Ambrogio Beccaria supereroe dell’Atlantico. Vince anche la Ostar
IL REGALO PERFETTO!
Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.
Tutti lo temevano e lui non ha smentito i pronostici, vincendo la mitica Transat CIC (ex Ostar, scopri QUI perché è una regata mitica), la traversata del nord Atlantico in solitario da Lorient a New York con il suo Class 40 AllaGrande Pirelli. Ambrogio Beccaria, 32 anni, è il supereroe della vela italiana.
Ambrogio Beccaria il supereroe
Il navigatore milanese, trionfando in 11 giorni, 16 ore, 17 minuti e 55 secondi alla regata (3.900 miglia di percorso) che ha consacrato mostri sacri come Chichester, Tabarly, Peyron (è il terzo italiano a vincerla dopo Ciccio Manzoli e Andrea Mura), aggiunge un altro tassello al suo curriculum pazzesco, dopo la recente vittoria della Transat Jacques Vabre (dalla Francia al Brasile), il secondo posto alla Route du Rhum (Francia-Guadalupa), la vittoria nel 2019 della Mini Transat (primo italiano a riuscirci).
Se c’è un supereroe dell’Atlantico è proprio lui, Ambrogio Beccaria detto Bogi. Il suo palmares poi è ricco di vittorie e podi nelle regate Class 40 francesi (come il primo posto allaCIC Normandy Channel Race).
Beccaria, i problemi, i fulmini e la lotta con Lipinski
La vittoria della Transat CIC, una regata durissima dove si cono stati tantissimi ritiri per le condizioni “toste” del meteo, arriva dopo tanti problemi tecnici (al bompresso, al timone…). “A questo giro sono contento perché sapevo quello che andavo a fare, ero pronto, sapevo che sarebbero successi dei casini. Quando ho rotto il bompresso, in due ore l’ho riparato. A un certo punto della regata in 24 ore ho perso 80 miglia, questo avrebbe potuto uccidermi. Invece mi è piaciuto come ho gestito la situazione. Ci sono stati anche momenti di panico, come quando un fulmine si è scaricato a pochi metri dalla barca. Sono rimasto un’ora a tremare. E’ stato come una bomba in barca, elettronica che non funzionava…”.
Il trionfo giunge dopo una lotta senza esclusione di colpi con il suo avversario/amico francese Ian Lipinski a bordo di Credit Mutuel.
Dopo aver avuto problemi tecnici iniziali in regata, Beccaria è sceso in quarta posizione e vi è rimasto fino a quando non è uscito dalla prima grande bassa pressione. Quando i venti si sono attenuati, Bogi ha iniziato a macinare miglia e accumulare vantaggio. Aveva 74 miglia su Lipinski, poi è calato il vento. Nella Corrente del Golfo e nei venti più leggeri ha un po’ sofferto, perdendo di nuovo tutto il vantaggio a favore di Lipinksi.
Ma nell’ultima transizione Ambrogio, navigando un po’ più a sud, è riuscito a rimanere in un flusso più intenso: poi la bolina fino all’arrivo (in un punto a 110 miglia da New York), in cui Beccaria è stato in controllo totale.
“Il mio difetto? Forse le manovre, ho ancora tanto da imparare. Ma il mio pregio ormai lo conosco. Spingo sempre al massimo, non mollo un caXXo“
Merito della sua bravura indiscussa e di come riesca a spingere al massimo la sua invidiatissima barca, il Musa 40 Made in Italy progetto di Gianluca Guelfi (leggi qui la nostra intervista al progettista) e Fabio D’Angeli.
Ora è atteso l’arrivo dell’altro skipper italiano in regata, Alberto Bona, in quinta posizione a bordo di IBSA. Qui il tracking della regata.
Condividi:
Sei già abbonato?
Ultimi annunci
I nostri social
Iscriviti alla nostra Newsletter
Ti facciamo un regalo
La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!
Può interessarti anche
Antidoping e vela, cosa dovete sapere (per non finire come Sinner)
Regatanti, occhio al ’“rischio Sinner”! World Sailing, la federazione mondiale della vela ha diffuso un comunicato in cui invita praticanti, allenatori, personale medico e tutte le “parti interessate” a prestare massima attenzione alle nuove regole del Codice mondiale antidoping che
ARC Rally: No Rush primo sul traguardo, Bellamossa in testa tra i multiscafi B
Sono iniziati gli arrivi a Santa Lucia per l’edizione 2024 della ARC, il rally atlantico per croceristi, la regata/traversata che ogni anno porta centinaia di barche ad attraversare l’Oceano dalle Canarie ai Caraibi. La prima barca a tagliare il traguardo
Le superbarche da battere all’Admiral’s Cup 2025 (e quale sarà il team italiano)
C’era una volta una regata leggendaria: l’Admiral’s Cup. Dal 1957 al 2003 è stata il Campionato del Mondo ufficioso della vela d’altura, attirando le migliori barche e i più grandi velisti di ogni nazione. Dopo oltre due decenni di assenza,
ARC rally, le barche italiane ben posizionate a 1000 miglia dal traguardo
Non è stato ritrovato il corpo del velista svedese Dag Eresund, 33 anni svedese, caduto in mare durante la ARC 2024 dal VO65 austriaco Ocean Breeze. Rimane il “warning” per la flotta che transita nella zona individuata dal MRCC (Marine
2 commenti su “Ambrogio Beccaria supereroe dell’Atlantico. Vince anche la Ostar”
Ormai è il ns eroe! Grande navigatore italiano …. e non il solo. Seguono a ruota altri bravissimi skipper!!
A solo 6 ore dal Pedo, con il suo IMOCA recentemente aggiornato …
Forse questa regata segna un passaggio generazionale