Italiano Altura. Perché così tante polemiche? Cosa è successo
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Si è concluso nel weekend a Brindisi il Campionato Italiano Assoluto di Vela d’Altura ORC, la più importante competizione nazionale per le barche a vela da regata cabinate. Le regate si sono portate dietro una lunga scia di polemiche, relativa alla gestione delle classifiche da parte del Comitato di Regata, e in particolare per quanto riguarda il sistema di compenso scelto, il cosiddetto PCS (Polar Curve Scoring) e il Percorso Costruito, di cui andremo a parlare a breve.
Le voci di dissenso si sono alzate soprattutto a causa di un cambio di classifiche avvenuto sulle prove 5-6 della penultima giornata di regate, pubblicate prima in un certo ordine e poi cambiate dal Comitato di Regata, il quale ha emesso un Comunicato Ufficiale per spiegare ai concorrenti il motivo della variazione.
Due imbarcazioni non hanno disputato per protesta le ultime regate, si tratta dell’X-35 Trottolina di Saverio Trotta e dell’Ecoracer OD 30 Northern Light by Samer & Co di Fabio Bignolini. Voci di dissenso sono arrivate anche da Daniele De Tullio, CEO di Italia Yachts, ed Enrico Zennaro, uno dei velisti professionisti più apprezzati in Italia che navigava a bordo dello Swan 42 di Nicola De Gemmis, ma non sono i soli.
Italiano ORC a Brindisi – Cosa è successo con il PCS
La Normativa Italiana sulla Vela d’Altura prescrive, al suo punto numero 22, che per le regate tra le boe dei Campionati Nazionali venga utilizzato il PCS Constructed Course. Cercando di semplificare il funzionamento del PCS e del Percorso Costruito, nei moderni certificati ORC viene riportata una curva di performance delle barche a vari angoli al vento e in un range d’intensità che varia dai 6 ai 20 nodi. A ogni intensità di vento la barca avrà un dato “rating”, e in base alle rilevazioni in acqua del Comitato di Regata (dell’angolo del vento e della lunghezza dei lati) e ai tempi di percorrenza delle barche, viene calcolato dal software ORC l’intensità di vento che determinerà i compensi di ogni barca e che il sistema di calcolo ORC utilizzerà per stilare le classifiche.
A Brindisi la critica mossa dai velisti è che il sistema ORC avrebbe sempre calcolato un’intensità di vento minore rispetto a quella realmente registrata in acqua dalle barche. Andando nel concreto, classifiche con un vento calcolato in 9 nodi hanno portato a un risultato diverso rispetto a quello determinato dall’intensità superiore ai 12 nodi, le condizioni effettive. Il malcontento è stato acuito dal cambio delle due classifiche di cui accennavamo in apertura dell’articolo.
Italiano ORC di Brindisi – La versione del Presidente del Comitato di Regata
Il Giornale della Vela ha contattato il Presidente del Comitato di Regata del Campionato Italiano di Brindisi, Alessandro Testa. Il quale ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Il Comitato di Regata ha rilevato e trasmesso all’ufficio classifiche, per ogni prova svolta, i dati per la composizione delle classifiche utilizzando il sistema di compenso PCS con l’inserimento delle rilevazioni previste da ORC per l’ elaborazione applicando il Constructed Course“.
Riguardo alla polemica sul cambio di classifiche delle prove 5 e 6, il Comitato ha emesso un comunicato che recita così:
“Nell’elaborazione delle classifiche in tempo compensato relative alle regate 5 e 6 svoltesi il 28.06.2024 è stato inserito senza autorizzazione del Comitato di Regata un elemento di discrezionalità, peraltro non affidabile e di scarsa precisione, quale la direzione e intensità della corrente rilevata 15 minuti prima dell’esposizione della bandiera arancione di regata 5 solo ai fini del corretto posizionamento della linea di partenza.
Per tale motivo il Comitato di Regata, sulla base di quanto sopra espresso, considerato che tale dato non rientra nel dati normalmente richiesti dall’ufficio classifiche per l’elaborazione dei risultati, valutato che la misura ed il dato conseguente sono frutto di una sua occasionale necessità di solo migliore posizionamento della linea di partenza, preso atto che il dato puntuale rilevato risulta affetto da scarsa precisione ed inaffidabilità, reputa corretto ed omogeneo con l’elaborazione delle classifiche dei giorni precedenti espungere dal calcolo dei tempi compensati di regata 5 e 6 il dato della corrente in quanto mai richiesto.
Per tutto quanto finora esposto il Comitato di Regata dispone il ricalcolo delle classifiche di regata 5 e 6 in tempo compensato basandosi esclusivamente sui dati che sono stati misurati e rilevati con precisione dal Comitato di Regata in più punti del campo di regata così come richiesto dalla prassi”.
