Classic IOR cult: aiutateci a celebrare i grandi classici della vela

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Histria, un classico dello IOR in Adriatico

Tra la fine degli anni ‘60 e i primi anni ‘90, durante la Golden Age della vela, lo IOR, il motore di traino di innovazione e progresso era uno, e uno principalmente, la competizione. Con lo IOR  (di cui QUI trovi la storia), mai come prima nacque, infatti, un enorme movimento agonistico e sempre più competitivo; un crescendo su tutti i fronti, dalla serietà dei partecipanti ai budget, dalle sperimentazioni al numero di regate e partecipazioni. Un immenso stimolo alla crescita dello sport e degli investimenti a questo destinati, pilastro chiave per la costante evoluzione degli scafi e delle tecnologie, potendo così dar vita ad alcune tra le più grandi Classic Boat mai progettate. Ora, spesso dimenticate, maltenute e bistrattate, queste barche tendono a cadere nel dimenticatoio, sacrificando così, vere icone e milestones della storia della vela. Per provare ad evitare tutto ciò,  il Giornale della Vela vuole ora censire queste barche sopravvissute, uniche e preziose, e per questo lancia un appello a tutti gli appassionati: segnalateci i Classici dello IOR, dove sono e in che stato si trovano. Ve ne saremo grati.

Classic IOR: regate e leggende

Lo scopo è quello di inserire queste barche nel nostro “registro” delle Classic Boat by Giornale della vela. ATTENZIONE, però, inserirle nel registro non vuol dire esclusivamente censirle, vuole anche dire valorizzare tutte quelle barche che hanno una storia e un pedigree che permette di evidenziarne il reale valore storico –esattamente come accade nel mondo delle auto e degli immobili– per restituire loro lo status che realmente meritano, e così il loro vero valore. Coglieremo l’occasione non solo per crearne un grande archivio accessibile a tutti, ma anche per raccontarle e condividerle al meglio, così che lo IOR, a suo modo, possa in parte sopravvivere, recuperando lo status che merita e consentendo a noi, e a voi, di vedere di nuovo queste barche in mare, e perchè no, magari anche in regata…

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Golondrina (ex Ojalà) – Cantieri Carlini

Classic IOR: le grandi regate

Così come per ogni periodo, lo IOR fu popolato da grandi regate, regate ascese a leggenda proprio durante quel primo periodo, poi rimaste iconiche da lì a venire. Dalle classiche regate inshore ai grandi giri del mondo, gli anni tra la fine del ‘60 e l’inizio dei ‘90 vedranno infatti un incremento e uno sviluppo eccezionale dei campi di regata, sia in termini di partecipazioni, sia di tecnologie, dando vita ad un mondo fino a pochi decenni prima inimmaginabile. Certamente, eventi colossali come la Whitbread Round the World Race furono un motore eccezionale per lo sviluppo delle tecnologie, ma il vero e grande traino furono, in realtà, eventi ben diversi: l’Admiral’s Cup, la Sardinia Cup e, inevitabilmente, i mondiali di serie, fossero questi Half-Ton, One-Ton o checchè ne vogliate.

Smir-Noff-Agen; Auckland; One Ton Cup 1977

Furono proprio queste ultime, con l’Admiral’s, i grandi campi di gioco dell’innovazione tecnica, regate d’eccellenza, a grandissima partecipazione, entro le quali i progettisti seppero introdurre e sperimentare le più grandi sperimentazioni, dando vita a soluzioni mai viste in precedenza. Nacquero proprio per questi contesti scafi eccezionali come Ganbare e Moby Dick, Police Car e Propaganda, piuttosto che Filo da Torcere, Ydra e Resolute Salmon. Senza condiserare Brava, Brava Q8, Silver Shamrock o Ziggurat. Insomma, le regate furono indubbiamente un enorme motore per la creazione di barche fenomenali, barche che vogliamo celebrare e di cui, oggi, ancora una volta vi chiediamo di raccontarcene la storia, il luoghi e le attuali condizioni.

Ziggurat 916
Ziggurat, l’originale Half Tonner progettato da Vallicelli. Da questo classico nascerà il 916

SAGITTARIUS | Cantiere Navale Carlini

Cantiere Navale Carlini (Rimini); 1971; 12.37 x 3.81 m; Sparkman & Stephens

Sagittarius fu uno dei primi grandi IOR firmati dallo Sparkman & Stephens, sorella, peraltro, di un’altra grande barca, Morning Cloud II. Progettata nel 1971 e costruita dal Cantiere Navale Carlini, allora la prima scelta di S&S, fu una barca dal nome importante, forte anche di un primo posto in Classe2 alla Channel Race dell’Admiral’s Cup 1973. Interessante, nel suo caso, la penna di un giovanissimo Frers, allora apprendista presso lo studio, e che qui compare nelle linee d’acqua. Refittata a nuovo nel 2010, continua a vincere, con una vittoria alla Classic Mediterranean Championship Cup del 2021, e un secondo posto nell’edizione 2022.

Sagittarius

TRAMP OF AIRLIE | ’Officina Meccanica Navale di Pesaro

’Officina Meccanica Navale di Pesaro; 1976; 13.7 x 3.7 m; Sparkman & Stephens

Tramp of Airlie nasce nel 1976 su commissione di Torquato Gennari come progetto n° 2222 C2 dello studio newyorkese Sparkman & Stephens, una di tre barche identiche disegnate come contenders per la squadra italiana all’Admiral’s Cup del 1977, cui però non riuscirà a partecipare. Interamente realizzata in alluminio, è uno degli esempi più puri della progettazione S&S del periodo, con armo in testa d’albero e enorme overlapping genoa (classico dello IOR). Ma colpiscono sopra tutto il flush deck, pulitissimo, e la poppa, perfetta. Oggi, restaurata, regata e naviga in Inghilterra.

Tramp of Airlie
Tramp of Airlie – S&S 2222 C2

GOLONDRINA | Cantiere Navale Carlini

Cantiere Navale Carlini (Rimini); 1968; 11.24 x 3.02 m; Sparkman & Stephens

Golondrina è una tra le grandi icone di fine Anni ‘60. Costruita nel 1968 come sloop da regata (classe RORC One ton – progetto N°1922) dai Cantieri Carlini che, all’epoca, erano i principali costruttori di S&S in Italia. Il suo primo armatore fu Charles Holland, che partecipò alla maggior parte delle regate del Mediterraneo, in molte delle quali (all’epoca chiamata Ojalà) fu vincitrice. È stata poi due volte Campione del Mediterraneo 1970 e 1971, vincitrice della Giraglia 1971, 12° all’Admiral’s Cup 1971. Eccellente per linee d’acqua ed eleganza, ha sempre continuato a regatare, vincendo le Vele d’Epoca di Imperia 1994, 1996, 1998 e 2000 – 2° nelle Vele d’Epoca di Imperia 2004 e 2006. Per citarne alcune. Una vera leggenda. E, oggi, è IN VENDITA (qui tutte le informazioni), un’occasione forse più unica che rara…

Classic Boat
Golondrina

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Tre “chicche” sulle Classic Boats

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