L’ultimo dei flush deck: wallywind110 (33m) è il performance cruiser definitivo di Wally
IL REGALO PERFETTO!
Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.
Wally ha da poco varato il primo scafo di wallywind110, nuovo modello della gamma di performance cruiser assieme wallywind130 e il wallywind150. Un superyacht di 33 metri che rappresenta l’apice dell’innovazione e del design nautico, fondendo magistralmente l’eleganza di un blue water cruiser con le capacità di una racer ad alte prestazioni. Luca Bassani, fondatore e chief designer di Wally, lo ha definito “l’ultimo dei flush deck” in termini di dimensione possibile. Elegante e cattivissimo, con linee d’acqua progettate dallo studio judel/vrolijk & co e design realizzato in collaborazione tra Wally e studio Santa Maria Magnolfi, “la gamma wallywind rappresenta un passo epocale per la storia di Wally“, ha dichiarato Stefano de Vivo, managing director di Wally e CCO di Ferretti Group, basato su una piattaforma semi-custom, che permette di costruire prima ancora di avere venduto la barca, abbattendo i costi di costruzione.
Com’è il nuovo wallywind110
Esternamente ha una linea filante, pulita, con appena un accenno di tuga. In realtà, il layout è tipico di un raised saloon, perché ha la sala macchine centrale e sopra il salone, però il design rimane quello di un flush deck. Dietro questa piccola tuga, altra novità unica su una barca di simili dimensioni, ci sono 80 metri quadri di pozzetto, il cui mobilio è tutto amovibile, non fisso ma semplicemente appoggiato sulla coperta. Così, grazie a questo “open space”, dove puoi decidere se e come disporre liberamente le sedute e i tavoli, la barca esprime la sua doppia anima: da crociera con i suoi salotti a prua e a poppa della timoneria e da regata quando viene spogliata di tutto. Un concetto e un’innovazione che deriva da Esence, il 143 piedi (44 metri) del 2006 ma che oggi viene concretizzato su una barca nettamente più piccola.
“Wallywind110 non è semplicemente un superyacht che promette di regalare grandi prestazioni”, spiega Luca Bassani. “Wally è infatti da sempre sinonimo di performance, ma anche di design. L’attento studio degli spazi di coperta del wallywind110 ha infatti dato vita a un pozzetto di 80 metri quadri completamente sgombro dalle attrezzature tecniche (spostate a poppa) comparabile a quello di un veliero lungo almeno 60 mt. L’armatore e i suoi ospiti possono quindi rilassarsi su divani, lettini prendisole e sedute. Senza dimenticare le altre due aree lounge, che si sviluppano rispettivamente sulla ‘terrazza sul mare’ all’estrema poppa e sul ponte di prua”.
Design e la tecnologia in funzione della barca
Nel progetto di wallywind110, il rinomato studio di architettura navale da regata judel/vrolijk & co. si è occupato di rendere concrete le idee e il concept di questo performance blue water cruiser. “Il vero gene alla base del DNA Wally è la performance” spiega Rolf Vrolijk. “Non è il primo progetto a cui lavoriamo con Wally, già ci eravamo occupati anche del Wally 101 che è un po’ il prototipo di wallywind110 e della serie. Mentre il primo è uno scafo destinato alla performance pura, questa serie di barche è indirizzata ad un pubblico che vuole una barca per la crociera in Mediterraneo. Deve essere uno scafo facile e veloce da condurre, sia nel vento forte che in quello leggero.”
L’armo, così come lo scafo, è interamente in carbonio, “un materiale che viene usato oltre che per le sue caratteristiche di leggerezza anche come display grafico, la cui fibra e la trama donano identità alla barca”, racconta Valentina Magnolfi dello studio Santa Maria Magnolfi. “La chiave di Wally è mantenere, anche in termini di design, solo ciò che serve. Se un dettaglio, un materiale, deve essere su una barca è necessario che abbia un senso, una funzione. Le cose inutili, non servono” aggiunge Federico Santa Maria, socio di Valentina.
Nonostante sia una barca dedicata alla crociera, wallywind110 è dotato di un armo high-performance totalmente in carbonio, ed è possibile scegliere fra tre tipologie di chiglia: una fissa da 4,5 m, una telescopica da 3,95-6,10 m e una lifting hi-tech da 4,50-6,80 m. Non sorprende, infatti, il rapporto zavorra/peso, pari al 40%. Ovviamente come su ogni Wally, anche su questo scafo è equipaggiato con l’ancora sottomarina e il sistema idraulico con i Magic Trim, per la regolazione delle scotte di randa e fiocco, due marchi di fabbrica di Wally.
Wallywind110 – Scheda barca
Lunghezza fuori tutto 33,42 m
Baglio massimo 7,60 m
Pescaggio 4,50 m
Dislocamento 69,8 t
Superficie velica 595 mq
Accomodation 8 ospiti + 5 equipaggio
Architettura Navale Judel-Vrolijk & co.
Exterior Design Wally / Santa Maria Magnolfi
Interior design Wally / Santa Maria Magnolfi
Certificazione RINA
Albero e boma Hall Spars
Rigging Future Fibres ECsix
Motorizzazione Cummins QSB 6.7 355cv
Generatore Cummins Onan 27kW
Cantiere Wally
Giacomo Barbaro
Condividi:
Sei già abbonato?
Catamarani fuori dal coro per il 2025: guarda questi modelli
Catamarani 2025: quattro multiscafi per crociere da sogno
Ultimi annunci
I nostri social
Iscriviti alla nostra Newsletter
Ti facciamo un regalo
La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!
Può interessarti anche
Outremer 48 (14,63 m), un puro sangue per la crociera sportiva
Ispirato all’iconico Outremer 45, il nuovo catamarano sportivo del cantiere francese, l’Outremer 48, è il nuovo tassello nell’evoluzione della gamma. Il progetto è nato sulla base del feedback dei proprietari e di migliaia di miglia percorse in tutti gli oceani
La Fiera Nautica di Sardegna torna a Porto Rotondo dal 30 aprile al 4 maggio
Il Marina di Porto Rotondo si prepara ad ospitare la quarta edizione della Fiera Nautica di Sardegna, che si conferma come uno degli eventi più attesi nel calendario primaverili degli eventi nautici. Dal 30 aprile al 4 maggio 2025 sarà
Osmosi: come riconoscerla e cosa fare (sperando non serva mai)
Con la primavera prossima e la stagione vicina al ripartire (per chi non ha paura del freddo), quello che si avvicina è uno dei momenti più quotati per tirar la barca in secco e dare una controllata allo scafo, prendendosi
Pure 42 (12,90 m), il deck saloon in alluminio che arriva dalla Germania
Il cantiere tedesco Pure Yachts è un marchio di recente nascita, che ha deciso di puntare tutto sulla costruzione di barche in alluminio dalle linee moderne, pensate anche per divertenti navigazioni a vela oltre che per essere delle barche gira