Grandi classici e capolavori di serie: 5 vostre Classic Boat eccezionali
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Trattando di Classic Boat, inevitabilmente, si copre un periodo ricco di diversità e differenti filosofie progettuali. Un percorso lungo oltre 30 anni in cui cantieri, progettisti e regate, hanno saputo plasmare il mondo della vela, rendendolo così come lo conosciamo oggi. Nell’ultimo anno vi abbiamo raccontato oltre 300 differenti modelli di serie, senza considerare i tanti one-off da regata, le piccole gemme e tante delle Vostre “classiche”. Ora, per render merito anche ai singoli e specifici scafi, i Vostri scafi, vi raccontiamo 5 barche che avete deciso di condividere con noi attraverso la sezione “Le Vostre Classic Boat”. L’inizio di un percorso che ci porterà a vedere alcune tra le oltre 300 barche che Voi, a vostra volta, avete deciso di raccontare e condividere con noi.
5 Vostre splendide Classic Boat
Trecento barche, tra one-off e progetti di serie, non sono pochi. Sono gli scafi che avete deciso di raccontare nella sezione dedicata del nostro sito, una pagina unica mirata alla condivisione e alla celebrazione delle Vostre Classiche. Barche che, in questo caso, non rappresentano un singolo progetto, ma sono diventate uniche con il tempo, ognuna con la sua storia e le sue peculiarità. Qualità che, pensiamo, meritano di essere condivise. In questo articolo ne vedremo cinque, 5 scafi Classici divisi tra 2 one-off e 3 progetti di serie.
Prima, però, alcune informazioni che potrebbero interessarvi:
- Se volete condividere con noi e con gli altri lettori la vostra barca, la pagina “Le Vostre Classic Boat” è il modo ideale per farlo! La trovate a Questo Link! Farlo, è semplicisimo.
- Avete una Classic Boat e vorreste regatarci? Abbiamo la soluzione perfetta per voi: il circuito della Vela Cup, l’unico evento dove vengono premiate le Classic Boat. Per saperne di più leggi QUI!
- Avete una Classic Boat ma vorreste venderla? Il nostro Mercatino dell’Usato è sempre a disposizione, gratis, ovviamente!
GOLONDRINA (OJALA’) – Carlini | ONE OFF
Cantieri Carlini | 11.24 x 3.02 m | 1968 | Sparkman & Stephens
Sul finire degli anni ‘60, prima dell’introduzione dello IOR (International Offshore Rule), i bagli erano stretti, gli slanci abbondanti e gli scafi brillavano di un’eleganza forse mai più vista. Golondrina (ex Ojala’) ne è un ottimo esempio. Progettata da Sparkman & Stephens (#1922) e realizzata dai Cantieri Carlini, varata nel 1968, è infatti un classico sloop RORC dell’epoca: poppa stretta, linee filanti, slanci “infiniti” (11.42 m. LOA vs 8.47 m LWL) e eleganza da vendere.
Ma Golondrina, allora Ojala’, è anche un ottimo esempio di gran performer. Armata da Charles Holland, partecipò infatti alla maggior parte delle regate del Mediterraneo, risultando due volte Campione del Mediterraneo (1970 e 1971), prima alla regata della Giraglia del 1971, e 12° all’Admiral’s Cup dello stesso anno. Insomma, un piccolo cult tra le classiche anni’ 60.
BURICCHIA 3 – Swan 441 | SERIE
Nautor Swan | 13.52 x 4.06 m | 1979 – 1980 | Ron Holland
Nel giro di un brevissimo periodo Nautor vara ben 40 scafi progettati da Holland: è lo Swan 441, forse uno tra gli Swan classici meno chiacchierati, ma certamente uno scafo da non sottovalutare. Erede, infatti, degli studi portati avanti dall’architetto sui prototipi da regata, lo Swan 441 è un 13.5 metri veloce e performante, molto apprezzato per la sua notevole stabilità, forte di un coefficiente di zavorra/dislocamento importante, il 44.5%.
Uno scafo, insomma, affidabile, veloce, e altrettanto elegante. Buricchia 3, varata nel 1979, ne è un ottimo esempio: poppa in pieno stile “holland”, linee eleganti e linee d’acqua più che lodevoli.
