Riccardo Simoneschi: “Nel Nastro Rosa Tour vedo l’Italia migliore”

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Il 20 luglio a Venezia si è chiusa la 4° edizione del Giro d’Italia a Vela, evento che fa parte del Marina Militare Nastro Rosa Tour 2024. Parla Riccardo Simoneschi, presidente di Sailing Series International e ideatore di questo splendido format, che ci racconta le sue impressioni su come è andata quest’anno.

Con la cerimonia di premiazione che è andata in scena lo scorso 20 luglio nello splendido scenario dell’antico Arsenale di Venezia alla presenza di autorità civili e militari e rappresentanti delle Istituzioni, si è chiusa la 4° edizione del Giro d’Italia a Vela, evento organizzato da Difesa Servizi SpA in collaborazione con la Marina Militare e SSi Sports & Events e con il supporto di ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo – e della Federazione Italiana Vela.

Il Giro d’Italia a Vela era partito lo scorso 15 giugno da Genova e ha fatto tappa a Sanremo, La Maddalena, Gaeta, Catanzaro, Durazzo (Albania), Vieste, San Benedetto, Chioggia e Venezia. Tanti scali magnifici che hanno fatto da sfondo ad avvincenti regate che hanno impegnato gli equipaggi delle categorie Bénéteau Figaro Class 3, Waszp e Wingfoil, per un totale di oltre 50 atleti tra uomini e donne, queste ultime sempre più numerose.

Una grande festa della vela, del mare e di valori veri

È stata una grande festa del mare e della vela, ma anche un viaggio affascinate attraverso l‘Italia. A tracciare un bilancio finale è Riccardo Simoneschi, presidente di Sailing Series International e ideatore di questo splendido format che fin dalla prima edizione riscuote un grande apprezzamento di pubblico e partecipanti.

  • Riccardo, allora un bilancio generale di questa 4° edizione?

“È stato un lungo viaggio, faticoso, impegnativo come sempre, ma ricco di soddisfazioni e sicuramente al di sopra delle nostre aspettative. Del resto il lavoro, la fatica, il sacrificio, sono ancora l’ombra dell’ambizione, nonostante la nostra società sembra oscurare questi valori in ragione della filosofia “tutto e subito”. Il mare, ma anche lo sport in generale, insegnano che solo dietro la fatica c’è il grande risultato. Quest’anno, tra l’altro, eravamo partiti con un certo ritardo, perché organizzare un evento del genere significa coinvolgere tantissime persone, istituzioni, amministrazioni, enti locali e non tutti viaggiano alla stessa velocità. Nonostante le difficoltà, tuttavia, tutta l’esperienza è stata un grande successo, il che è ancora più importante e ci offre una bella motivazione per continuare su questa strada. Anzi, siamo già al lavoro per la quinta edizione del Giro d’Italia Nastro Rosa Tour che, posso anticipare, si terrà dal il 6 giugno al 15 luglio 2025”.

  • Parliamo dell’aspetto più agonistico. Come sono andate le regate?

“Tutte le competizioni anche quest’anno sono state di altissimo livello. Basti dire che molte delle regate di tappa che hanno coinvolto i veloci Bénéteau Figaro Class 3 sono state al cardiopalma con gli equipaggi che si sono dati battaglia fino alle ultime miglia del percorso. Il Giro d’Italia a Vela esprime il meglio dell’altura italiana e lo stesso Royal Ocean Racing Club (RORC) riconosce il livello delle nostre competizioni, tanto che già da 2 anni ci fornisce i loro equipaggi migliori. Cogliamo tra l’altro l’interesse verso questo evento anche da parte degli yacht club più blasonati, per esempio Yacht Club Italiano, Yacht Club Sanremo. Per esempio, sappiamo che lo Yacht Club di Monaco sta già organizzando un proprio equipaggio per la prossima edizione. Un aspetto che mi preme sottolineare è che il Giro d’Italia a Vela è una lunga regata a tappe, una sorta di prova di endurance, e come tale deve essere presa dagli equipaggi che devono essere sempre più capaci di gestire le proprie risorse, dalle attrezzature alla manutenzione delle barche durante tutto il percorso. Noi garantiamo sempre la massima assistenza e supporto, ma stiamo anche spingendo affinché ciascun equipaggio gestisca in autonomia il proprio progetto di partecipazione trovando partner e collaborazioni esterne, proprio come avviene nello sport professionistico, dalla Formula Uno in giù. Per quanto riguarda le altre due discipline impegnate nel Giro d’Italia a Vela, ossia le derive Waszp la classe WingFoiling, hanno praticamente regato in tutte le tappe regalando bellissime emozioni a tutti. Quest’anno abbiamo anche incluso foil ancora più grandi per i Waszp, in modo da allargare il lor range d’azione anche nelle brezze leggerissime”.

Giro d’Italia

  • In questo inizio d’estate il meteo ha fatto impazzire tutta l’Italia. Voi che condizioni avete trovato?

