Trionfo Tita. E adesso Olimpiadi e Coppa America
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Ha fatto bene a Ruggero Tita, l’allenamento invernale con Luna Rossa e giocare al simulatore assieme a Marco Gradoni.
Il poker di Ruggi il Freddo
Ha stravinto con venti punti di vantaggio il suo quarto campionato mondiale Nacra 17 (e il terzo consecutivo con il prodiere Caterina Banti) a La Grande Motte a sigillo di un dominio incontrastato, che lo mette nelle condizioni di essere il favorito d’obbligo alle prossime Olimpiadi di Marsiglia (20-28 luglio) dopo l’oro vinto nel 2020.
E ha smentito chi diceva che avrebbe dovuto scegliere tra la vela olimpica e Luna Rossa. Invece, Ruggero, 32 anni, detto Ruggi “il Freddo”, ha fatto bene a tenere il piede in due scarpe.
Non è una vittoria normale, la sua. Cinque primi, quattro secondi su 13 regate (esclusa la medal race). Siamo al livello dei tempi d’oro di Roger Federer a Wimbledon, quando non ce ne era per nessuno.
Il girone infernale
E adesso? Lo aspetta il girone infernale. Rivincere le Olimpiadi e vincere la Coppa America con Luna Rossa in due mesi, da fine luglio a settembre. E non sarà certo la preparazione atletica, il suo problema. Sarà la testa che dovrà esserci. Ma “Ruggi il Freddo” è un trentino temprato dal clima rigido delle montagne. E se riuscisse in questa impresa, allora sì che diventerà un eroe nazionale. Se lo merita.
Gli avversari di Tita
Chi potrà arrestare la cavalcata di Ruggero Tita e Caterina Banti per il secondo oro olimpico nel catamarano misto? I due inglesi, i loro grandi rivali John Gimson e Anna Burnet già argento nel 2020?
Gli avversari di Ruggero in Coppa America, invece, ce li ha in squadra. Max Sirena non potrà non tenere conto del suo stato di grazia, ma dovrà giocarsela con gli altre tre fuoriclasse di Luna Rossa, dato che al timone dell’AC75 potranno essere solo in due (uno per bordo): Marco Gradoni (che si sta esercitando al timone) e i due veterani Checco Bruni e Jimmy Spithill.
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4 commenti su “Trionfo Tita. E adesso Olimpiadi e Coppa America”
Anche nella Vela come nei Rallies i prodieri e i copiloti, purtroppo appaiono spesso nei titoli di coda, sebbene condividano gioie e dolori con i loro “piloti” in una misura che lascio giudicare a chi se ne intende.
“Dimenticarsi” sistematicamente di Caterina Banti non fa bene a questo sport.
Ho visto i filmati della scorsa olimpiade..
Il contributo di Caterina era abbastanza scarso, zero tattica di regata, gestione approssimativa delle scotte, mancanza di tempismo perfino nell’uscire al trapezio..
Tita ha vinto quell’ olimpiade malgrado Caterina
Mi sembra molto riduttivo se sei salito su un cat dovresti sapere bene quanto conta il prodiere, non è un passeggero a bordo, da solo non si vince..