FOTO Tutti i segreti di Luna Rossa appena varata
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Bella, proprio bella la nuova Luna Rossa. Un oggetto spettacolare. Ma la bellezza, negli AC75, non è tutto. Se sarà veloce lo sapremo tra un bel po’ di tempo, a Barcellona dal 22 al 25 agosto. Solo allora le sei barche (Svizzera, Francia, Gran Bretagna per l’Europa che se la giocano con Stati Uniti e Nuova Zelanda) si confronteranno per la prima volta nelle ultime Regate Preliminari che non valgono nulla per la classifica. Le regate vere, quelle che contano, partono con la Louis Vuitton Cup dal 29 agosto.
Siamo stati al varo di Luna Rossa
E allora sarà veramente Coppa America. E si capirà chi ha azzeccato la barca e chi invece dovrà rincorrere. E quale sarà il destino della barca italiana nella Coppa America 2024. Ma prima di allora, quando il gioco si farà duro e vero, godiamoci il varo di Luna Rossa che è avvenuto oggi, 13 aprile a Cagliari. Noi c’eravamo.
Qui sopra qualche foto dell’atmosfera “pre-varo”: l’AC 75 incappucciato pronto a essere svelato, l’entourage di chase boat di Luna Rossa, la flotta di barche di curiosi davanti al quartier generale di Luna Rossa a Cagliari, l’AC40 in bella mostra nel capannone…
Una vera festa in puro stile Prada. Nulla di sfarzoso, tutto perfetto. Anche Max Sirena (53 anni), capo indiscusso del team di Luna Rossa, più numeroso di quello di una squadra di calcio, sembrava rilassato, come chi è a metà dell’opera e finalmente tira un sospiro di sollievo.
Tutto l’equipaggio, con la nuova divisa minimal come impone il protocollo di eleganza Prada era impeccabile. Nella gara di eleganza, Luna Rossa vince sicuro.
Anche il boss supremo Patrizio Bertelli (78 anni), al suo settimo tentativo di vittoria della Coppa più famosa del mondo, era all’apparenza tranquillo, quasi sorridente.
La madrina poi, la sua consorte Miuccia Prada (74 anni), era perfetta nel suo soprabito giallo girasole e ha assolto perfettamente al suo compito. Ha rotto la beneaugurante bottiglia di Ferrari senza indugio. Come tutti i marinai sanno, la bottiglia contro lo scafo si deve rompere al primo colpo, altrimenti porta sfiga.
Non mancava nessuno dei partner di Luna Rossa 2024. Dal co-title sponsor Pirelli (pneumatici) rappresentato da Marco Tronchetti Provera, agli official sponsor Unipol (banca, assicurazione, servizi finanziari) e Panerai (orologi). Tutti rigorosamente italiani, escluso il Technical partner The Woolmark Company che certifica la qualità della lana Merino nel mondo che è di proprietà australiana.
Altro buon auspicio, c’era pure bel tempo. Insomma tutto al varo della barca italiana per la Coppa America nella base di Cagliari è stato perfetto.
Una barca sola, se sbagli sei fottuto
Perché è così importante azzeccare subito la barca per la prossima Coppa America? Perché il nuovo regolamento del 2024 permette ad ogni team di realizzare una sola barca, a differenza di quello del 2021 dove le barche potevano essere due e quindi si poteva decidere quale usare, facendo dei test. Quella meno veloce si “buttava”. Questa volta si potrà modificare, ma non ricostruire. Una bella differenza.
Com’è la nuova Luna Rossa
Ma la barca? Com’è la barca? First of all, non sembra una barca come siamo abituati a conoscerla. Per dirla tutta, non è propriamente una barca.
Per capire perché, è necessario che facciate un ripasso dei concetti base di questi oggetti volanti che sono i monoscafi volanti della Coppa America che trovate qui e qui.
