Red Bull ha messo le ali ad Alinghi: ecco perché l’AC 75 elvetico può essere rivoluzionario

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Il nuovo AC 75 Alinghi Red Bull Racing. 37th America’s Cup Recon.

Alinghi Red Bull Racing ha varato ufficialmente il suo nuovo AC 75 a Port Val, Barcellona, e dobbiamo ammettere che, rispetto alla primissima impressione che avevamo avuto sulla barca, ci siamo dovuti ricredere. Le prime immagini, con l’AC 75 nella penombra della cerimonia di “unveiling”, avevano tenuto abilmente nascoste le reali forme di quella che promette di essere come una nuova “famiglia” di AC 75, diversa da Luna Rossa e da Team New Zealand. La collaborazione con Red Bull Racing sembra abbia aperto un’interpretazione diversa della box rules degli AC 75, che ha rotto gli schemi rispetto a quanto si era visto finora. Lo sfidante elvetico guidato da Ernesto Bertarelli promette di essere una potenziale grossa sorpresa.

Quella strana ala a poppa sull’AC 75 Alinghi Red Bull Racing

Alinghi Red Bull Racing la particolare forma della poppa che sembra quasi un’ala. 37th America’s Cup Recon.

Non ci sono tanti dubbi sul fatto che il primo elemento che a tutti è saltato agli occhi sia quella sorta di ala che la barca ha nella parte posteriore, oltre che nel disegno della poppa. Il design team guidato da Marcelino Botin, ha sviluppato diversamente le le linee delle murate, che viste da dietro hanno una forma a goccia, e non corrono fino a poppa come sugli AC 75 visti fino a ora ma finiscono prima.

Alinghi Red Bull Racing, si nota come le murate siano più corte degli altri 75, e con una particolare forma a goccia che rientra, e la poppa piatta, e più larga rispetto a dove finiscono i bordi, che va a formare questa sorta di ala. 37th America’s Cup Recon.

Nella parte finale, grazie alla forma a goccia, le murate rientrano leggermente, mentre a poppa prosegue lo specchio completamente piatto. Con il rientro della murata in quella zona si forma una sorta di ala sporgente, che potrebbe avere una doppia funzione, aero e idro dinamica.

Alinghi Red Bull Racing. America’s Cup Recon.

Questa particolare forma si crea anche grazie al fatto che la barca, dall’attacco del braccio dei foil fino quasi all’estrema poppa, ha una sorta di spigolo che corre su una larghezza costante, e che si allarga leggermente all’altezza di quella che chiamiamo “ala”, come si nota nella foto sopra.

Come si vede da queste foto, con la barca in dislocamento questa particolare zona della barca toccherà l’acqua, e avrà probabilmente una funzione anti scarroccio. La cosa più interessante è però capire che funzione aerodinamica possa avere un elemento simile. Ci sono infatti diverse cose della nuova Alinghi che potrebbero essere interessanti e da esplorare.

Vi abbiamo raccontato in un nostro approfondimento come le forme piatte e quelle rotonde scavate o a tunnel sotto lo scafo erano la chiave per ricreare il cuscinetto d’aria tra scafo e carena necessario a dare portanza allo scafo.

A sinistra Te Rehutai, la barca vincente di Team New Zealand alla scorsa Coppa America. A destra due possibili soluzioni progettuali per ricreare il cuscino d’aria tra scafo e superficie dell’acqua. Quella di Alinghi sembra essere più vicina almeno in parte alla soluzione in giallo, differentemente da quanto era emerso a un primo sguardo.

Schema questo funzionale a ridurre la dimensione dei foil immersi tramite appunto uno scafo che dia anche portanza. Fino a ora Luna Rossa ha scelto l’opzione quasi totalmente piatta sotto lo scafo, con forme a bassa resistenza a prua. Team New Zealand ha forme non troppo lontane dallo scafo italiano, ma volumi di prua più consistenti e un accenno di tunnel prima che inizi la parte piatta della carena. Alinghi sembra invece avere inaugurato ancora un’altra strada, forse più estrema.

La carena come una macchina da Formula 1

Alinghi Red Bull Racing, il dettaglio delle forme della carena.  America’s Cup Recon.

Nella zona centrale della barca infatti le forme di Alinghi non sembrano piatte, ma leggermente concave, per poi appiattirsi del tutto verso poppa.

La carena di una macchina di Formula 1 ha delle zone scavate per ricreare il cuscinetto d’aria e l’accelerazione del fluido sotto la macchina.
Alinghi Red Bull Racing, Day 1 of AC75 (B2), Launch of the new AC75, ‘’BOAT ONE’’’ in Barcelona. – 16April2024. 37th America’s Cup Recon.

Si tratta di una soluzione ispirata al mondo delle Formula 1, che aumenta il cuscinetto d’aria e può generare un’accelerazione. In F1 la variante è molto più accentuata e viene utilizzata per creare deportanza (spinta dall’alto verso il basso) e non portanza (spinta dal basso verso l’alto) come servirebbe agli AC 75. Tuttavia è una soluzione che, in una versione di compromesso, Alinghi sembra avere realizzato sulla sua barca che sembra proprio avere beneficiato della collaborazione con Red Bull Racing.

L’AC 75 di Alinghi con i nuovi foil

Alinghi Red Bull Racing, i nuovi foil non sono completamente piatti, come quelli utilizzati da Team New Zealand per vincere la scorsa Coppa, ma leggermente curvi verso il basso. Alinghi ha aggiunto poco sopra l’attacco dei foil una seconda sagoma, oltre a quella superiore presente negli altri AC 75, probabilmente destinata a catturare lo spray dell’acqua. America’s Cup Recon.

I foil fino o a oggi rappresentavano il mistero più grande della prossima versione degli AC75. Racchiusi da un alone impenetrabile di segretezza i team stanno svolgendo una lunga serie di test su un’ampia gamma di configurazioni possibili. Solo alcuni aspetti appaiono certi dato che ormai appaiono assodati in tutti i test che si sono visti in mare. Il primo è che le appendici della prossima edizione, probabilmente in virtù delle velocità sempre più alte delle imbarcazioni, avranno un elevatissimo rapporto d’aspetto, con una corda decisamente minuscola ed una lunghezza fino al limite consentito del regolamento (modificato anche recentemente in tal senso). Alinghi Red Bull Racing è il primo sindacato a mostrate una versione delle nuove generazioni di appendici, che si erano appena intraviste duranti i mesi di allenamento.

Sui foil un enorme tema di studio dei progettisti potrebbe essere stato la flessibilità dei materiali, nel tentativo di far assumere ai profili forme particolari o di aggirare qualche limitazione regolamentare (i foil incurvati potrebbero sfruttare la flessibilità per questo motivo). Anche questo è un tema caro alla Formula 1, si torna ancora li nel caso di Alinghi Red Bull Racing. Al netto del fatto che non sappiamo in tema di foil quali saranno le scelte degli altri sindacati che al momento hanno mostrato solo le appendici vecchie.

Mauro Giuffrè e Federico Albano

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3 commenti su “Red Bull ha messo le ali ad Alinghi: ecco perché l’AC 75 elvetico può essere rivoluzionario”

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