Mediterraneo mare tropicale e la scomparsa delle cozze. Ecco cosa succede
IL REGALO PERFETTO!
Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.
Il Mediterraneo si sta tropicalizzando e sono anche a rischio estinzione le cozze. Il colpevole? Il cambiamento climatico. La fonte di questi allarmi sullo stato di salute del Mare Nostrum è l’autorevole “La rivista della Natura” che ha pubblicato due notizie con avalli di importanti studi scientifici.
Il Mediterraneo tropicale
“Se non si riuscirà a controllarlo, il riscaldamento climatico favorirebbe entro la fine del secolo la tropicalizzazione e l’invasione del Mar Mediterraneo da parte di specie tropicali provenienti dall’Oceano Atlantico. Quasi la metà delle specie che abitano il Mar Mediterraneo non si trova in nessun altro luogo del mondo, ma il bacino si sta riscaldando rapidamente, mettendo a rischio questa biodiversità unica”.
Questa è la sentenza di “La rivista della Natura” avallata dai risultati della recente indagine The dawn of the tropical Atlantic invasion into the Mediterranean Sea”.
L’ingresso principale delle specie tropicali avviene dal Canale di Suez, dal Mar Rosso al Mediterraneo.
I ricercatori rilevano che sono già stabilmente insediate in Mediterraneo parecchie specie tropicali come la lepre di Mare (Bursatella leachii) e il nudibranco Chromodoris quadricolor e pericolosi pesci alieni come vi avevamo raccontato qui e qui.
Il ricercatore Paolo G. Albano lancia l’allarme: “Il cambiamento a cui andiamo incontro è drammatico e irreversibile e porterà la biodiversità del Mar Mediterraneo a uno stato che l’umanità non ha mai visto”.
Mangeremo ancora le cozze?
Il secondo allarme lanciato da “La rivista della Natura” è altrettanto inquietante. “I cambiamenti ambientali causati dall’uomo stanno minacciando la capacità delle cozze e di altri molluschi di formare i loro gusci, e dobbiamo capire meglio quali rischi deriveranno da questo in futuro» afferma la ricercatrice Leanne Melbourne che, assieme a Nathalie Goodkin dell’American Museum of Natural History di New York, hanno curato lo studio.
Hanno rilevato che, nel confrontare campioni moderni ed esemplari storici provenienti sempre dagli stessi siti, hanno evidenziato che le conchiglie di raccolta recente, sono più porose sia di quelle raccolte negli anni ’60 che di quelle raccolte in alcuni siti all’inizio del 1900, ciò porta a ipotizzare che l’aumento della temperatura ha portato ad un aumento della porosità.
La porosità dei campioni è di vitale importanza, poiché da essa dipende l’integrità strutturale dei molluschi, rendendoli più deboli e potenzialmente più suscettibili ai danni. Se si formano gusci più deboli, si romperanno più facilmente e potremmo perdere questi fondamentali organismi.
Condividi:
Sei già abbonato?
Ultimi annunci
I nostri social
Iscriviti alla nostra Newsletter
Ti facciamo un regalo
La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!
Può interessarti anche
Enrico Berlinguer marinaio e il suo gozzo a vela su cui trovava la pace
Nel film appena uscito nei “Berlinguer – La Grande Ambizione” di Andrea Segre, con Elio Germano nei panni del segretario del PCI (1922-1984), la vela è protagonista. Come “terapia”, come rifugio. Non dev’essere stato facile essere Enrico Berlinguer. Il compromesso
Kenichi Horie ha 85 anni e naviga felice per gli oceani (da solo)
Kenichi Horie, a 85 anni, è un leggendario velista giapponese che nonostante l’età avanzata naviga ancora in giro per gli oceani dopo una vita votata al mare e all’ecologia. Il suo messaggio è di ispirazione per tutti. “Fate sì che
Vacanze in barca: dove sono andati gli italiani nel 2024?
Nel 2024, il settore delle vacanze in barca ha mostrato un andamento positivo, con un crescente interesse da parte della clientela italiana per il noleggio di barche a vela, catamarani e yacht. Nonostante le difficoltà legate all’inflazione e alle condizioni
Il posto giusto per prendere la patente nautica a Milano
Andareavela è attiva dal 2005 grazie all’idea dei soci fondatori Stefano Raschio e Pierpaola Bertagni che operavano già da tempo nel settore della nautica da diporto. Dalla loro esperienza e passione nasce la Scuola Nautica Andareavela che offre corsi per
1 commento su “Mediterraneo mare tropicale e la scomparsa delle cozze. Ecco cosa succede”
Mi sembra di ricordare che il problema delle conchiglie/gusci è dovuto più all’eccesso di CO2 (assorbito dal mare) che alla temperatura. Il che è probabilmente più grave perché è un problema più globale rispetto a una “migrazione” verso latitudini più temperate.