Per farvi capire meglio, queste barche sono progettate non per navigare immerse nell’acqua ma per navigare sopra l’acqua. Ragione per cui l’aerodinamica e la ricerca delle soluzioni per farla andare più veloce quando naviga solo sui foil, l’unico elemento immerso, è la chiave della progettazione. Se li azzecchi vai più veloce, se li sbagli…
Ma parliamo dello scafo. Due sono le scelte a disposizione per creare un cuscino d’aria tra acqua e carena. La prima è quella di uno scafo dal fondo piatto che consente di ricreare un cuscino d’aria sotto lo scafo, evitando eventuali problemi di deportanza (soluzione più conservativa). La seconda quella di optare per un tunnel scavato sotto lo scafo. Quest’ultima soluzione è più rischiosa, ma è in grado di generare un’accelerazione del flusso d’aria (effetto Venturi) che l’altra soluzione non offre.
Lo scafo della nuova Luna Rossa sembra qualcosa di diverso rispetto a quello che abbiamo già visto con le altre barche varate. La prua è affilatissima e profonda, all’altezza dei foil la barca diventa completamente piatta, sembra quasi una “scatola”.
C’è un’altra novità rispetto alle barche della precedente edizione della Coppa America che si correva in Nuova Zelanda. A Barcellona, teatro della prossima Coppa America, ci saranno spesso condizioni di onda e anche di poco vento. Cosa significa? Vuol dire che le barche cadranno più facilmente dal volo e potrebbero navigare in regata per fasi brevi anche in condizioni semi dislocanti o meglio “baciate” in acqua.
Parliamo quindi di quello che sta sotto. La carena è dotata di una mini “chiglia-lunga” (che ricorda le barche dei primi del 900, prima che la progettazione separasse bulbo e timone dallo scafo vero e proprio) e che si prolunga lungo la linea di mezzeria fino al timone.
Una soluzione già “intravista” sull’altra barca appena varata, Alinghi Red Bull.
Questa “chiglietta” serve per non fare scarrocciare la barca quando è immersa e per renderla governabile in queste condizioni. Proprio come una barca tradizionale dislocante.
Il mistero dei foil, come saranno?
Ma veniamo a quello che gli esperti ritengono l’elemento più importante, quello che determinerà chi andrà più veloce degli altri concorrenti: i foil. Bene, quelli di Luna Rossa non li abbiamo visti, perché sono stati furbescamente montati quelli della barca dell’edizione 2021. Sia foil che timone.
Horacio Carabelli giura che i foil di Luna Rossa sono rivoluzionari come tutto il suo progetto.
Una cosa è certa, la nuova Luna Rossa non avrà dei foil grandi e grossi come nella vecchia barca. Quei foil che, a differenza del suo avversario New Zealand nella finale del 2021, sono stati i principali responsabili della sua sconfitta. Perché Luna Rossa andava più piano di uno/ due nodi rispetto allo scafo dei Kiwi.
Per farvi capire meglio di cosa stiamo parlando e come saranno questi benedetti foil di nuova generazione, guardate l’immagine e la didascalia qui sotto.
Quando la coperta e la randa sono un alettone
Manca all’appello l’altro elemento chiave di una barca di Coppa America, la coperta: completamente flush deck, concava con carbonio a vista. Sulle due fiancate, i quattro “buchi” in cui andrà a posizionarsi l’equipaggio. Il “volantino” del timoniere è nel secondo buco da poppa, in entrambe le fiancate.
Gli altri posti saranno riservati ai “galeotti” che dovranno pigiare sui pedali per generare l’energia necessaria ad alimentare tutti i sistemi elettroidraulici di bordo, che permettono di manovrare scotte e foil. A mano praticamente non si fa nulla, sarebbe impossibile visti i carichi mostruosi che questi missili scaricano sulle varie attrezzature mobili.
Ora dopo la coperta, parliamo del piano velico. Perché li mettiamo insieme? Semplice, in una barca di Coppa America sono praticamente un tutt’uno. L’insieme scafo e randa sono idealmente come l’alettone posteriore di un’auto di Formula Uno. La randa è il lato lungo dell’alettone e la coperta sono le paratie laterali. Anche qui, nulla a che vedere con una barca tradizionale.
