Classic Boat leggendarie: 5 miti degli anni ‘70 (da 14 a 40 mila euro)
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A parlare di Classic Boat in generale, talvolta, si perdono le sfumature e le sottigliezze che ogni fase progettuale ha comportato, così come le sue evoluzioni e le sue filosofie. Abbiamo selezionato 300 progetti d’eccellenza, 300 modelli di valore storico da celebrare e valorizzare. In quest’ottica, adesso, vogliamo approfondire il tema come merita, contestualizzando ogni progetto e ogni barca al suo tempo. Ecco ora una serie di articoli di approfondimento, brevi overview di 60 Classic Boat leggendarie, dei canoni progettuali e delle loro evoluzioni decennio per decennio. Ecco, quindi, 5 Classic Boat leggendarie degli anni ‘70 (presentate in ordine di valore medio).
Classic Boat leggendarie: Gli anni ‘70 (pt.1)
Con gli anni ‘70, le lezioni e sperimentazioni del precedente periodo (inaugurato, se vogliamo, da quell’eclatante Fastnet del ‘65), entrano a pieno titolo nella progettazione, lanciando alcuni tra i più importanti cantieri e progettisti della seconda metà del secolo. Iniziano a comparire scafi competitivi e di qualità su ambedue i fronti del mercato, muovendo dalle dimensioni più piccole fino alle taglie Maxi. Contemporaneamente, cambiano le linee, aumentano i bagli e si riducono gli slanci. Cambia, in poche parole, sia la progettazione, sia la filosofia dietro le barche, che spaziano ora dai più piccoli cruiser ai più grandi scafi di successo. Fondamentale, in questa fase, è però anche l’introduzione di un nuovo canone, lo IOR, che vedrà dare il via ad una stagione senza uguali: cruiser, racer, performance cruiser e veri bluewater inizieranno ora a spopolare, ampliando i segmenti di mercato verso ogni direzione plausibile.
5 Classic Boat leggendarie degli anni ‘70
Ad aprire le danze sul fronte dei grandi progetti del decennio 1970, cinque Classic Boat saltano all’occhio, 5 scafi capaci sia di rappresentare l’eccellenza del periodo, sia le fasce di mercato (medie) dei loro valori odierni. Sono barche d’eccezione, diventate iconiche sia in Mediterraneo, sia nel mondo. Ecco 5 scafi tra i 14 e i 40 mila euro di media, perfetti per le uscite giornaliere, la piccola crociera, o le lunghe settimane passate in mare.
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HR 24 / MISIL II
Hallberg Rassy; 7.35 m; Olle Enderlein; 1972
Noto anche come Hallberg Rassy 24, il Misil II fu un piccolo capolavoro del cantiere. Veloce, maneggevole e cabinato, fu l’Hallberg Rassy che, per concezione, fu forse più corsaiolo tra tutti. È una chicca ricercatissima, apprezzata sia per le sue doti velocistiche che per le piccole dimensioni. Il baglio è stretto, gli slanci sono ridotti e l’eleganza non manca. A suo modo, è uno scafo classico e marino, eccellente, oggi, sia per le uscite giornaliere, sia per la piccola crociera o, perchè no, la navigazione solitaria.
Il suo VALORE MEDIO si aggira intorno i 14.000€. Per scoprire la sua scheda e il range di prezzi, apri questo LINK.
ZIGGURAT 916
CPR; 9.16 mm; Andrea Vallicelli; 1976
Nel 1976 tre giovani progettisti e amici – Andrea Vallicelli, Vittorio Mariani e Nicola Sironi – non si accorgono che, con lo Ziggurat, stanno ideando una futura icona della vela. Lo Ziggurat, per la stazza IOR un Half Tonner, è bello, veloce e abitabile. Sicuramente una pietra miliare della nautica italiana, è uno scafo molto bilanciato, dalle linee pulite e interni abitabili. Come il Misil II, sebbene su stazza maggiore, offre oggi ancora tanto sano divertimento e, oltre a correre, si presta bene alla crociera. Certamente, una crociera spartana, anni ‘70.
Il suo VALORE MEDIO si aggira intorno i 17.000€. Per scoprire la sua scheda e il range di prezzi, apri questo LINK.
