BARCHE USATE Vendono 4 Classic Boat da 7.3 a 13 metri (più una in regalo)

Continuiamo ad andare alla scoperta delle occasioni migliori di barche usate sul nostro mercatino degli annunci. Qui potete vendere e comprare barche usate (anche le Classic Boat storiche by Giornale della Vela!), accessori, posti barca, trovare l’idea giusta per le vostre vacanze e persino cercare e offrire lavoro! Oggi abbiamo scovato per voi quattro Classic Boat in vendita, da 7 a 13 m. Scafi perfetti sia per divertirvi, sia per andare in crociera. Inoltre, un piccolo bonus, una deriva in regalo!

4 barche usate da 7 a 13 m + una deriva “bonus”

Classic Boat vuol certo dire che sono scafi di concezione ultraventicinquenaria, ma cià non vuol dire abbiano tutte lo stesso anno di varo, anzi, questi sono diversissimi tra loro: ecco, quindi, 5 classiche dal 1974 al 2000. Un usato sicuro: garantisce il Giornale della Vela!

J/24 – Un grande cult tra i monotipi (1984; 7.3 m)

Ad aprire questa rassegna, un classico senza tempo e senza bisogno di troppe presentazioni. Si tratta di un J/24, il progetto evergreen di Johnstone, un cult del 1977.

Più che una barca, infatti, il J/24 è un pezzo di storia, un mito. Con 5400 esemplari varati (di cui più della metà ancora naviganti), questo piccolo 7.3 metri è un monotipo spettacolare e il più diffuso al mondo. Divertente, tecnico ma non troppo e, soprattutto, diffusissimo, ci si può regatare ovunque, sempre. I circuiti sono tanti, i prezzi contenuti e le soddisfazioni assicurate. È un investimento che pagherà sempre, perchè, sebbene il progetto invecchi, il J/24 sarà sempre attuale. Il modello in vendita, del 1984, è in ottime condizioni, è sempre stato tenuto a terra e può essere visibile a La Spezia, in Liguria.

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Swan 371 – Un “cigno” di Ron Holland (1980; 11.28 m)

A fine anni ‘70, nella transizione tra Sparkman & Stephens e Frers, Nautor Swan ebbe un breve periodo di collaborazioni con il neozelandese Ron Holland. Nel 1979, uno dei primi progetti di questo binomio, nasce lo Swan 371. Si tratta di uno scafo particolare, da intenditori. Le linee sono pulite, il canone estetico è quello Swan, e i dettagli sono tutti alla Holland. Fu un piccolo successo, 87 scafi in poco meno di 10 anni. Sottocoperta troviamo cabine poppiere, a murata e una a V prodiera, senza contare la dinette trasformabile in cuccetta.

Lo scafo proposto, del 1980, è stata ben mantenuta negli anni, il teak della coperta è in buono stato e sono offerti diversi giochi di vele, nuovi e usati. Il tutto è visibile ad Alghero.

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Sortilege – Quando la firma era Dufour (1974; 12.5 m)

Michel Dufour era un precursore e un genio. In buona parte, forse essendo un po’ larghi di manica, è a lui che la nautica odierna deve le sue origini. Dopo aver firmato capolavori come l’Arpege, nel 1971 Dufour vara il Sortilege, una barca all’apparenza peculiare, ma solida e marina come poche. Fu il fratello Ketch del Dufour 41, una barca capace di andare ovunque e apprezzata dagli amanti dei veri bluewater. Nel ‘71 era l’ammiraglia del cantiere, oggi è un’ottima opzione per navigare tranquilli su un classico anni ‘70.

Il Sortilege qui proposto, del 1974, è dotato di un motore Perkins da 53 Hp, ha un layout a 2 cabine e 2 bagni ed è completo di salpancora elettrico, elettronica completa e 12 vele. È visibile a La Spezia.

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J/130 – L’ULDB da crociera (1993; 13 m)

E il 1992 e Johnstone fa uno dei suoi soliti miracoli. In questo caso, è il J/130, l’ibrido tra un cruiser confortevole e un ULDB (Ultra-Light-Displacement-Boat) da regata. Il risultato è uno scafo che spopola negli USA, una barca veloce e agile ma contemporaneamente comoda e gestibile anche short-handed.

Il J/130 in vendita, varato nel 1993, è visibile a La Spezia, installa un motore Yanmar da 40 cavalli, ha elica a pala abbattibili e salpancore elettrico. A disposizione, sono presenti Randa, Genoa Leggero, Genoa Pesante, Fiocco, Tormentina, Trinchetta, Spinnaker, Gennakerl e tendalino.

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Flying Dutchman – Una deriva in regalo, per chi cerca un “progetto” (1968; 7 m)

Il Flying Dutchman fu un piccolo capolavoro, una deriva incredibile, apprezzatissima. Progettata a cavallo tra il 1951 e il 1952, è considerata una delle derive più eleganti e veloci del suo tempo, soppiantata poi da scafi del calibro del 420 e del 470. Nondimeno, si tratta di un progetto tecnico, agile e veloce, estremamente piacevole e capace di regalare non poche gioie. Completa di randa, fiocco, spinnaker e trapezi, è ideale per chiunque voglia divertirsti, ragazzi o adulti questi siano.

Nel caso del Flying Dutchman in questione, si tratta di un regalo. Un regalo particolare, perchè questo scafo è del 1968, è in legno e, decisamente, richiede un restauro amorevole e non poco impegnativo. Ma, perchè c’è un ma, è un’occasione d’oro per gli appasionati e per tutti coloro che non hanno paura di sporcarsi le mani. Senza contare che, salvare una barca, è sempre una buona cosa.

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