, primo. A due giorni dalla conclusione delle regate pre-medal race sono loro l’equipaggio da battere. Il problema è batterli! 

Dopo sei prove, Ruggero e Catarina scartano il loro peggior risultato (un secondo!) e, con cinque punti totali, hanno già dieci lunghezze di vantaggio sui neozelandesi Micah Wilkinson e Erica Dawson (5-3-7-2-2-3) e ben 16 sugli argentini Mateo Majdalani e Eugenia Bosco (2-2-5-10-6-6).


ILCA 6 e 7 – Brava Chiara, bravino Lorenzo!

Passiamo agli ILCA 6 e 7 (ex Laser), che vedono in regata Chiara Benini Floriani tra le donne (ILCA 6) e Lorenzo Brando Chiavarini nel maschile (ILCA 7).

Lorenzo Chiavarini

Se Chiara sta conducendo un’ottima Olimpiade e dopo le prove di oggi si trova in quarta posizione a soli cinque punti dal bronzo (3-7-25-10-18-10-11-5 i suoi parziali), a -2 prove dalla medal race, anche Lorenzo sta dicendo la sua. Dopo la prestazione di oggi è in nona posizione (25-21-4-6-17-27-5-19), a 20 punti dal terzo: forse all’italo-inglese è mancata un po’ di costanza, ma a due prove dalla fine la medal race sembra un obiettivo più che alla portata. Per la medaglia invece sarà molto difficile…


Esordisce il kitesurf – Brava Maggie Pescetto! Pianosi benino

Oggi – evento storico – esordiva per la prima volta il kiteboarding alle Olimpiadi della vela. Sono Riccardo Pianosi e Maggie Eillen Pescetto a difendere i colori italiani in occasione di Parigi 2024. E sono arrivati a Marsiglia per stare a guardare. Pianosi ha avuto un esordio “soft” e dopo le prime tre races è al sesto posto (10-6-8). Meglio, invece, Maggie Pescetto tra le donne: l’atleta genovese è al quarto posto con i parziali di 5-7-3. Tutto può ancora succedere e attenzione, vi ricordiamo (regolamento in calce all’articolo) che sui kite, dopo quattro giorni di regate i primi 10 si qualificano per la Medal Race. Da allora, solo i classificati dal terzo al decimo posto regatano nella prima fase della Medal. I primi due di questa fase, poi, si uniscono al primo e al secondo della classifica generale per la finale a quattro.


470 – Berta e Festo non mordono

Notizie poco belle arrivano dalla classe mista 470, dove a difendere i colori azzurri sono i nostri Elena Berta e Bruno Festo: oggi giornata decisamente no per loro, un quindicesimo nella prima prova odierna, un discreto decimo e poi un DNF a loro assegnato nella prova tre per aver non aver compiuto la penalità a loro assegnata (720, ovvero due giri su se stessi per “pompaggio”).

Elan Berta e Bruno Festo

Attualmente si trovano, dopo sei gare, in quattordicesima posizione (3-13-12-15-10-DNF). Mancano ancora quattro prove, l’obiettivo è centrare la Medal Race. Per adesso l’ultimo posto disponibile, il decimo, è a 11 punti di distanza. I nostri ce la possono fare ma hanno bisogno di qualche “exploit” come quello di cui sono stati capaci nella prova inaugurale.


Olimpiadi della vela, cosa succede domani

Domani 5 agosto scendono in acqua per le ultime due prove “regolari” prima della Medal Race gli ILCA 6 e ILCA 7, mentre i 470 e i Nacra saranno in acqua per la terza giornata di gare. Secondo giorno invece per kite maschile e femminile. Domani le previsioni meteo parlano di poco vento.


Come seguire le Olimpiadi della vela live

Le Olimpiadi della vela potete seguirle “live” se avete l’abbonamento a Discovery Plus: la RAI e altri canali a pagamento trasmetteranno eventuali medal races qualora ci fossero concrete possibilità di medaglia.

Per sapere tutto sul calendario, vi consigliamo di consultare lo schedule ufficiale di World Sailing mentre per essere aggiornati sui risultati in tempo reale a questo link tutte le classifiche. C’è anche la pagina dedicata sul sito di Sport Veladove seguire live i tracking delle regate.


Olimpiadi, come funzionano le regate

A seconda delle classi in gara (qui tutto quello che dovete sapere sulle classi), gli atleti in regata alle Olimpiadi di Marsiglia si devono sfidare per 4, 5 o 6 giorni. Ogni regata dura tra i 15 e i 50 minuti a seconda del tipo di barca.

Per quanto riguarda derive, skiff e catamarani (470, ILCA, Nacra 17, 49er e 49er FX) agli atleti viene assegnato un punteggio pari al loro piazzamento nelle rispettive prove. Al primo viene asssegnato un punto, al secondo due punti e così via. Al termine dei primi 4-5 giorni di regate, i giochi sono “quasi fatti”.

I primi 10 equipaggi classificati partecipano alla finalissima, chiamata Medal Race. Qui le regole cambiano, perché i punti conquistati valgono doppio: il primo prende 2 punti, il secondo 4 e via dicendo. Se si arriva alla Medal Race con la classifica “corta”, questa ultima prova è decisiva. Alla fine, il podio è composto dagli atleti/equipaggi con il minor numero di punti totali.

Il format delle regate è diverso per le tavole iQFOil e la Formula Kite. Nelle tavole, sono previsti quattro giorni di gara e gli spot saranno diversi da un giorno all’altro. Gli atleti devono alternare percorsi convenzionali, slalom ed prove di resistenza. In queste ultime, i punti conquistati contano doppio. La giornata finale è decisiva e molto intensa.

I quarti di finale sono riservati agli atleti fin qui classificati dal quarto al decimo posto. I primi due di questo “playoff” vengono selezionati per la semifinale che viene disputata a quattro, assieme al secondo e al terzo della classifica generale.

La finalissima è tra i primi due classificati della semifinale e il leader della classifica generale. Il podio si sa già prima di scendere in acqua, da stabilire solo il colore della medaglia di ciascun atleta.

Sui Kite, invece, dopo quattro giorni di regate i primi 10 si qualificano per la Medal Race. Da allora, solo i classificati dal terzo al decimo posto regatano nella prima fase della Medal. I primi due di questa fase, poi, si uniscono al primo e al secondo della classifica generale per la finale a quattro. Nella finale, ogni vittoria della singola prova vale un punto. Il primo che arriva a 3 punti vince la medaglia d’oro.

a cura di Eugenio Ruocco

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1 commento su “Olimpiadi della vela, Tita-Banti devastanti a Marsiglia: tre prove, tre primi!”

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