Sulla nuova Luna Rossa viene da pensare a quei poveretti che devono andare a prua per cambiare un fiocco con quella coperta priva di ogni appiglio. Non preoccupatevi, a prua non ci va nessuno, il fiocco non si cambia e da questa edizione della Coppa sono stati aboliti anche le vele asimmetriche, come i Code 0. Se vi ricordate, le barche vanno talmente veloci, generando vento apparente, che navigano anche in andature di poppa con vele cazzate come se andassero di bolina.
Questa Luna Rossa è glamour
E veniamo al lato estetico, particolare che su tutti i Luna Rossa è sempre stato importante visto che Prada di mestiere produce abbigliamento di moda. La nuova Luna Rossa è glamour, non c’è dubbio e non potrebbe essere stato diversamente. Il suo colore argentato ricorda la prima Luna Rossa del 1999-2000, quella soprannominata appunto “silver bullet” (proiettile d’argento). Ma più argentea!
La Coppa America non si vince solo in mare ma anche a terra
C’è un altro elemento importante, cruciale per determinare chi andrà più veloce, sottovalutato ma da non sottovalutare. Questa edizione della Coppa America sarà la più vicina al mondo della Formula 1 automobilistica che ci sia mai stata. Non solo perché, come vi abbiamo detto, è più una questione di aerodinamica che di fluidodinamica (corpi immersi nell’acqua). Sarà anche una partita che si gioca sui dati raccolti sulle prestazioni della barca nelle varie condizioni di vento e di mare. Per scegliere poi gli assetti più efficaci da utilizzare durante la regata. Esattamente come in Formula Uno dove il pilota esegue delle regolazioni che gli vengono suggerite dagli ingegneri ai box, dopo aver analizzato i dati sul comportamento dell’auto. In ogni momento della gara e in ogni parte del circuito.
Una cosa è chiara, non ci saranno regolazioni effettuate via radio direttamente da terra. Infatti, a pagina 54 del regolamento degli AC 75 (il nome in codice di questa generazione di barche della Coppa) si dice esplicitamente che non ci possono essere sistemi di controllo esterni a quelli di bordo.
Detto questo, ci avvicineremo sempre più a regolazioni dettate da dati raccolti ed elaborati a terra e imposti all’equipaggio. Ma questo non vuol dire che l’equipaggio non conta più. Il team di Luna Rossa ha imbarcato nuove figure giovani ed esperti di navigazione in foiling in questa nuova avventura. Ma solo il campo (di regata) dirà quanto saranno in gamba.
Alla fine sarà sempre una questione di manico
Ma state tranquilli, il manico dei velisti sarà sempre importante. Il computer e l’Intelligenza Artificiale non sono a bordo e nel corpo a corpo con l’avversario, tra due sole barche come accade nelle regate match race, saranno sempre tattico e timoniere a fare la differenza.
E l’equipaggio italiano, schierato al varo, quanto a manico è messo bene. Qualche nome che sarà a bordo: Jimmy Spithill (44 anni, due America’s Cup vinte), Marco Gradoni (19 anni, tre ori mondiali Optimist, più giovane velista ad aver vinto il Velista dell’Anno Mondiale), Ruggero Tita (33 anni, oro olimpico del catamarano misto in carica), Checco Bruni (51 anni, tre olimpiadi e cinque campagne di Coppa), Gillo Nobili (48 anni, tre America’s Cup vinte), Vittorio Bissaro (37 anni, atleta olimpico e grande rivale di Ruggero Tita)
Per adesso godiamoci la bellissima nuova Luna Rossa appena varata. Poi vedremo.
a cura di Luca Oriani, Eugenio Ruocco, Mauro Giuffrè
- LEGGI ANCHE: IL VARO DEL NUOVO AC 75 DI TEAM NEW ZEALAND
- LEGGI ANCHE: IL VARO DI ALINGHI REDBULL RACING. LE FOTO MAI VISTE
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2 commenti su “FOTO Tutti i segreti di Luna Rossa appena varata”
Presente settimana scorsa per girare spot occhiali di prada, se Luna Rossa volerà come volava il modellino ( scala 1/3 credo) che abbiamo usato per le riprese, sara bellissima questa coppa America
Si tratta della settimana edizione partecipata da Luna Rossa e volendo dare rilievo al significato dello numerazioni il 7 porta fortuna…………..