Olimpiadi della vela. Renna rompe il boma, chiede i danni. Risarcito, ora è quarto!
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Dopo la terza giornata di regate alle Olimpiadi della vela di Marsiglia, ieri vi avevamo lasciato con il sesto posto di Nicolò Renna tra le tavole a vela maschili iQFOiL.
Olimpiadi della vela, il caso Renna
Un piazzamento ingannevole perché l’atleta trentino (nato a Rovereto nel 2001) è stato penalizzato da due DNF (did not finish, ritiri) nelle prove 2-3 a causa della rottura del boma.
Nicolò Renna ha “chiesto i danni” alla Giuria
Vi avevamo anche detto che Renna aveva esposto una richiesta di riparazione al Comitato di Regata per le due prove in questione. Perché lo ha fatto? Semplice, perché le attrezzature con cui si regata alle Olimpiadi non sono di proprietà dell’atleta, ma vengono fornite dal Comitato Organizzatore. Questo per garantire a tutti gli atleti che tavole, vele, rig siano perfettamente one-design, ovvero uguali tra loro e che nessuno sia favorito dal mezzo. Quindi, Renna non avrebbe avuto colpe se l’attrezzatura a lui fornita fosse risultata difettosa.
Cosa è la richiesta di riparazione
Come funziona la richiesta di riparazione? Qualora venga accolta, all’atleta di norma viene assegnato, nella prova in cui è stato danneggiato, un punteggio pari alla media dei piazzamenti fin lì ottenuti. La sigla del piazzamento, in classifica, è RDG, ovvero Redress Given (“riparazione concessa” in inglese). Attenzione però, perché da regolamento il calcolo è discrezionale, talvolta è una media delle regate fino a quel momento talvolta è una media di tutte le regate fino a fine campionato. In quest’ultimo caso, rende l’atleta super vulnerabile perché un punteggio pesante o una squalifica condiziona anche la riparazione.
Renna risarcito vola al secondo posto
E ora, veniamo al caso Renna. Coadiuvato dal Direttore Tecnico Michele Marchesini (che ha avuto un ruolo importante nella vicenda), Nicolò a fine giornata ha presentato due richieste di riparazione:
– Per la prova 2 perché il materiale fornito dall’organizzazione (nello specifico caso la connessione del boma il 20 luglio scorso, prima degli allenamenti a Marsiglia) si è rotto e ha dovuto ritirarsi dalla regata.
– Per la prova 3 perché la riparazione non era stata fatta correttamente e il comitato non ha aspettato Nicolò per dare la partenza, come invece ha fatto nel campo dei 49er FX (skiff femminile) dove ha aspettato che la barca polacca sostituisse il gennaker per iniziare le procedure di start.
Dopo due ore e mezza di discussione con le parti e una camera di consiglio infinita con due richiami in udienza da parte della Giuria, alle ventidue e quindici si è arrivati dunque al verdetto:
– Riparazione concessa per la prova 2 perché il materiale dell’organizzazione non avrebbe dovuto rompersi. la riparazione è la media dei risultati di tutte le prove di slalom inclusa la 3 (DNF) ma esclusa la 2, e quindi in prova due Renna si è visto assegnate un RDG con punteggio pari a 10,3.
– Riparazione non concessa per la prova 3 perché lui si è ritirato dopo la partenza della regata essendosi reso conto dei problemi alla connessione del boma. Avrebbe dovuto rendersene conto prima, quindi è parzialmente responsabile del suo DNF.
Ad ogni modo, le cose sono cambiate, e di molto. Renna è balzato in quarta posizione generale (2-RDG-DNF-4-2-5) poiché è già in vigore lo scarto della prova peggiore, e si trova a soli 4,3 punti di distanza dal leader della classifica generale, l’olandese Luuc Van Opzeeland. Oggi si ritorna in acqua.
Forza Nicolò!
Perché è importante stare lì davanti? Perché se arrivi secondo o terzo, nella prima fase di regate, ti salti i playoff che invece devono affrontare gli atleti classificati dal quarto al decimo posto per accedere in semifinale, ed entri in gioco direttamente in semifinale. Se concludi la prima fase di regate al primo posto, addirittura, vai direttamente in finale: hai già una medaglia certa e riposi mente e corpo.
Oggi si ritorna in acqua. Forza Nico, non hai bisogno di “RDG” per dimostrare il tuo valore, quello lo conosciamo tutti!
Eugenio Ruocco e Lamberto Cesari
Come seguire le Olimpiadi della vela live
Le Olimpiadi della vela potete seguirle “live” se avete l’abbonamento a Discovery Plus: la RAI e altri canali a pagamento trasmetteranno eventuali medal races qualora ci fossero concrete possibilità di medaglia.
Per sapere tutto sul calendario, vi consigliamo di consultare lo schedule ufficiale di World Sailing mentre per essere aggiornati sui risultati in tempo reale a questo link tutte le classifiche. C’è anche la pagina dedicata sul sito di Sport Vela, dove seguire live i tracking delle regate.
- Azzurri alle Olimpiadi: chi sono gli italiani a caccia di medaglie
- Tutto quello che dovete sapere sulle classi olimpiche in gara a Marsiglia
Olimpiadi, come funzionano le regate
A seconda delle classi in gara (qui tutto quello che dovete sapere sulle classi), gli atleti in regata alle Olimpiadi di Marsiglia si devono sfidare per 4, 5 o 6 giorni. Ogni regata dura tra i 15 e i 50 minuti a seconda del tipo di barca.
Per quanto riguarda derive, skiff e catamarani (470, ILCA, Nacra 17, 49er e 49er FX) agli atleti viene assegnato un punteggio pari al loro piazzamento nelle rispettive prove. Al primo viene asssegnato un punto, al secondo due punti e così via. Al termine dei primi 4-5 giorni di regate, i giochi sono “quasi fatti”.
I primi 10 equipaggi classificati partecipano alla finalissima, chiamata Medal Race. Qui le regole cambiano, perché i punti conquistati valgono doppio: il primo prende 2 punti, il secondo 4 e via dicendo. Se si arriva alla Medal Race con la classifica “corta”, questa ultima prova è decisiva. Alla fine, il podio è composto dagli atleti/equipaggi con il minor numero di punti totali.
Il format delle regate è diverso per le tavole iQFOil e la Formula Kite. Nelle tavole, sono previsti quattro giorni di gara e gli spot saranno diversi da un giorno all’altro. Gli atleti devono alternare percorsi convenzionali, slalom ed prove di resistenza. In queste ultime, i punti conquistati contano doppio. La giornata finale è decisiva e molto intensa.
I quarti di finale sono riservati agli atleti fin qui classificati dal quarto al decimo posto. I primi due di questo “playoff” vengono selezionati per la semifinale che viene disputata a quattro, assieme al secondo e al terzo della classifica generale.
La finalissima è tra i primi due classificati della semifinale e il leader della classifica generale. Il podio si sa già prima di scendere in acqua, da stabilire solo il colore della medaglia di ciascun atleta.
Sui Kite, invece, dopo quattro giorni di regate i primi 10 si qualificano per la Medal Race. Da allora, solo i classificati dal terzo al decimo posto regatano nella prima fase della Medal. I primi due di questa fase, poi, si uniscono al primo e al secondo della classifica generale per la finale a quattro. Nella finale, ogni vittoria della singola prova vale un punto. Il primo che arriva a 3 punti vince la medaglia d’oro.
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