Resta però nei regatanti l’amaro in bocca per la sensazione che qualcosa non sia andata per il verso giusto. Non è la prima volta che il sistema PCS con il Percorso Costruito venga fatto oggetto di critiche, perché le intensità di vento non vengono ritenute dai regatanti in linea con quella incontrate in acqua. Sarebbe auspicabile da parte di ORC e UVAI un approfondimento informativo sulle linee guida del sistema al fine di rendere lo stesso di più facile comprensione da parte dei velisti e degli stessi Comitati di Regata che ogni fine settimana permettono a migliaia di appassionati di divertirsi in acqua tra le boe.
Italiano ORC – I Vincitori
Malgrado le polemiche, le regate hanno decretato i Campioni Italiani d’Altura 2024, autori di prestazioni eccellenti. Eccoli:
Gruppo 1 – Classi 0, A, B Regata: Blue Sky, Swan 45 di Claudio Terrieri (YC Hannibal)
Gruppo 1 – Classi 0, A, B Crociera/Regata: Reve de Vie, Grand Soleil 43 di Ermanno Galeati e Angelo Davide (Circolo Nautico Sanbenedettese)
Gruppo 2 – Classe C Regata: Sarchiapone Fuoriserie, Italia Yachts 9.98 di Gianluigi Dubbini (Yacht Club Sanremo)
Gruppo 2 – Classe C Crociera/Regata: Unpopergioco, Italia Yachts 9.98 di Nicola Vescia (LNI Trani)
Mauro Giuffrè
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7 commenti su “Italiano Altura. Perché così tante polemiche? Cosa è successo”
Il vento è stato rilevato correttamente dal CDR attraverso i battelli presenti sul campo, gli anemometri delle barche si trovano ad un altezza maggiore e come tutti ben sappiamo allontanandosi dalla superficie del mare che crea attrito le velocità rilevate aumentano rapidamente.
La normativa non stabilisce a che altezza rilevare il vento, magari lo dovrebbe fare e in un futuro prossimo i regatanti potranno comunicare il vento agli scorer in base alle proprie esigenze di classifica.
In questo articolo ci sono molte inesattezze.
Capisco che l’argomento sia abbastanza complesso, ma dare notizie fuorvianti significa alimentare ancora inutili e strumentali polemiche.
Non mi riferisco ai virgolettati, bensì a tutto il resto dell’articolo.
Quando si elabora una classifica in tempo compensato con il cosiddetto PCS, l’intensità del vento non viene misurata sul campo di regata e poi inserita nel programma ma viene calcolata dal programma stesso, lungo ogni singolo lato, sulla base delle velocità target della prima barca arrivata in reale che, per definizione, viene ritenuta quella che (lungo ogni singolo lato) è stata in grado di raggiungere sempre le sue velocità target ma, ovviamente, questo non è sempre e necessariamente vero. A quel punto, sulla base dell’intensità di vento così ottenuto, il programma calcola il tempo compensato delle altre barche e stila le relative classifiche.
In realtà il numerino che viene fuori dall’inserimento dei dati richiesti e comunemente chiamato vento implicito, è una costante .
Il vento implicito non viene calcolato sulla base della prima barca che taglia il traguardo ma su ogni singola barca. Se questo dato però risulta troppo distante dal vento reale vuol dire che qualcosa non funziona e ci si deve domandare perché
Ripeto…L’assunto di base (teorico) è che la prima barca che ha tagliato il traguardo abbia navigato alle velocità teoriche previste dalle polari espresse dal certificato di stazza. Dedotta la velocità del vento lungo ogni segmento del percorso (sulla base della regata svolta dal primo yacht giunto in reale) la si utilizzerà per calcolare il tempo compensato di tutti gli altri yachts (sempre secondo la stessa procedura, ovviamente) e chi avrà navigato con un vento implicito maggiore si classificherà davanti a chi, invece, lo avrà inferiore…
Da utilizzatore del programma Cyber Altura, che conosco molto a fondo, vi garantisco che quelle classifiche, tutt’ora errate, sono frutto di una poco chiara volontà, oppure di una profonda e grave ignoranza, assolutamente ingiustificata in un Campionato Nazionale. Davvero incomprensibile quanto sconfortante. Purtroppo questi errori, che ho segnalato formalmente anche io prima delle altre imbarcazioni nominate, sono molto comuni in altri campionati, ma non è assolutamente giustificabile ad un assoluto…! Possibile che nessuno, a questi livelli, verifichi una o due volte il lavoro dell’addetto alla classifica?
Per farvi un esempio della gravità della cosa…con la mia barca avremmo dovuto pagare circa 43 secondi miglio da un Dufour 40P in quelle condizioni. Invece nelle classifiche è stato calcolato un compenso di ben 111 secondi/miglio. Abbiamo un’idea di cosa ciò può generare?…