DOR AN DOUR – Canados 37 R | SERIE
Canados | 11.32 x 3.50 m | 1980 – 1985 | Andrea Vallicelli
Se nell’Italia anni ‘70 c’è stato un progettista sulla cresta dell’onda, questi era indubbiamente Andrea Vallicelli. Tra i suoi grandi progetti, veloce e performante, quello che ci interessa qui è il mitico Filo da Torcere, vincitore della One Ton Cup di Napoli del 1980. Canados, cantiere lungimirante, nello stesso anno acquisisce il progetto e lo converte in scafo di serie: nasce il Canados 37, un successo da ben 100 unità nel breve arco di 5 anni.
Dor an Dour (1981), è uno dei primi esemplari, uno sloop armato a 7/8, ottimo esempio di classe IOR primi anni ‘80. Il baglio è allungato, portato verso poppa, lo specchio di poppa è ampio, “a scivolo” e la performance è quella immaginabile: morbida sull’onda, grande boliniera, anche con vento forte.
ZAFFIRA – Hallberg Rassy 42F | SERIE
Hallberg Rassy | 13.22 x 3.95 m | 1990 – 2001 | German Frers
Indubbiamente uno tra i più grandi progettisti di sempre, Frers incontra Hallberg Rassy sul finire degli anni ‘80. Il risultato è uno dei più grandi classici tra i bluewater, un successo da centinaia di scafi varati: l’Hallberg Rassy 42 F. Zaffira, del 1991, e parte della prima serie, uno scafo destinato a evocare comfort e sicurezza fin da prima vista.
Del resto, chi non ha mai visto un Hallberg Rassy? Sono, dal colpo d’occhio, gli scafi giramondo per eccellenza, dei bluewater da manuale: facili, sicuri, eleganti, portano ovunque, sempre. E, il 42F, ne è un po’ la quintessenza nel decennio 1990-2000.
PHANTOM – C&C 66 | ONE OFF
C&C | 20.15 x 4.85 m | 1973 | Cuthbertson e Cassian
Dopo la fortunata serie dei C&C 61 i canadesi Cuthbertson e Cassian progettano un cruiser/racer di 66 piedi, un one-off di gran lunga ambizioso: nasce il Phantom. È il 1973 e il cantiere canadese sforna uno scafo mai visto: 20.15 metri di lunghezza, 4.85 di larghezza e 3.30 di pescaggio, il tutto realizzato con l’innovativa tecnica a doppio sandwich di balsa, vetroresina e kevlar (quest’ultimo materiale innovativo per l’epoca).
Tra i primi a presentare doppia timoneria in un unico grande pozzetto poppiero, fu uno scafo più che innovativo per i suoi tempi, ma divenne particolarmente celebre per le sue grandi performance e, forse sopra ogni cosa, per il suo impatto visivo, forte di enormi spinnaker raffiguranti Phantomas, l’uomo mascherato allora famoso nei fumetti.
I tre step per valorizzare la tua Classic Boat
Bene, la vostra barca è una Classic Boat? Ora vi spieghiamo come dare dignità alle Classic Boat by Giornale della Vela e aumentarne il valore. Abbiamo creato una rete di professionisti dedicata proprio a questa valorizzazione.
- Il primo step obbligatorio per valorizzare una Classic Boat storica by Giornale della Vela è la perizia. Abbiamo individuato due periti “top” (Davide Zerbinati e Danilo Fabbroni) in grado di stilare una reale certificazione di Classic Boat e vedere riconosciuto il valore storico della barca. Solo con un’attenta analisi dello stato del bene e della sua manutenzione negli anni, oltre a controllare che non sia stato stravolto il progetto originario, si può certificare il suo valore.
- L’assicurazione è il secondo passo indispensabile, dopo la perizia. Oggi è difficile che una compagnia assicurativa valuti una barca con almeno 25 anni di vita per il suo reale valore. Con l’iniziativa Classic Boat, una volta ottenuta la perizia dei nostri due periti, il valore intrinseco della barca viene recepito anche dal broker assicurativo David Assicurazioni. E se la perizia ha certificato l’ottimo stato della barca… il premio diviene più conveniente! QUI puoi scoprire di più sull’assicurazione!
- La compravendita è il terzo step che richiedeva professionisti dedicati: abbiamo coinvolto uno dei maggiori broker italiani (Abayachting) in grado di recepire il reale valore di ognuna delle attuali 188 barche selezionate, sia nel caso di vendita che di acquisto. Vi aiuta a venderla o a comprarla al miglior prezzo, selezionando l’acquirente o il compratore migliore, eseguendo una valutazione dello stato della barca.
- Il nostro “dream team” di periti, assicuratori e broker è contattabile con un click direttamente dalle schede delle barche (Qui il link).
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