Il nuovo cantiere dedicato ai blue water si chiama Mishi Yachts e arriva dalla Turchia
IL REGALO PERFETTO!
Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.

Il mondo dei bluewater segna l’ingresso di un nuovo brand dedicato alle barche gira mondo, Mishi Yachts, marchio del cantiere Yonka con sede in Turchia. L’azienda, specializzata nella costruzione di unità per utilizzo militare, ha deciso di entrare anche nel mercato degli yacht a vela di lusso e si presenta con il Mishi 88, già in acqua, e con il progetto del Mishi 102.
Che barche sono i Mishi
“Lavorando con Taka Yacht Design, la nostra intenzione è sempre stata quella di portare i comfort del motoryacht sulla piattaforma più raffinata di una barca a vela”, spiega il fondatore del marchio Şakir Yılmaztürk, che è anche il primo armatore del nuovo brand dato che il primo 88, lungo 26,82 metri e largo 6,20, che è stato presentato allo scorso Cannes Yachting Festival, è stato destinato a lui. Una barca che si caratterizza per un pozzetto particolarmente riparato, protetto da un hard top, e per una grande zona libera da destinare al prendisole a poppa.
Yılmaztürk vuole che il marchio si concentri su imbarcazioni dedicate al comfort di lusso, ma che possano essere utilizzate anche da una famiglia, quindi devono essere sicure oltre che eccezionalmente confortevoli. Gli yacht sono costruiti in composito di carbonio e schiuma sandwich dai tecnici di Yonca, che hanno una lunga specializzazione nella costruzione navale essendo ormai da molti anni nel settore con il cantiere principale.

Il Mishi 102 sviluppa le stesse caratteristiche su scala ancora più grande dell’88. Con una lunghezza di oltre 31 metri, sarà concepito per ospitare 8 ospiti e 4 membri dell’equipaggio.
“Da anni costruiamo imbarcazioni in composito, veloci e idonee alla navigazione per le Marine di tutto il mondo” racconta il fondatore del cantiere. “Aveva senso sfruttare le capacità di laminazione del cantiere per costruire il mio 88 piedi e, così facendo, ho iniziato un viaggio che mi ha portato a fondare Mishi Yachts”.
Il progetto Mishi 102 sarà presentato al Monaco Yacht Show nel settembre 2024.
Condividi:
Sei già abbonato?
Ultimi annunci
I nostri social
Iscriviti alla nostra Newsletter
Ti facciamo un regalo
La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!
Può interessarti anche

BARCHE USATE: Vendono 5 scafi per tutti gusti dai 7 ai 14 metri
Continuiamo ad andare alla scoperta delle migliori occasioni sul fronte barche usate presenti sul nostro mercatino degli annunci. Qui potete vendere e comprare barche usate (anche le Classic Boat storiche by Giornale della Vela!), accessori, posti barca, trovare l’idea giusta

Via la randa! Il concetto DolceVela è ciò che chiedono (e già fanno) i diportisti in vacanza
Potremmo chiamarlo provocatoriamente come “Processo alla Randa” il concetto DolceVela, ovvero la barca senza randa di cui il primo modello, DolceVela 48, è già navigante (disponibili anche le due versioni più piccole, DolceVela 34 e 42). Ma in realtà l’idea

Classic Boat Club | S&S: 8 cult sotto il segno di Sparkman & Stephens
1931, la Transatlantic Race è vinta da Dorade. Si tratta del progetto #7 del neonato studio Sparkman & Stephens, fondato nel 1929 da Drake Sparkman –noto broker marittimo– e Olin Stephens –giovane e promettente progettista navale. Una vittoria d’eccezione e,

Elan Sixtyfive (21,35 m) è la scommessa del cantiere sloveno sul carbonio
Dopo una profonda ristrutturazione industriale durata sei mesi, il cantiere sloveno Elan Yachts torna nel mercato della nautica da diporto con un’ambizione decisa: conquistare il segmento premium della crociera oceanica veloce. Non adatta i vecchi modelli, non ritocca linee storiche.







