Coppa America, come saranno i percorsi delle regate di Barcellona?
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Manca sempre meno all’inizio della Coppa America di Barcellona e cresce l’attesa per vedere i nuovi AC 75 in un confronto vero tra le boe, su un campo di regata ufficiale. Sono, e saranno, ancora tanti gli incroci in allenamento nelle acque catalane, ma la resa dei conti inizierà solo con le prime regate ufficiali. Come saranno i campi di regata dell’America’s Cup a Barcellona?
Coppa America – Tornano i “confini”

Brutte notizie per gli amanti dei campo di regata classici, anche in questa Coppa torneranno i confini virtuali, la cui violazione sarà motivo di penalità per la barca che infrange il limite. Si è discusso lungamente dei pro e i contro di questa formula, che certamente limita un po’ la tattica tradizionale e la trasforma più in una strategia di corpo a corpo ravvicinato in quello che è a metà tra un campo di regata e una sorta di “circuito”. Nelle regate con barche con velocità molto simili lo spettacolo potrebbe essere intenso, con duelli di virate e strambate accentuati dai confini virtuali del campo. Se le velocità saranno lontane, i confini aiuteranno comunque la produzione televisiva evitando separazioni eccessive tra le barche.
Sparisce la tattica? Sarebbe meglio dire che cambia, perché pur in un campo di regata obbligato ci sono i salti di vento, c’è il lato da preferire se si riesce a condurre la bolina, o quello da scegliere per il lato di poppa. Insomma ci sono delle scelte di posizionamento da fare e vanno prese in relazione alle mosse dell’avversario, e questa a tutti gli effetti può essere chiamata tattica, pur non nel senso classico del termine.
Interessante la collocazione dei percorsi di regata lungo la costa di Barcellona. I team avranno le loro basi a Port Vell, il campo di regata sarà invece piazzato appena a Levante. In alcune giornate, se il vento soffierà da Ovest o da Est, come possibile in certe condizioni, il campo di regata sarà disposto quasi parallelo alla costa con la possibilità di godere di un grande spettacolo per il pubblico che seguirà le regate da terra. L’intenzione infatti è quella di tenere il più possibile le barche, compatibilmente con le condizioni meteo, vicine alla riva.
Coppa America a Barcellona – Quando

Lo “show” inizierà il 22 agosto con l’ultima Regata Preliminare, dove vedremo tutti gli AC 75 all’opera. Il 29 agosto inizierà la Louis Vuitton Cup, ovvero la competizione che decreterà quale sfidante andrà a giocarsi la Coppa America contro il defender Team New Zealand (che prenderà comunque parte ai primi round Robin della LVC).
La finale della LVC andrà in scena a partire dal 27 settembre. Dal 12 al 27 ottobre invece sarà finalmente la volta dell’America’s cup match, tra Team New Zealand e lo sfidante designato. Dal 10 al 26 settembre si svolgerà anche la Youth America’s Cup, e dal 26 settembre al 13 ottobre la Women America’s Cup, entrambe con gli AC 40.
Mauro Giuffrè
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3 commenti su “Coppa America, come saranno i percorsi delle regate di Barcellona?”
Forse è opportuno nominare la differenza tra tattica e strategia ai lettori, con i limiti di percorsi è la strategia a soffrire (l arte di sfruttare il vento e la corrente per compiere il percorso più velocemente senza tenere conto Dell avversario).
La tattica è legata al controllo e al posizionamento sull avversario sia in attacco che in difesa, infatti oltre al tattico spesso a bordo abbiamo anche lo stratega.
Credo che le barche si equivalgono un po’ tutte.Chi avrà quel mezzo nodo in più vincerà sicuramente ovviamente con pochissimi errori. Ma io soffiero sulle vele di luna rossa….. Sempre da buon marinaio e da buon italiano onore al tricolore onore a l’una rossa. Forza ragazzi voglio vedere la coppa in Italia….. Lo meritiamo. Un grazie immenso a patrizio.
Sono perfettamente d’accordo con il commento di Pietro.
Ma mi sento di aggiunngere che ci si sta portando, in tutte le clessi derive comprese, a percorsi eccessivamente corti che fanno prevalere l’importanza della tattica sulla strategia.
Faccio un esempio: Nel Laser, ora ILCA, il percorso era un triangolo equilatero con 9 lati da 0,9 miglia, 4 di bolina, 4 laschi e 1 poppa la prima e l’ultima bolina prolungate di 100-200 metri. Con boline di 25-30 minuti c’era il tempo per la strategia. Ora, con percorsi che durano 50 minuti e boline di 10, anche se prevedi, ad esempio, un salto di vento, questo deve arrivare nei prossimi 5 minuti, se no sei fritto.