“Devo dire che il meteo in realtà è stato sempre dalla nostra parte quest’anno. Abbiamo trovato vento praticamente in ogni tappa, anche molto vigoroso, come nel caso del Maestrale forte nelle acque di La Maddalena. Almeno fino alla tappa di Durazzo, poi le temperature sono state clementi, anzi in certi casi ci hanno anche costretto a tirare fuori le cerate. Poi a luglio inoltrato ci siamo sorbiti anche il caldo più feroce”.

  • Quali sono state secondo te le tappe più belle di questa edizione?

“Devo ammettere che le tappe sono state tutte belle, con destinazioni dagli scenari incantevoli e uno spirito di accoglienza straordinario. A partire da Genova, da dove è partito tutto,  una città di lunga tradizione marinara che ci riserva sempre un supporto speciale. Ma è stata stupenda anche la tappa di Sanremo, poi quella in Sardegna per le condizioni e l’ambiente unico. Mi hanno entusiasmato anche la tappa di Gaeta con la festa della Guardia di Finanza, quella di Catanzaro, davvero speciale, e poi quella di Durazzo con una partecipazione calorosa e sorprendente. Oltre alle regate, i Villaggi della Vela che abbiamo allestito in ogni località hanno attratto tanti appassionati, compresi perfetti neofiti della vela a cui abbiamo offerto uscite “discovery” con la Fiv. Io stesso ho portato tanti curiosi a bordo del Figaro Class 3. Il Giro d’Italia a Vela è anche questo, fare scoprire a tutti, non solo gli esperti, il mondo affascinante dell’andare per mare”.

  • Durante l’evento avete anche portato aventi progetti in difesa dell’ambiente. Ci racconti?

Con il Marina Militare Nastrop Rosa Tour collabora la Biodesign Foundation, associazione no profit guidata da Roberto Guerini che sull’idea di salvaguardia dell’ambiente ha le idee molto chiare: bisogna ripensare e ridisegnare il modo in cui vengono creati gli oggetti di uso quotidiano e gli oggetti in genere, tenendo presente il loro ciclo di vita e le possibilità di riutilizzo. Insomma ricreare da zero un modello di sostenibilità. Durante il Giro d’Italia, in ogni tappa insieme al loro team, alla Guardia Costiera e agli operatori del demanio, abbiamo ripulito spiagge e fondali tirando via una quantità incredibile di plastica e rifiuti”.

Giro d’Italia

  • Che Italia hai visto durante questo lungo periplo?

“Personalmente ho visto l’Italia che più mi piace, quella entusiasta e operativa, quella che si da fare, che si rimbocca le maniche, quella che grazie alla creatività e allo spirito di collaborazione supera qualsiasi ostacolo. Capisco che in questo momento storico in giro c’è pessimismo e spesso il racconto del Paese tradisce quello che in realtà siamo: un popolo civile, nobile, operoso, che è stato la culla della civiltà e che tra le sue pieghe magari meno evidenti continua a diffondere la sua sapienza, la sua cultura, la voglia di fare. Faccio un esempio: spesso le amministrazioni locali che ci sostengono sono purtroppo rallentate da una macchina burocratica complessa e ferraginosa. Basta però l’iniziativa personale di un rappresentante o un delegato lungimirante e coraggioso e tutto si sblocca. Credo da sempre che noi italiani siamo meglio di come a volte ci raccontiamo”.

Giro d’Italia

  • La Marina Militare è sempre un partner eccellente. È così?

“La Marina Militare Italiana e Difesa Servizi sono i due pilastri nel Nastro Rosa Tour, senza le quali questo evento non avrebbe la stessa forza e autorevolezza. A nostra volta io e la mia squadra rappresentiamo per questa forza armata una sponda efficace per quelle che sono le giuste aspirazioni per questi professionisti in uniforme di rimanere il più possibile vicini e amalgamati alla società civile, alla comunità, a tutti i cittadini, nonostante gli impegni sacrosanti sul fronte della difesa e dell’impegno nei conflitti internazionali. Il Nastro Rosa Tour è un evento che unisce uomini e donne, istituzioni e territorio, orgoglio nazionale e cultura del fare. Voglio citare e ringraziare in modo particolare Luca Andreoli AD di Difesa Servizi, il Capo di Stato Maggiore Enrico Credendino e Giuseppe Berruti Bergotto Sottocapo di Stato Maggiore, persone davvero effcienti e con una grande visione. Noi e loro siamo tutti uomini di mare, parliamo la stessa lingua e condividiamo gli stessi valori che portano in alto la bandiera dell’Italia nel mondo”.

 

MARINA MILITARE NASTRO ROSA TOUR 2024 IN SINTESI

OBIETTIVO: L’obiettivo del Marina Militare Nastro Rosa Tour 2024 è di promuovere la  vela d’altura in Italia e il turismo costiero, oltre alla presenza delle donne nel mondo delle regate offshore e la nuova cultura della sostenibilità ambientale.

ORGANIZZATORI: Il Marina Militare Nastro Rosa Tour 2024 è organizzato da Difesa Servizi S.p.A. in collaborazione con Sailing Series International Sports & Events, e con il fondamentale supporto di ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo e della Federazione Italiana Vela.

LOGHI MMNRT

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