ALPA 9.50
Alpa; 9.5 m; Cantieri Alpa; 1970
Sotto sotto, è’ un Alpa 11.50, un grande successo del cantiere, ma in piccolo. Alpa la progetta ispirandosi ai disegni di Sparkman & Stephens per l’11.50, uno scafo notevole dal sapore tipico di fine anni ‘60. Nato nel 1970, l’Alpa 9.50 è quindi influenzato dal design anni ‘60, ben dimostrato nei suoi grandi slanci, dal basso bordo libero e dalla superficie velica ridotta. Il risultato è una barca che privilegia i venti medio-forti per garantire buone prestazioni a vela. Esteticamente, invece, è una piccola chicca, classica come poche e piacevolissima. Un ottimo scafo per chi vuole praticare brevi crociere immerse in uno stile molto “dolce vita”.
Il suo VALORE MEDIO si aggira intorno i 29.000€. Per scoprire la sua scheda e il range di prezzi, apri questo LINK.
PASSATORE
Sartini; 8.55 m; Jean Marie Finot; 1971
Quello del Passatore è indubbiamente un progetto che ha fatto la storia della vela. Realizzato in legno compensato incrociato incollato, venne prodotto in oltre 136 esemplari dal 1971 al 1982. Progettato di Finot con una poppa larghissima per l’epoca, si rivelò ottima in regata. Offre anche buon spazio anche per la crociera, senza considerare che fu un grande banco di scuola per tanti velisti, tra cui il mitico Cino Ricci.
Il suo VALORE MEDIO si aggira intorno i 30.000€. Per scoprire la sua scheda e il range di prezzi, apri questo LINK.
DUFOUR 35
Dufour; 10.75 m; Michel Dufour; 1971
Michel Dufour fu un genio. Dopo l’Arpège, suo primo enorme successo, disegnò e costruì una serie di barche diverse da tutte le altre, grandi scafi. Tra questi, forse quello di più ampio successo, il Dufour 35, costruito in ben 450 esemplari. È uno dei migliori esempi della via alla nautica di Dufour. È una barca semplice e comoda, e a suo modo anche bella. Ma, soprattutto, è una barca solida, forte di un baglio estremamente largo per la lunghezza, garanzia che le garantisce grandi volumi interni e un buon passo sull’onda formata e sotto forte vento. Ottima per la crociera, più di un paio di Dufour 35 hanno fatto il giro del mondo, compresi alcuni tutt’ora in corso.
Il suo VALORE MEDIO si aggira intorno i 40.000€. Per scoprire la sua scheda e il range di prezzi, apri questo LINK.
I tre step per valorizzare la tua Classic Boat
Bene, la vostra barca è una Classic Boat? Ora vi spieghiamo come dare dignità alle Classic Boat by Giornale della Vela e aumentarne il valore. Abbiamo creato una rete di professionisti dedicata proprio a questa valorizzazione.
- Il primo step obbligatorio per valorizzare una Classic Boat storica by Giornale della Vela è la perizia. Abbiamo individuato due periti “top” (Davide Zerbinati e Danilo Fabbroni) in grado di stilare una reale certificazione di Classic Boat e vedere riconosciuto il valore storico della barca. Solo con un’attenta analisi dello stato del bene e della sua manutenzione negli anni, oltre a controllare che non sia stato stravolto il progetto originario, si può certificare il suo valore.
- L’assicurazione è il secondo passo indispensabile, dopo la perizia. Oggi è difficile che una compagnia assicurativa valuti una barca con almeno 25 anni di vita per il suo reale valore. Con l’iniziativa Classic Boat, una volta ottenuta la perizia dei nostri due periti, il valore intrinseco della barca viene recepito anche dal broker assicurativo David Assicurazioni. E se la perizia ha certificato l’ottimo stato della barca… il premio diviene più conveniente! QUI puoi scoprire di più sull’assicurazione!
- La compravendita è il terzo step che richiedeva professionisti dedicati: abbiamo coinvolto uno dei maggiori broker italiani (Abayachting) in grado di recepire il reale valore di ognuna delle attuali 188 barche selezionate, sia nel caso di vendita che di acquisto. Vi aiuta a venderla o a comprarla al miglior prezzo, selezionando l’acquirente o il compratore migliore, eseguendo una valutazione dello stato della barca.
- Il nostro “dream team” di periti, assicuratori e broker è contattabile con un click direttamente dalle schede delle barche (Qui il link).
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1 commento su “Classic Boat leggendarie: 5 miti degli anni ‘70 (da 14 a 40 mila euro) ”
Penso che queste barche le stiate sopravvalutando di parecchio.
Appena la produzione di serie prenderà il suo passo chi le possiede si ritroverà con il cerino in mano!